Rinaldi, Patrizia - Guaio di notte

estersable88

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A Napoli un guaio molto brutto si dice “guaio di notte”, perché di notte qualsiasi imprevisto si complica. Succede quando la Signora, alla guida di un suv dai vetri oscurati, raccoglie Andrea dalla strada, malmenata e rotta. Due sconosciute che si annusano, e si riconoscono: entrambe devono ricominciare da capo. La Signora, segnata da mille cicatrici, è napoletana, porta con eleganza i suoi sessantotto anni e, ora che il marito è morto, sta scoprendo i suoi neri segreti. Come parziale risarcimento per le offese della vita ha scelto una Glock 17. Andrea, lineamenti asiatici, è una ragazza bellissima dal corpo androgino. Sotto i vestiti da uomo nasconde il proprio passato. Le due viaggiano verso Nord, in fuga da tutto, forse anche da se stesse. Approdano, per rifocillarsi, in un lussuoso albergo nelle campagne toscane. Ma la quiete dura poco: in una delle pozze termali vicino all’hotel viene ritrovato il cadavere di uno degli ospiti. La polizia è in alto mare, così la Signora e Andrea, a corto di soldi, si reinventano detective private e si lanciano a risolvere il caso. I guizzi geniali e la natura camaleontica si riveleranno armi potenti, che però potrebbero non bastare. Patrizia Rinaldi porta in scena una storia che sembra fondere Holmes & Watson con Thelma & Louise. Tra giallo e commedia nera, scivoleremo in uno spassosissimo intreccio degli equivoci, dove nessuno è davvero chi dice di essere e, come nella vita vera, chiunque indossa una maschera per celare ossessioni e desideri inespressi.


Patrizia Rinaldi è tornata in libreria con nuovi, interessanti personaggi ed una nuova storia che potrebbe essere la prima di una nuova serie... e già questa è una bella notizia. Aggiungo che "Guaio di notte" è anche un bel libro – non propriamente giallo e non esattamente noir – e so che tutti i suoi lettori ne saranno lieti come lo sono stata io nel leggerlo. Confesso che quando ho cominciato la lettura ho provato la stessa ansia che mi aveva colta all'inizio del primo giallo con Blanca: uno stile non comune, per nulla facilitante, si aggiungeva (e si aggiunge anche in questo libro) a personaggi, ambientazioni e contesti sconosciuti. Ma, in questo libro come in quello, basta poco per farsi venire la voglia di saperne di più: bastano poche pagine per restare intrigati dall'incontro fortuito tra Andrea – che non si chiama Andrea e non si sa bene se sia un uomo o una donna – e la Signora, che tanto signora poi non sembra… e la curiosità aumenta ad ogni scoperta, l'ansia dell'ignoto diminuisce ad ogni pagina e si fa presto a rimanere avvinti dalla storia. Andrea e la Signora, poi, non sono personaggi banali: hanno un'indagine da fare – per la quale non avrebbero alcun titolo né alcuna competenza conclamata – e tanto da dire. A lettura conclusa rimane la voglia di ritrovarle per sapere di più del loro passato e per scoprire che piega prenderà il loro incerto futuro insieme. Un libro cupo, questo di Patrizia Rinaldi, come cupi sono certi antri delle vite altrui in cui sono custoditi i segreti inconfessati; tortuosa è la storia della Signora e di Andrea, come tortuosi sono i meandri di una vita fatta di scelte… scegliere di chiudere gli occhi o ribellarsi, scegliere di farsi soggiogare o restare libere, scegliere di fuggire o di restare? Fidarsi oppure no? Ed anche ora, qui, in questo incontro strano di due vite parallele, entrambe dovranno scegliere… o forse scegliersi. Consigliato, certo che sì.
 
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