329° MG - Odissea di Omero

isola74

Lonely member
Libro ottavo

Ulisse si trova presso i Feaci e commosso dai ricordi, vuole ripartire.
Si commuove al ricordo del passato e il re gli chiede di raccontare chi sia.

Volevo dire che rileggere l'episodio di Nausica dopo tanti anni è stato quasi emozionante
 

isola74

Lonely member
Ma avete notato con quanti aggettivi (semi inventati) l'autore descrive gli occhi azzurri della dea? 😊
Potremmo farne un elenco e aggiornarlo di volta in volta😅
 

francesca

Well-known member
Sono al capitolo della maga Circe.
Comunque notavo come questi mostri, Ciclope, i lestrigoni, la stessa Circe, siano piuttosto amanti della carne umana, si sgranocchiano esseri umani appena gliene capita l'occasione.
A me sta piacendo veramente tanto.
E' incredibile come il carattere di tutti i personaggi venga fuori in modo quasi spontaneo dal testo, non ci sono descrizione approfondite di sentimenti o pensieri, i personaggi non hanno una loro "caratterizzazione psicologica", come diremmo oggi, eppure quanto sonon vivi e "veri" ognuno di loro.
C'è ironia, passione, tragedia, argustia, malafede, egoismo, paura in ognuno di loro....
 

francesca

Well-known member
Consiglio questi video che si trovano su RaiPlay:
 

isola74

Lonely member
Libro x

Sono approdata sull'isola di Circe.
Confesso che sto facendo più fatica di quanto immaginassi, per la lettura in versi che non amo particolarmente. Perciò vado un po' più lentamente , per godermi il viaggio, anche perché, nonostante tutto, trovo che ci siano descrizioni davvero strabilianti.
 

francesca

Well-known member
Consiglio questi video che si trovano su RaiPlay:
Nel primo video condiviso riportano il rimprovero di Nausicaa alla ancelle che si sono spaventate di fronte ad Odisseo lacero e malridotto dopo il naufragio sull'isola dei Feaci, non ci avevo pensato, ma è davvero un bellissimo estratto che può far pensare anche noi e alla nostra reazione di fronte ai tanti migranti che approdano sulle nostre coste:

«Fermatevi ancelle: dove fuggite alla vista d’un uomo?
Forse un nemico credete che sia?
Non esiste uomo vivente, né mai potrà esistere,
che arrivi al paese delle genti feace
portando guerra: perché noi siam molto cari agli dèi.
Viviamo in disparte, nel mare flutti infiniti,
lontani, e nessuno viene fra noi degli altri mortali.
Ma questi è un misero naufrago, che c’è capitato,
e dobbiamo curarcene: vengon tutti da Zeus
gli ospiti e i poveri; e un dono, anche piccolo, è caro.
Via, date all’ospite, ancelle, da mangiare e da bere,
e nel fiume lavatelo, dov’è riparo dal vento».
 

isola74

Lonely member
Certo che Ulisse è un po' un piagnucolone :)

Rompere il core io mi sentii. Piagnea,
Su le piume giacendomi, nè i raggi620
Volea del Sol più rimirare.



e Circe una donna super moderna!!

Nella vagina il brando
Riponi, e sali il letto mio: dal core
D’entrambi ogni sospetto amor bandisca.
 

francesca

Well-known member
Anch'io sono allo stesso punto di @isola74.
Ma perchè Odisseo è stato poi chiamato Ulisse? Qualcuno sa questa storia?
Questa lettura mi fa capire sempre più quante cose non so.
Pensando che si tratta di un libro scritto nel VII-VIII secolo A.C. e che chissà da quanti secoli era tramandata oralmente, mi sembra di leggere qualcosa che è alla fonte della nostra civiltà.
 

malafi

Well-known member
Anch'io sono allo stesso punto di @isola74.
Ma perchè Odisseo è stato poi chiamato Ulisse? Qualcuno sa questa storia?
da wikipedia
Ulisse, epiteto datogli dai Romani e reso celebre da Livio Andronico (che significa "Ferito a un'anca"), epiteto formato da due parole in riferimento a una ferita riportata alla coscia in una battuta di caccia al cinghiale.

Il dualismo greco-latino ritorna su Odisseo-Ulisse, come c'è sul nome di tutti gli dei dell'Olimpo.
 

isola74

Lonely member
Questo dualismo mi ha accompagnato per tutto il liceo :) Ecco quelli che mi ricordo a memoria, oltre a Ulisse:


Artemide- Diana
Dioniso-Bacco
Era-Giunone
Afrodite-Venere
Zeus- Giove
Eros-Cupido
Ade- Plutone
Ares- Marte
 

isola74

Lonely member
Bello l'incontro di Ulisse con la madre. Lui le fa diverse domande, ma secondo me è di Penelope che vuol veramente sapere :)

E la consorte mia qual cor, qual mente
Serba? Dimora col fanciullo, e tutto
Gelosamente custodisce, o alcuno
Tra i primi degli Achéi forse impalmolla?


Infatti è l'ultima domanda ma la prima risposta che riceve

La moglie tua non lasciò mai la soglia
Del tuo palagio; e lentamente a lei
Scorron nel pianto i dì, scorron le notti.


Bello!!
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Alle scuole medie facemmo un cartellone con i disegni degli dei, con entrambi i nomi, mi è sempre rimasta in mente questa dualità. Però Venere/Afrodite, che in teoria doveva essere la più bella, ci venne malissimo 🤭. Non è che gli altri fossero molto meglio 😁. Ricordo che quelli della classe precedente quando l'anno dopo entrarono nella nostra aula invece dissero che eravamo stati bravi. Non voglio pensare ai loro voti in disegno :mrgreen:.
 

Pathurnia

if you have to ask what jazz is you'll never know
La divinità etrusca Path-Uhrn, dea della della simpatia e del fascino ma anche, secondo le occasioni, del furore e della distruttività, fu chiamata a volte Jessica Rabbit o anche, nella sua versione-ombra teorizzata da Carl Gustav Senior, Crudelia Demon. Quest'ultima esigeva sacrifici umani ma, nella sua versione più addolcita in uso presso i Sumeri, si accontentava di risotti o insalata di polpo, anche se era meglio non avvicinarlesi troppo. Si narra che gli antichi Appuli, dediti a questo culto, lanciassero i suddetti polpi verso la Dea per non avvicinarsi e in questo frangente i polpi ritiravano i tentacoli per il terrore. Ancor oggi presso i discendenti degli antichi Appuli si tramanda l'uso di sbatacchare il polpo per arricciarne i tentacoli e renderli più teneri e graditi alla Dea.
Quest'ultima usanza però è stata oggetto recentemente di aspre polemiche, perché i devoti dell'arricciare il polpo sono stati definiti dal generale Cazzacci come non-italici, prospettandosi quindi la deportazione in massa dei suddetti popoli sul monte Anna Purna, definito anche, date le tendenze politiche del suddetto graduato, Anna Purga.
(continua) (forse)
:p
 

isola74

Lonely member
Libro XII

Il dodicesimo libro è quello dell'episodio delle Sirene. Chi non lo conosce?
Ricordo la lezione di scuola. La prof ci diceva che in realtà la vera battaglia che Ulisse combatte è con se stesso e le proprie passioni: è su esse che le sirene fanno leva.
Infatti, il canto non è lo stesso per tutti, ciascuno sente ciò di cui ha realmente bisogno, per questo è difficile resistere.
Suggestivo, no?

Il monito di Circe:
Alle Sirene giungerai da prima
Che affascinan chiunque i lidi loro
Con la sua prora veleggiando tocca.
Chiunque i lidi incautamente afferra55
Delle Sirene, e n’ode il canto, a lui
Nè la sposa fedel, nè i cari figli
Verranno incontro su le soglie in festa.
Le Sirene, sedendo in un bel prato,
Mandano un canto dalle argute labbra,60
Che alletta il passeggier: ma non lontano
D’ossa d’umani putrefatti corpi,
E di pelli marcite, un monte s’alza.


Abbastanza inquietante..
 

isola74

Lonely member
Libro XII- fine

Ulisse arriva qui in Sicilia, anche se non in vacanza 🙂. Il viaggio è stato tremendo,  quasi peggio che con il traghetto Palermo-Napoli in piena alta stagione 😉
Superare Scilla e Cariddi quasi impossibile, però Circe lo aveva avvisato.
La descrizione della morte dei compagni è un po' macabra.
Poi la tempesta mandata da Giove....

diciamo che per adesso l'Odissea mi sta sembrando l'antenata di una serie tv drammatica in cui il protagonista è pieno di sfortune... meno male che in genere c'è il lieto fine 😉
 
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