La bellezza dell'ascolto: gli audiolibri

Pathurnia

if you have to ask what jazz is you'll never know
Preambolo.
Perché ascoltare un audiolibro?
La risposta non è semplice. Potrei dire, come facevo fino a qualche tempo fa, che è per ottimizzare i tempi, magari perché un audiolibro mi aiuta a sbrigare lavori che altrimenti non farei mai come ad esempio conservare i bucati.
Sì ho detto proprio i bucati, ossia la montagna sacra (più che sacra esecrata, direi) di federe lenzuola calze tovaglie camicie mutande eccetera, che svetta per settimane sul divano nella famigerata Stanza dei Bucati. Stanza profumata di lavanda e di noia, stanza evitata e temuta dove aleggia dall'inizio dei tempi il monito "Non rimandare mai a domani quel che puoi rimandare a dopodomani".
Solo ascoltando un audiolibro riesco più o meno una volta al mese a tuffarmi nell'atroce bisogna, ma c'è un preciso rituale da compiere. Sistemare il computer, collegare le casse affinché la voce del narratore mi segua nel mio andirivieni tra stanze e cassetti, trovare il romanzo adatto al mio stato d'animo del momento, scegliere la voce più piacevole, magari leggere prima una recensione.
Ma non c'è solo il criterio utilitaristico di sconfiggere il tedio di un compito monotono.
C'è il fascino di un raccontare immersivo, c'è il doppio binario del testo letterale accompagnato dall'interpretazione dell'attore che legge, se vogliamo c'è meno libertà per chi ascolta (rispetto a quando si legge) ma c'è un lasciarsi prendere e guidare e avvolgere... sono due cose diverse, via.
L'altro giorno avevo molto da fare e c'era un autore che "mi chiamava". Ho scelto di ascoltare "La pista di Ghiaccio" di Roberto Bolaño, nella traduzione di Ilide Carmignani, letto da Fabrizio Gifuni, Fausto Paravidino e Tommaso Ragno.
(continua)
 
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Pathurnia

if you have to ask what jazz is you'll never know
"La pista di Ghiaccio" di Roberto Bolaño, letto da Fabrizio Gifuni, Fausto Paravidino e Tommaso Ragno.
I protagonisti sono tre: Remo, Gaspar ed Enric.
Fausto Paravidino interpreta Remo, giovane e piacente poeta-imprenditore-seduttore e con la sua voce un po' nasale gli conferisce un tono tra il leggero, il fatuo, il petulante.
Tommaso Ragno regala al personaggio di Gaspar (anch'egli poeta, guardiano e gestore di un campeggio) il proprio timbro cupo e risonante, mentre Gifuni esibisce un incantevole accento spagnolo nel recitare la parte di Enric, psicologo-poliziotto capace di una visionaria trasgressione per amore di una giovane pattinatrice.
La vicenda si svolge nel paese immaginario di "Zeta".
La caratteristica saliente del romanzo è nell'alternarsi delle voci narranti dei tre uomini, ognuno dei quali racconta la vicenda dal proprio punto di vista ed anche da momenti diversi; forse per questo il romanzo è stato definito labirintico, o anche per la sua trama intricata. Può darsi che sia la storia di un delitto, ma molto più probabilmente è la storia di molti delitti, uno per ogni personaggio che ne parla. Ma è anche una storia d'amore, anzi di amori. Soprattutto è il racconto di un sogno rappresentato dalla misteriosa pista di ghiaccio, anch'essa labirinto dove si nascondono donne enigmatiche, dove una fanciulla insegue una chimera e colui che rende possibile quest'illusione a sua volta vede la fanciulla al centro delle proprie fantasticherie.
L'alternarsi delle tre voci spezza la tensione tipica del genere noir, il sovrapporsi dei punti di vista crea spaesamento e alla fine anche chi ascolta è intrappolato nell'atmosfera di fatalismo e di miraggi dove non ci si chiedono cose "normali" come chi sia il colpevole, o cosa sia successo. Ci si lascia trasportare dal racconto, e alla fine si penserebbe quasi di aver viaggiato con la fantasia...................se non fosse che la Stanza dei Bucati è vuota e ogni cosa è sistemata al suo posto.
;)
 
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Ondine

Logopedista nei sogni
"La pista di ghiaccio" per me è un romanzo stupendo e uno degli audiolibri più affascinanti mai ascoltati. Ti consiglio anche "Amuleto", sempre dello stesso autore, letto da Maria Paiato. I podcast li trovi su "Ad alta voce", rai radio 3.
 

Pathurnia

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"La pista di ghiaccio" per me è un romanzo stupendo e uno degli audiolibri più affascinanti mai ascoltati. Ti consiglio anche "Amuleto", sempre dello stesso autore, letto da Maria Paiato. I podcast li trovi su "Ad alta voce", rai radio 3.
Sì, grazie, è un sito molto ricco, e poi gli audiolibri molto più antichi sono sempre reperibili su Internet Archive dove c'è praticamente tutto, basta sapercisi muovere ;)
 

Pathurnia

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"Il popolo dell'abisso" di Jack London
Avvincente. La condizioni dei poverissimi nell'Inghilterra d'inizio '900 raccontate con apparente disdegno ma in realtà con calore umano e profondo senso delle ingiustizie sociali.
A Londra nell'estate del 1902 Jack London condivide la vita di vagabondi, disoccupati e operaie, si veste da clochard e abita nel dedalo di vicoli dove si consumano esistenze grame e randagie.

Pacata e suadente la voce narrante di Graziano Piazza. Molto confortevole il fatto che ogni puntata si riproduca automaticamente alla fine della precedente.
Sembra controintuitivo, ma a volte apprezzo l'ascolto più della lettura: la parola udita non mi fa distrarre, mentre le pagine lette a volte scorrono senza che io me ne renda conto.
Chissà se c'entra in qualche modo il fatto che mio padre ogni sera mi leggeva un libro prima di dormire...:giggle:
 
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