Christie, Agatha - Dieci piccoli indiani

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imperdibile per chi legge gialli,un libro che ha fatto la storia del suo genere,come la sua autrice dopotutto.
tuttavia nn ritengo questo sia l'opera migliore della christie,per me il meglio l'ha dato con "l'assassinio di roger ackroyd",
che consiglio a tutti quelli a cui piace il genere..e anche a chi lo deve ancora apprezzare.:D
 

fabiog

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Anch'io ritengo " L'assassinio di Roger ackroyd " come il miglior romanzo della Christie, ma " Dieci piccoli indiani " l'ho trovato come un qualcosa di completamente innovativo. La Christie trasforma tutti noi lettori in investigatori lasciandoci poi completamente spiazzati, ogni personaggio è vittima e carnefice e alla fine quel " e non rimase nessuno " suona molto di giustizia divina.
Assolutamente bello e completamente diverso dai vari film con finali positivi che sono stati fatti
 

elida86

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Christie, Agatha - dieci piccoli indiani

Finalmente sono riuscita a portare a termine un compito postami tanto tempo fa: leggere dieci piccoli indiani, di Agatha Christie , della collana Il Giallo Mondadori.

Ne avevo sentito parlare più d'una volta, e quando, non ricordo nemmeno esattamente come, mi sono ritrovata in mano questo libro, ho pensato “Ecco, il momento è ormai giunto!”


Questo piccolo ma intrigantissimo libro narra di come dieci persone apparentemente senza nulla in comune, vengano invitate contemporaneamente sulla famosa Nigger Island, isola al centro dei pettegolezzi a causa del nuovo proprietario.

I personaggi sono:
Lawrence John Wagrave
, un giudice in pensione
Vera Elisabeth Claythorne
, una giovane insegnante di ginnastica
Philip Lombard
, un ex capitano ed esploratore dal passato turbolento e in crisi finanziaria
Emily Caroline Brent
, un'anziana signorina puritana, bigotta e dal comportamento rigido e severo
John Gordon McArthur
, un anziano vedovo e generale della Grande Guerra
il dottor Edward George Armstrong, un medico chirurgo di fama
Anthony James Marston, ricco rampollo con un'irrefrenabile passione per l'alta velocità
William Henry Blore
, un rozzo ex agente di polizia che ha intrapreso la carriera di investigatore privato
Thomas Rogers
, il servile maggiordomo, e sua moglie Ethel, cuoca e cameriera assunti come servitù dal padrone di casa.

Arrivati nelle camere, trovano affisse agli specchi una poesia, "Dieci piccoli negretti". La filastrocca parla di come muoiono, uno dopo l'altro, tutti i dieci negretti. Una serie di morti misteriose infonde il terrore negli abitanti dell'isola, che iniziano ad accusarsi a vicenda fino ad arrivare ad una scioccante conclusione...



Si beh, questi dieci proprio nulla in comune non ce l'hanno, anzi! Sono personaggi che nascondono tutti qualcosa, come si scoprirà nel corso del romanzo...
La adoro proprio, la Christie! Riesce a dare sempre uno spessore particolare ai personaggi, e riesce sempre ad intrappolare il lettore in questa tela che si assottiglia e ingarbuglia sempre più, fino a lasciarlo invischiato in un'indagine dal finale sempre più sconvolgente e tutto furchè prevedibile!! :D
 

skitty

Cat Member
Quoto :)!
Un giallo davvero avvincente... l'ho letto tantissimi anni fa: mi hai fatto venire voglia di rileggerlo!
 

elida86

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Felice di averti fatto tornar la voglia di rispolverarlo!
A parte il fatto che nutro un rispetto oserei dire quasi reverenziale per la Christie, per la sua capacità di lasciare il lettore in suspence e di sconvolgerlo sempre con questi finali mai prevedibili, in questo libro sono arrivata ad un punto in cui non riuscivo davvero più a capire chi fosse il colpevole, e stavo quasi accarezzando l'idea del soprannaturale, se non fosse per il fatto che i colpevoli della A.C. sono sempre più che umani!!
 

Fabio

Altro
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Bello ma non è un giallo

Finito ieri notte.
Molto bello, l'ho divorato... ma c'è un però. Mi aspettavo una ricostruzione dei delitti più intelligente, senza il "colpo di scena" che ben sappiamo. Preferisco i libri in cui l'enigma è più logico e non necessità di un'improvvisa azione per far collimare il tutto.
Non voto con un 5 proprio questo motivo, si becca però un bel 4. Consigliato a tutti, libro molto veloce ed interessante.
 

sammy

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Bellissimo!!!
Nelle ultime 2 settimane ho letto sia questo che "L'assassinio di Roger Ackroyd" e, nonostante mi siano molto piaciuti entrambi, "Dieci piccoli indiani" mi è sembrato di viverlo di più; in certi momenti era quasi palpabile il panico e l'angoscia dei personaggi ... ti guardi intorno e non sai di chi fidarti, anzi non puoi fidarti di nessuno se vuoi sopravvivere.
Straconsigliato!
 

Meri

Viôt di viodi
Mi è piaciuto, ma verso la fine ha un po' perso il senso del giallo. Troppe coincidenze hanno portato la morte dell'ultima persona e il fatto che la polizia non abbia scoperto il colpevole, ma ci sia voluta una confessione ...Forse come ha detto Fabio non è proprio un giallo.
 

Esotomia

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Intrigante.

Se si cerca un giallo questo è Il giallo per eccellenza (scusate il luogo comune).
Lo si legge ma in realtà si vive la storia insieme ai personaggi, stesse ansie,preoccupazioni... Fantastico e originale nella risoluzione.
 

maria liliana

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Cristie agatha dieci piccoli indiani

Per me, questo è il"giallo" per antonomasia!Un rompicapo intrigante che, con suspance ininterrotta, crea davvero un'atmosfera di tensione e paura fino all'ultima pagina!Fantastico!!
 

ayuthaya

Moderator
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Qlc anno fa, per un esame all'università, ho avuto modo di leggere l'interessantissimo saggio di Michel Foucault “Sorvegliare e punire”, sull'analisi dell'evoluzione del sistema punitivo nel corso dei secoli.

All'interno di qst saggio era descritto il Panoptikon, un modello di carcere “ideale”, progettato da Bentham nel 1791, nel quale la particolare disposizione delle celle intorno ad un'unica torre centrale faceva sì che il carcerato non potesse sapere con certezza se e quando fosse sorvegliato, ma il fatto stesso che potesse esserlo determinava l'interiorizzazione della disciplina e quindi l'inibizione dell'atto criminoso. Cosa succede dunque? Che il potere dell'autorità si sposta da un piano puramento fisico (ti punisco pubblicamente attraverso la tortura) a uno mentale, molto più efficace, ma anche molto più micidiale, come poi la Storia ha dimostrato...

Ad ogni modo la strada è “segnata”: se sai che sarai controllato, la tua coscienza agirà di conseguenza e tu in qlc modo non sarai più libero. La letteratura che prende avvio da queste premesse è sterminata e ha raggiunto probabilmente il suo apice con 1984. Però credo che Dieci piccoli indiani, nel suo piccolo (che tanto piccolo nn è alla fine) metta a fuoco proprio questa dialettica e, anzi, forse senza volerlo costituisce una variante molto interessante del Panoptikon di Bentham:
tutti sanno (o meglio credono, temono) di essere osservati da un fantomatico sig.Owen e per qst vengono presi dal terrore, dai sensi di colpa, dalla paura l'uno dell'altro... le dinamiche psicologiche che scattano sono ancora più interessanti di qll del “giallo” vero e proprio!!! Insomma, credo che anche se nn è detto che il riferimento sia esplicito, sono abbastanza sicura che la “sensibilità” sia la stessa che poi porterà al capolavoro di Orwell...
 
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Valentina Bellucci

La Collezionista di Sogni
Per me, questo è il"giallo" per antonomasia!Un rompicapo intrigante che, con suspance ininterrotta, crea davvero un'atmosfera di tensione e paura fino all'ultima pagina!Fantastico!!


Per me che non sono amante dei gialli devo ammettere che questo libro è piaciuto molto! Come sempre la Christie sa dare quel tocco in più :)
 

praschese89

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Devo dire la verità,non mi ha molto entusiasmato:?
Certo,l'idea della filastrocca è buona,ma non l'ho trovato così avvincente non è riuscito a prendermi molto!
Probabilmente è un genere di giallo troppo classico non so,ma non mi ha colpito particolarmente,anche l'ambientazione non mi è sembrata granchè e nell'economia del libro è un po' "marginale",non dà quell'atmosfera avvincente!
Naturalmente sono mie personali impressioni,ma sono rimasto deluso!:boh:
 

Sibyl_Vane

Fairy Member
Letto in brevissimo tempo e sicuramente apprezzato. Intrigante e avvincente, come quasi tutti i libri della Christie. Lo consiglio di sicuro, ma non mi sento di classificarlo come il più bel libro di Agatha Christie che io abbia mai letto. Ho preferito infatti "Nemesi" e "Corpi al sole", forse per la storia più articolata... :boh:
 

Clik

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Sono un fan dei classici dell' 800, soprattutto Russi.

Devo ammettere però che tra le letture di genere che mi piacciono di più c'è proprio il "Giallo" e ancor di più il giallo classico alla Christie, Conan Doyle,Van Dine etc.

"Dieci Piccoli Indiani" devo dire che è il classico dei classici gialli, avvincente, sorprendente e soprattutto ti tiene incollato alle pagine finchè non finiscono.

Unica pecca secondo me è un pò la surrealità della situazione generale e il fatto che la Christie lascia alcune volte dei vuoti nella descrizione dei particolari che ti fa dire "Sarà...."
Ma questo credo sia un problema propio del genere stesso di questi romanzi.

Ho voluto lasciare questo post per dimostrare che anche a chi è appassionato di classici piace leggere letteratura di genere, che molte volte forse è troppo bistrattata.

Ciaoooooo.........:D:D
 

agatha93

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Sono una grande appassionata del genere ed in particolare di questa autrice che non esito a definire il mio idolo(come anche io il mio nome utente suggerisce mi sono addirittura identificata in lei:sbav:)e vi garantisco che questo è davvero uno degli esempi più riusciti di giallo nel senso letterale del termine..architettato magistralmente ricco di colpi di scena che tengono inchiodato il lettore e lo conducono ad un colpo di scena finale assolutamente incredibile..davvero imperdibile e non sono di parte!:wink:
 
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