XII CONCORSO LETTERARIO - VINCITORE, PODIO, AUTORI E COMMENTI

Shoshin

Goccia di blu
Anzitutto complimenti ai vincitori! Ci sono delle paternità che mi hanno scioccato (Ayu che scrive un weird tale praticamente perfetto? :oops: Simone che dietro l'avatar inquietante e un'anima rock&roll nasconde una sensibilità e una mano così delicate? :oops: Malafi esperto di nanotecnologia? :eek:)
Voglio spendere una parola anche per i non piazzatisi: bravissimi tutti, il livello a 'sto giro era davvero notevole.
Eppoi un grazie enorme a @isola74 @Shoshin @gamine2612 @greenintro @Zingaro di Macondo per averci letti: dedicare del tempo - che è una tra le cose più preziose che uno ha - a leggere praticamente un tascabile di 100 pagine (14 racconti in A4😳) non era per nulla scontato o dovuto, perciò grazie davvero🙏!
Per me è stato un momento pieno di tante cose.
Mentre vi leggevo , seguivo molti ricordi e pensieri.
Siete bravi e sono contenta di conoscervi.
 

perry64

Member
Dei 7 totoautore che ho azzardato alla primissima lettura, ne ho beccati 4.
Vabbè, 3 erano facillimi. Invece ho beccato @perry64 con Paura, perchè:
- era chiaramente, almeno in parte autobiografico
- nessuno ha mai parlato di passione di sci qui dentro, a parte me
- serviva uno che sciava già negli anni 80
Ecco che perry era abbastanza sconosciuto per poter avere questa passione, ed aveva l'età giusta.

p.s. anche io ho visto sciatori ruzzolare da inizio a fine pista, quando quella pista era agibile!! Era il 1981 quando la sciai io.
non so se è la stessa che dici, tu si andava su con una "bidonvia" (impianto orrendo che credo sia sparito da qualsiasi comprensorio eistente) e partiva tra due guglie dolomitiche, credo sia la forcella del Sassolungo e forse uno dei miei due compagni mi aveva detto che avevano tolto tutto perché in troppi si erano fatti male su quella pista.
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Ciao A Tutti.

Scusate ma nell'ultima settimana sono stato latitante: prima 4gg di trasferta, 1 di ospedale e tanto, tanto lavoro arretrato.
Comunque l'importante è che le analisi di mia Moglie hanno dato esito negativo perciò adesso certi problemi li affronteremo con un minimo di serenità.

Come lettore ho già detto la mia (poi magari aggiungerò altro) perciò mi preme parlare di più come scrittevole.
Quanto narrato è tutto vero e accaduto nell'estate del 2002 a Hurghada, sul Mar Rosso.
Erano anni in cui stavo pensando di risparmiare fino all'ultimo centesimo, comprarmi una barca a vela di 10m, attrezzarla per caricare le bombole e partire. L'unico investimento era specializzarmi nelle immersioni e infatti mi fermai al corso di istruttore: moglie e bambini mi fecero cambiare profondamente programma!!
La ragazza tedesca si chiamava Olga e lavorava al reparto della logistica di una azienda di catering all'aeroporto di Francoforte.
Il suo ragazzo non lo so, non gliel'ho domandato.
L'unico strappo alla realtà sono stati la sua altezza (non era poi una giraffa) e la mia imperizia nel massaggiarla: non sono scemo! E' che faceva comodo ai fini del racconto autoironico.
Tutto il resto è vero, compresi i pesci (e i loro colori da desktop) che anzi, molti li ho lasciati nei miei appunti che prendevo dopo ogni immersione.
Lo stato da estasi è una realtà. Infatti non ho parlato delpesce napoleone, delle tartarughe o degli incontri con gli squali.
Non vi dico cos'è un'immersione notturna!!
Magari la tengo per il Giornalino.
Vorrei aggiungere che fare immersioni è facilissimo e le possono fare anche gli inesperti, basta saper compensare (bilanciare la pressione nelle orecchie) e svuotare la maschera sott'acqua.
Sono sempre più comuni anche le immersioni per disabili (che nell'acqua non sono soggetti al proprio peso) e per non vedenti che ne traggono un profondo relax. L'unica accortezza è ricordarsi che si è dei dilettanti e perciò non bisogna mai andare oltre (e nemmeno vicino!) ai propri limiti ed esperienza.

MI DISPIACE aver fatto cadere le pinne a Dory: il mio voleva essere un giocoso complimento, un piccolo tributo al suo avatar.

Mi dispiace non aver vinto il bonus al peggior pseudonimo, perchè davvero, ce la sto mettendo tutta, anche se qualche commento in proposito l'ho apprezzato! :)
 

malafi

Well-known member
non so se è la stessa che dici, tu si andava su con una "bidonvia" (impianto orrendo che credo sia sparito da qualsiasi comprensorio eistente) e partiva tra due guglie dolomitiche, credo sia la forcella del Sassolungo e forse uno dei miei due compagni mi aveva detto che avevano tolto tutto perché in troppi si erano fatti male su quella pista.
Certo che è quella, hai parlato di passo sella e dunque la pista era la forcella del Sassolungo, è chiusa da anni. Impianto aperto invece d'estate .
 

Dory

Reef Member
Ciao A Tutti.

Scusate ma nell'ultima settimana sono stato latitante: prima 4gg di trasferta, 1 di ospedale e tanto, tanto lavoro arretrato.
Comunque l'importante è che le analisi di mia Moglie hanno dato esito negativo perciò adesso certi problemi li affronteremo con un minimo di serenità.

Come lettore ho già detto la mia (poi magari aggiungerò altro) perciò mi preme parlare di più come scrittevole.
Quanto narrato è tutto vero e accaduto nell'estate del 2002 a Hurghada, sul Mar Rosso.
Erano anni in cui stavo pensando di risparmiare fino all'ultimo centesimo, comprarmi una barca a vela di 10m, attrezzarla per caricare le bombole e partire. L'unico investimento era specializzarmi nelle immersioni e infatti mi fermai al corso di istruttore: moglie e bambini mi fecero cambiare profondamente programma!!
La ragazza tedesca si chiamava Olga e lavorava al reparto della logistica di una azienda di catering all'aeroporto di Francoforte.
Il suo ragazzo non lo so, non gliel'ho domandato.
L'unico strappo alla realtà sono stati la sua altezza (non era poi una giraffa) e la mia imperizia nel massaggiarla: non sono scemo! E' che faceva comodo ai fini del racconto autoironico.
Tutto il resto è vero, compresi i pesci (e i loro colori da desktop) che anzi, molti li ho lasciati nei miei appunti che prendevo dopo ogni immersione.
Lo stato da estasi è una realtà. Infatti non ho parlato delpesce napoleone, delle tartarughe o degli incontri con gli squali.
Non vi dico cos'è un'immersione notturna!!
Magari la tengo per il Giornalino.
Vorrei aggiungere che fare immersioni è facilissimo e le possono fare anche gli inesperti, basta saper compensare (bilanciare la pressione nelle orecchie) e svuotare la maschera sott'acqua.
Sono sempre più comuni anche le immersioni per disabili (che nell'acqua non sono soggetti al proprio peso) e per non vedenti che ne traggono un profondo relax. L'unica accortezza è ricordarsi che si è dei dilettanti e perciò non bisogna mai andare oltre (e nemmeno vicino!) ai propri limiti ed esperienza.

MI DISPIACE aver fatto cadere le pinne a Dory: il mio voleva essere un giocoso complimento, un piccolo tributo al suo avatar.

Mi dispiace non aver vinto il bonus al peggior pseudonimo, perchè davvero, ce la sto mettendo tutta, anche se qualche commento in proposito l'ho apprezzato! :)
Scherzavo Carcarlo, anzi, è a me che dispiace e ti chiedo scusa. Grazie per il tributo all'avatar. Dory, più che quello che sono, è quello che vorrei essere, è davvero speciale per me per tanti motivi.
E io... speriamo che me la cavo (come diceva quel meraviglioso film con Paolo Villaggio)

Ho come l'impressione che, in questo concorso, molte cose che ho detto per scherzo siano passate diversamente, di questo mi dispiace moltissimo, non era mia intenzione e chiedo scusa a tutti. Nel prossimo farò più attenzione.

Grazie ancora
 

Cold Deep

Vukodlak Mod
buongiorno :mrgreen:
anche oggi ufficio ma a breve me ne vado!
complimenti a tutti, prima volta che partecipavo ad un contest del genere e mi sono divertito molto, soprattutto nel vedere il mio racconto mai accostato al mio avatar :ROFLMAO:
vi ringrazio per le belle parole :) e per le critiche :D aiuteranno sicuramente a migliorare, il commento di Zingaro mi ha ricordato Ayu quando mandai un racconto per il Giornalino "troppo lungo!" :ROFLMAO:
mi dispiace solo essermi dedicato l'ultimo giorno nella scrittura e quindi non aver rivisto e corretto tutti gli strafalcioni che ho inserito, specialmente il cognome sbagliato di Sophie che ho corretto subito dopo ma non è sfuggito a Germano :LOL: e quel nome e cognome dell'amico del protagonista Philiph "Phil" Morris non voleva essere un invito al tabagismo! ringrazio ancora @estersable88 che si è offerta di editare le scempiaggini :)
@ayuthaya il tuo racconto mi è piaciuto molto, quello che intendendevo sull'enfatizzare il punto di incontro era un'imitazione del mio professore di geometria descrittiva che, appunto, era ossessionato dal farci trovare le coordinate sul piano cartesiano del punto assoluto con un esercizio lungo due pagine tra grafica e trigonometria, per questo mi è rimasto addosso questo sentimento di amore/odio per quell'argomento! :ROFLMAO::ROFLMAO:
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
@ayuthaya il tuo racconto mi è piaciuto molto, quello che intendendevo sull'enfatizzare il punto di incontro era un'imitazione del mio professore di geometria descrittiva che, appunto, era ossessionato dal farci trovare le coordinate sul piano cartesiano del punto assoluto con un esercizio lungo due pagine tra grafica e trigonometria, per questo mi è rimasto addosso questo sentimento di amore/odio per quell'argomento! :ROFLMAO::ROFLMAO:
Ahahahahah, io pensavo a qualcosa di profondamente metafisico! 🤣
Comunque davvero complimenti, non sarei mai riuscita a mettere giù una cosa così complessa in un solo giorno... pensa a cosa sarebbe venuto fuori se avessi avuto il tempo di revisionarla a dovere!
 

Cold Deep

Vukodlak Mod
Magari metafisico, tre anni per insegnarci dove due rette si incontrano e dove la retta fora il piano! Va oltre la metafisica :mrgreen:
Grazie Ayu, L'idea mi frullava in testa da un pò di tempo ed era molto diversa, per non cadere nel cliché l'ho cambiata in corso d'opera cercando poi un modo plausibile di metterli seduti a parlare 😅 vedremo se la prossima volta riuscirò a dedicarci più tempo e soprattutto non facendo pubblicità occulte!
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Dory, mi dispiace ma devo chiederti di piu lol. La volta scorsa avevi le idee molto chiare sul tema del racconto, e questo mi é piaciuto molto. Anche stavolta é cosí per le nuvole?
Sì, anche io volevo sapere se pure in questa occasione hai tratto spunto da un episodio vero della tua vita!
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Per il mio racconto non avevo idee, tant’è che mi ero offerto di organizzare. Poi quando Ester si è fatta avanti ho sperato che una notte un sogno (o meglio ancora un incubo) mi venisse in soccorso, e invece devo ringraziare la TV a ‘sto giro.
Una mattina apro una cartella di serie TV sul mio hard disk e incappo in Regenesis, una serie fantascientifica praticamente sconosciuta con alcuni spunti e fondamenti di verità. In una puntata, il team investigativo indaga su una serie di suicidi anomali nell’Arkansas e viene citato un parassita degli artropodi, il phylum Nematomorpha, che induce l’insetto a cercare l’acqua e a buttarcisi dentro mentre lui gli fuoriesce dall’ano. Le mie cellule grigie thrilleriste si sono subito attivate, ma il grosso, enorme problema era a chi affidare lo svelamento del mistero sul finale. Come dice Francesca, ho pensato anch’io a una cavalletta con la passione per risolvere i gialli, ma se anche l'avessi fatta assistere per caso a un suicidio, come avrebbe mai potuto sapere che il verme aveva rilasciato proteine psicoattive che interferivano coi neurotrasmettitori della cavalletta? Mi sarebbe comunque toccato intervenire come narratore onnisciente e la cosa non mi convinceva, quindi alla fine ho optato per la scelta didascalica, come dice Dory, anche se il racconto ne avrebbe risentito. Pazienza.
Mi spiace molto che a Dory e Zingaro il messaggio che volevo trasmettere non sia arrivato (grazie mille, @isola74, per averlo colto), e questa cosa mi fa pensare che devo assolutamente migliorare il racconto prima di pubblicarlo per renderlo ancora più comprensibile (due feedback in tal senso sono una prova): quando ho visto quella puntata di Regenesis, la prima cosa che ho pensato è stata quanto impotenti siamo di fronte alla natura e ai suoi misteri, e quanto piccoli e indifesi questa ignoranza ci possa far sentire. Vabbè, semmai aggiungerò qualche riga sulla disperazione e impotenza del capocavalletta.
È stato uno dei racconti più difficili da scrivere dacché mi diletto in questo mestiere, credo di aver buttato via una decina di bozze e aver cambiato, corretto, cancellato, riscritto, spostato, stravolto per una settimana buona prima di consegnare. Puoi immaginare quindi, cara @qweedy, quanto abbia significato per me la tua frase sulla “perfezione d’insieme”. A questo proposito ringrazio anche chi lo ha votato come racconto scritto meglio, è un riconoscimento che mi ha lusingato.
Grazie anche a @estersable88 per l'organizzazione impeccabile!
 

MaxCogre

Well-known member
due parole anche io sul making of, visto che il titolo è proprio quello lol. innanzitutto scusate la lunghezza (la prima versione inviata a ester era di 9 pagine ...) e sopratutto la tecnicità del gergo musicale (ma chi suona è un po nerd su queste cose, non gli si possono levare lol), I very understand the point. Per me la difficoltà, oltre a quella evidente di dare una forma al racconto, è quella di scegliere una storia che mi vada di raccontare: questa mi andava a genio. Però perchè p.i. :punto interrogativo che non so come si fa su questa tastiera. ho voluto tediarvi per mostrarvi il dietro le quinte di una canzone (p.i.) certo mi sono dilungato sulle sfumature di un sodalizio artistico, che quando va bene, è fatto di fomentarsi a vicenda, di amicizia, curiosità, complicità, codici condivisi, anche amore perchè no (in tutto questo c'è una sciarada da veri nerd musicali, e cioè il titolo del racconto, il nick googjob e le iniziali dai protagonisti, e i rispettivi caratteri e persino il loro modo di scherzare un po' surreale, fanno riferimento alla più grande coppia di autori di canzoni di tuti i tempi: ma adesso non posso certo dirvi chi sono lol).
 
Ultima modifica:

Dory

Reef Member
Per il mio racconto non avevo idee, tant’è che mi ero offerto di organizzare. Poi quando Ester si è fatta avanti ho sperato che una notte un sogno (o meglio ancora un incubo) mi venisse in soccorso, e invece devo ringraziare la TV a ‘sto giro.
Una mattina apro una cartella di serie TV sul mio hard disk e incappo in Regenesis, una serie fantascientifica praticamente sconosciuta con alcuni spunti e fondamenti di verità. In una puntata, il team investigativo indaga su una serie di suicidi anomali nell’Arkansas e viene citato un parassita degli artropodi, il phylum Nematomorpha, che induce l’insetto a cercare l’acqua e a buttarcisi dentro mentre lui gli fuoriesce dall’ano. Le mie cellule grigie thrilleriste si sono subito attivate, ma il grosso, enorme problema era a chi affidare lo svelamento del mistero sul finale. Come dice Francesca, ho pensato anch’io a una cavalletta con la passione per risolvere i gialli, ma se anche l'avessi fatta assistere per caso a un suicidio, come avrebbe mai potuto sapere che il verme aveva rilasciato proteine psicoattive che interferivano coi neurotrasmettitori della cavalletta? Mi sarebbe comunque toccato intervenire come narratore onnisciente e la cosa non mi convinceva, quindi alla fine ho optato per la scelta didascalica, come dice Dory, anche se il racconto ne avrebbe risentito. Pazienza.
Mi spiace molto che a Dory e Zingaro il messaggio che volevo trasmettere non sia arrivato (grazie mille, @isola74, per averlo colto), e questa cosa mi fa pensare che devo assolutamente migliorare il racconto prima di pubblicarlo per renderlo ancora più comprensibile (due feedback in tal senso sono una prova): quando ho visto quella puntata di Regenesis, la prima cosa che ho pensato è stata quanto impotenti siamo di fronte alla natura e ai suoi misteri, e quanto piccoli e indifesi questa ignoranza ci possa far sentire. Vabbè, semmai aggiungerò qualche riga sulla disperazione e impotenza del capocavalletta.
È stato uno dei racconti più difficili da scrivere dacché mi diletto in questo mestiere, credo di aver buttato via una decina di bozze e aver cambiato, corretto, cancellato, riscritto, spostato, stravolto per una settimana buona prima di consegnare. Puoi immaginare quindi, cara @qweedy, quanto abbia significato per me la tua frase sulla “perfezione d’insieme”. A questo proposito ringrazio anche chi lo ha votato come racconto scritto meglio, è un riconoscimento che mi ha lusingato.
Grazie anche a @estersable88 per l'organizzazione impeccabile!
Tieni conto, Germano, che una parte del mio commento devi interpretarla non come una mancanza del tuo racconto, ma come mero gusto personale. Riguardo questo, la tua idea di far emergere dal racconto la questione dell'impotenza di fronte alla natura è molto bella, e in quel senso a me sicuramente il racconto piacerebbe molto di più. Questa cosa c'entra un po' con quello che dicevo a proposito del fatto che il giallo è il mio genere preferito ma ne leggo pochi, proprio perché mi piace che le storie siano stratificate nei loro significati, e non ne ho trovati molti di libri così. Ma, ripeto, questo non è un giudizio qualitativo su gialli e thriller in generale, è solo un mio gusto personale.
 

MaxCogre

Well-known member
ma dicevo: perchè ho raccontato questa storia e perchè è andata a finire così p.i. cioè P che ha spinto tanto e sin dall'inizio si scoraggia dopo il mancato riconoscimento al concerto (ok, pubblico di metallari vs cantautori romantici e art-rock non poteva andare diversamente se no il racconto era fantascienza lol) e di ascolti dopo i dischi etc etc, chiede cosa facciamo adesso che ci ascoltano in 3 persone p.i. e l'altro risponde semplicemente: e ora ricominciamo. perchè a J non glene frega niente di essere 'visto' da un milione di persone: è stato visto per come è veramente, riconosciuto e amato dal suo amico P (veramente da vicino, come dice giustamente path:e solo per questo fanno una coppia invincibile e inossidabile). Come quando uno dice, guarda quella nuvola mi sembra una donna col cappello, mai aspettandosi che l'amico sia daccordo, e invece quello dice: sì, guarda lì c'è anche la piuma - e lí é il nastro! Questo è quello che volevo dire, e per questo credo che tutto il racconto in realtà abbia più a che fare con questo che con la musica... ma tutto questo non l'averi mica capito senza il commento di path (e il racconto di dory, é evidente!)
 
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Dory

Reef Member
Rispondo a @MaxCogre e @ayuthaya

La risposta è sì ad entrambi. Avevo le idee chiare e ho attinto alla mia vita, anche se c'è molto più di inventato rispetto al precedente racconto.
L'idea era di scrivere un racconto allegorico sul fatto che non bisogna mai dare le cose per scontato, e che per quanto qualcosa possa sembrarci evidente e inconfutabile, non è detto che lo sia davvero, e dobbiamo sempre essere pronti a rivedere le nostre convinzioni.
Questo tema è in generale a me molto caro da tempo, ma il racconto è nato così com'è da alcune cose che mi sono accadute di recente.
Prima di tutto la lettura di un articolo di giornale che vi riporto sotto, e poi la foto della nuvola che mi sembrava una donna con un cappello, che ho fatto davvero, ve l'ho postata prima, e che le persone a cui l'avevo fatta vedere non hanno riconosciuto.

L'articolo riguarda la guerra in Ucraina, ma io non volevo scrivere un racconto drammatico, volevo scrivere qualcosa di leggero e anche un po' divertente, non per superficialità o mancanza di riguardo, anzi l'esatto contrario: non sono in grado di trattare un argomento così complesso, doloroso e delicato, così mi sono concentrata su un unico aspetto (tra l'altro, ora che ci penso, c'è un bellissimo libro che volevo leggere da tempo, che è forse il caso di recuperare, è Il pericolo di un'unica storia di Chimamanda Ngozi Adichie).

Questo è lo stralcio di articolo


Mi chiedo, come possono dire una cosa del genere? Anche solo pensare che qualcuno possa credere a quello che dicono, stando ai fatti?

Vorrei chiarire che qui il mio intento non è di dare una mia opinione su nulla, o alcuna risposta, ma solo esclusivamente di suggerire una riflessione su certi argomenti, che, ripeto, sono molto complessi e io stessa cerco sempre di approfondire leggendo tutti gli autori e i testi che mi capitano sotto mano (vedi libro di Adichie, oppure gli innumerevoli libri di Terzani).

Infine, la parte in cui il padre di Paolo dà sempre la colpa ai "comunisti", vuole rappresentare il fatto che a volte ci si fissa su qualcosa, e quel qualcosa per noi diventa ovvio, anche se non è detto che lo sia: i pericoli di stereotipare e generalizzare (in questo senso la parola "comunisti" è intercambiabile con qualsiasi altro "nome collettivo", passatemi il termine, avrei potuto mettere animalisti, tassisti, stranieri, amministratori di condominio, qualunque altro nome che denoti una categoria di persone a cui una persona X vuole attribuire una certa caratteristica o dare la colpa di qualcosa).
 
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francesca

Well-known member
Anch'io mi unisco ai ringraziamenti ad Ester per essersi occupata di tutta l'organizzazione a e a Germano per aver tenuto e tirato le fila dei voti!
Grazie a tutti coloro che hanno dedicato un po' del loro tempo a leggere e commentare il racconto, anche alle critiche, sulle quali mi sono trovata d'accordo. Mi sarebbe piaciuto mettere un po' più di verve, ma alla fine è venuto fuori così, e qualsiasi cambiamento mi avrebbe costretto a rivedere troppe altre parti, insomma, come quando metti un'immagine in un file word e quello ti si scompagina tutto :)
L'idea mi è venuta mescolando un po' di cose. I pensieri mattutini quando vado a lavoro e tutte le volte a quell'incrocio mi chiedo: che faccio vado a diritto o giro a destra?(ebbene sì, nella realtà la mia scelta non è fra diritto e sinistra, ma diritto e destra).
Uno degli ultimi libri letti, Il lupo della steppa, quando alla fine il protagonista rincontra gli amori della sua vita e le cose vanno in modo diverso da come sono andate veramente.
Nessuna pretesa di originalità, ma davvero dietro tutto l'interrogativo che è di ognuno di noi: come sarebbe la nostra vita se avessimo fatta una scelta piuttosto che un'altra? Naturalmente ci viene da pensare alle grandi scelte, quelle sul lavoro, sugli affetti...ma la nostra vita e quella degli altri sono segnate soprattutto da una miriade di scelte insignificanti, che dimentichiamo appena prese.
Mi sono divertita a portare avanti queste riflessioni.
Sono arcisoddisfatta, soprattutto per aver spinto Carcarlo a fare l'esame che rimandava da tempo. Eh, sì, anche un racconto che magari domani dimenticheremo, potrebbe cambiare la nostra vita e noi nemmeno mai lo sapremo.
Nel frattempo io sono pronta per il prossimo concorso? Quando?:ROFLMAO:
 

perry64

Member
Anch'io mi unisco ai ringraziamenti ad Ester per essersi occupata di tutta l'organizzazione a e a Germano per aver tenuto e tirato le fila dei voti!
Grazie a tutti coloro che hanno dedicato un po' del loro tempo a leggere e commentare il racconto, anche alle critiche, sulle quali mi sono trovata d'accordo. Mi sarebbe piaciuto mettere un po' più di verve, ma alla fine è venuto fuori così, e qualsiasi cambiamento mi avrebbe costretto a rivedere troppe altre parti, insomma, come quando metti un'immagine in un file word e quello ti si scompagina tutto :)
L'idea mi è venuta mescolando un po' di cose. I pensieri mattutini quando vado a lavoro e tutte le volte a quell'incrocio mi chiedo: che faccio vado a diritto o giro a destra?(ebbene sì, nella realtà la mia scelta non è fra diritto e sinistra, ma diritto e destra).
Uno degli ultimi libri letti, Il lupo della steppa, quando alla fine il protagonista rincontra gli amori della sua vita e le cose vanno in modo diverso da come sono andate veramente.
Nessuna pretesa di originalità, ma davvero dietro tutto l'interrogativo che è di ognuno di noi: come sarebbe la nostra vita se avessimo fatta una scelta piuttosto che un'altra? Naturalmente ci viene da pensare alle grandi scelte, quelle sul lavoro, sugli affetti...ma la nostra vita e quella degli altri sono segnate soprattutto da una miriade di scelte insignificanti, che dimentichiamo appena prese.
Mi sono divertita a portare avanti queste riflessioni.
Sono arcisoddisfatta, soprattutto per aver spinto Carcarlo a fare l'esame che rimandava da tempo. Eh, sì, anche un racconto che magari domani dimenticheremo, potrebbe cambiare la nostra vita e noi nemmeno mai lo sapremo.
Nel frattempo io sono pronta per il prossimo concorso? Quando?:ROFLMAO:
diciamo la verità, noi ci siamo divertiti, @estersable88 e @GermanoDalcielo hanno anche lavorato davvero e tanto io, che ribadisco sono clamorosamente pigro, non avrei avuto la loro costanza e puntualità. L'ho già detto e lo ripeto a voi due un grazie in più
 
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