86° Poeticforum - Le poesie che amiamo

alessandra

Lunatic Mod
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Sempre in ritardissimo...ecco la prossima poesia
La primavera.



Così arrivi, come sempre,

a spargere il sospetto del paradiso,

e prima ancora

di aprire la finestra

ti riconosco dalla luce più lenta

dai pulviscoli sospesi

e senza direzione

dalla replica ossessiva

degli uccelli,

e se non fossero gli uccelli

sarebbe un’altra cosa,

per ogni posto

hai le tue specialità;

e quando entri

e ti lascio i miei sensi

riabito case sconosciute

e ho nostalgia

di cose mai avvenute.

E attraverso i tuoi labirinti

sospingi addosso a me

i continenti e le stagioni

e io divento la parete

degli urti e dei rimbalzi

l’appoggio dove

cominciano le fughe

fino al risucchio silenzioso

dell’estate.

Patrizia Cavalli
 

Pathurnia

Well-known member
In definitiva (?) questa poesia potrebbe anche piacermi, ma
- prima di tutto la sento molto discontinua, come se la poetessa avesse tentato di trasmettere le proprie sensazioni ma ogni tanto il pensiero interrompesse il fluire libero del suo canto. Un esempio?
Già dall'inizio quel "sospetto del paradiso" mi sembra un artificio letterario, freddo ma proprio freddo freddo. Insomma, ricercato. Andiamo avanti.
- e prima ancora/di aprire la finestra/ti riconosco dalla luce più lenta/dai pulviscoli sospesi/e senza direzione/dalla replica ossessiva/degli uccelli, questa parte mi piace e mi convince perché arriva in modo diretto, è molto sensoriale
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ma poi
-e se non fossero gli uccelli/sarebbe un’altra cosa,/per ogni posto/hai le tue specialità;/e quando entri/e ti lascio i miei sensi/riabito case sconosciute/e ho nostalgia/di cose mai avvenute, qui secondo me ricasca nella descrizione, nel troppo pensato, non posso dire che non sia poesia (chi può dirlo?) ma non mi emoziona
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- e io divento la parete/degli urti e dei rimbalzi/l’appoggio dove/cominciano le fughe, questi versi secondo me sono riusciti perché esprimono bene il senso di spaesamento e la mancanza di punti di riferimento quando tutto si trasforma, ma subito dopo c'è quel risucchio dell'estate che non mi piace affatto.
Proprio quel risucchio mi mette in testa il sospetto che la poesia sia stata costruita a tavolino.
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Questo non è un commento ma un'autopsia poetica.
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Pnin

Well-known member
Nemmeno io la trovo troppo coinvolgente, ma nemmeno brutta.
La vivo come certi quadri che pur trovandoli ben fatti non mi danno quell'emozione che mi stupisce (faccio questo paragone perché siccome è raro che un quadro mi emozioni ho ben presente questo tipo di sensazione che però è tutta personale e non ho la più pallida idea di come definire, quindi è decisamente un obbrobrio di esempio ma non me ne vengono altri) però mi piacciono. Ma poi non mi rimane in mente il nome del pittore o dove possa averlo visto
 

Pathurnia

Well-known member
Nemmeno io la trovo troppo coinvolgente, ma nemmeno brutta.
La vivo come certi quadri che pur trovandoli ben fatti non mi danno quell'emozione che mi stupisce
Sei riuscita a dire il succo di quello che intendevo. Hai il dono della sintesi, mentre io mi dilungo nelle analisi, mo però taccio altrimenti c'è uno che insinua che siamo hegeliane..;)
 
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