I sopravvissuti (Survivors) serie del 1975 della BBC

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Copio e incollo da Wikipedia:

INTRODUZIONE
I sopravvissuti (Survivors) è una serie televisiva britannica del 1975 di ambientazione postapocalittica, basata sullo scenario di un mondo colpito da una pandemia dovuta a un virus altamente letale.

TRAMA
Prima stagione

Il mondo è stato colpito da un'epidemia dovuta a un virus altamente letale sfuggito ad un laboratorio cinese, che ha risparmiato soltanto una persona su 5000 dell'intera popolazione.[N 1] La sigla di testa riassume in brevissime inquadrature l'antefatto: un organismo patogeno, studiato o creato in un laboratorio cinese, sfugge al controllo e si diffonde globalmente, come simboleggiato dai timbri aeroportuali di varie nazioni.
Abby Grant, Jenny Richards e Greg Preston sono alcuni tra i sopravvissuti all'epidemia. Nel lungo girovagare i tre si conoscono e si uniscono alla ricerca del figlio di Abby, Peter. I tre vengono in contatto con altri sopravvissuti e con le prime comunità che si formano. I tre, incontrate altre persone e adottati gli orfani Lizzie Willoughby e John Millon, decidono a loro volta di formare una loro comunità in un edificio neogotico abbandonato. Alla fine Abby viene a sapere dalla studentessa in medicina Ruth Anderson che il figlio è vivo e parte alla sua ricerca.
Seconda stagione
In seguito a un incidente che distrugge la dimora della loro comunità, uccidendone molti dei componenti, Jenny e Greg e i superstiti, decidono di partire e unirsi alla comunità di Charles Vaughan e Pet Simpson. Qui Jenny, grazie all'aiuto di Ruth che gira di comunità in comunità per offrire le proprie conoscenze mediche ai sopravvissuti, partorisce il figlio concepito da Greg.
Charles e Greg cercano di costruire una comunità che sappia sostenersi, affrontando e cercando di risolvere i vari problemi legati all'agricoltura e all'allevamento degli animali e accogliendo via via altri superstiti all'epidemia che si vanno unendo alla loro comunità.
Al termine della stagione un pallone aerostatico atterra nei pressi della comunità, ma il pilota, un norvegese, muore nell'atterraggio. È sopravvissuta la figlia Agnes che li informa che in Norvegia sono rimaste attive alcune industrie. Greg decide di partire con lei per rimettere in funzione l'impianto.
Terza stagione
Greg e Agnes, tornati dalla Norvegia, girano per l'Inghilterra con il fine di mettere in piedi una rete di comunicazioni e di trasporti ferroviari e unire così le comunità. Jenny, Charles e Hubert Goss si mettono alla ricerca di Greg, non riuscendo mai a raggiungerlo.
Anges intanto si è messa a capo di un'organizzazione che ha l'obiettivo di riunire le comunità, creare una sorta di governo e ripristinare il commercio e una primitiva forma di denaro. Charles e Jenny, con l'aiuto di Alec Campbell, ripristinano le centrali idroelettriche scozzesi per la produzione di elettricità.

PRODUZIONE
La serie fu creata e prodotta da Terry Nation (già creatore degli alieni Dalek per la serie di fantascienza britannica Doctor Who, e creatore anche della serie Blake's 7) per la BBC ed è costituita da 38 episodi da 50 minuti, divisi in tre stagioni. Nelle intenzioni di Nation c'era l'idea di esplorare che cosa sarebbe accaduto agli esseri umani in caso di un ritorno a un'era preindustriale, priva dei comfort moderni, e quanta umanità sarebbe sopravvissuta in loro, nella necessità di sopravvivere. Quello de I sopravvissuti è infatti un mondo privo di ottimismo e di speranza per il futuro, in cui se qualcosa deve andare storto, andrà certamente così, e in cui l'epidemia non è che l'inizio della fine della civiltà.
Molta della trama della prima stagione è concentrata sul personaggio di Abby Grant, interpretata da Carolyn Seymour, che è la protagonista della serie, e sulla sua ricerca del figlio Peter. L'attrice tuttavia abbandonò la produzione dopo la prima stagione a causa di disaccordi con i produttori sulla direzione che intendevano dare a I sopravvissuti e al personaggio da lei interpretato.Nella stagione successiva, il personaggio di Abby Grant viene infatti solamente nominato, venendo infine data per dispersa.
Altri disaccordi sorsero tra Nation e il produttore Terence Dudley, portando in seguito lo stesso scrittore ad abbandonare il proprio progetto.[1] La seconda e terza stagione presentano infatti una visione contrapposta a quella pessimistica voluta inizialmente da Nation, presentando un mondo i rapida ripresa, probabilmente necessario allo spettacolo ma un po' incongruo, venendo messo in atto da un gruppo disordinato di sopravvissuti che prima dell'epidemia non avevano per lo più alcuna conoscenza pratica.[1]
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Per chiarezza e completezza ho deciso di adoperare Wikipedia per descriverla.

Non avendo la TV, non ho mai partecipato a questa parte del Forum, ma per questa serie faccio un'eccezione perchè posso vederla su Youtube.
Ho deciso di vederla per l'attualità dell'argomento e perchè da bambino ne avevo sentito parlare ma non l'avevo mai vista.
Per adesso sono arrivato alla 2 parte, e mi dispiace che sia scomparsa Abby Grant, un personaggio femminile giovane e deciso che faceva bene alla trama.

Con gli occhi di oggi è buffa, quasi naif, però a me piace molto, sia per l'ambientazione veramente anni 70, sia per il messaggio un po' hippie che trasmette, e cioè che:
- i potenti hanno distrutto il mondo;
- quelli che vogliono diventare i potenti di turno e tiranneggiare gli altri nel loro piccolo, sono i nuovi cattivi che puntata dopo puntata vengono combattuti dai bravi
- i bravi sono degli anarcoidi che cercano di imparare ad autogestirsi, ed è buffo come lo facciamo malissimo! 😁
Certo, lo stampo è un po' vecchiotto, ai più giovani abituati ad esplosioni atomiche ogni cinque minuti, alternati a tsunami e asteroidi impazziti tutti messi in regola dal solito americano ipertiroideo testosteronizzato e strafatto di anabolizzanti fin dal mattino, potrà sembrare lento, ma tutto il passato sembra lento visto con gli occhi schizzati di oggi.
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Ho visto una puntata in cui appare un nuovo personaggio: Daniela.
Daniela è italiana perciò parla con accento siculo, si fa il segno della croce continuamente, gira con un rosario che sembra un frate cappuccino e bacia e abbraccia tutti raccomandandosi a tutti quanti.
Per adesso non ha remato sulla gondola, non ha suonato il mandolino, non ha fatto colazione nel parco con una teglia di pasta al forno, nè ha ha sposato uno con la coppola che non parla mai e nemmeno partorito 12 figli.
Vedremo.
 
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