86° Poeticforum - Le poesie che amiamo

Pathurnia

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Però godo malignamente perché lo stesso articolo dice testualmente "Poetesse posticce come la Lamarque" e mi ricordo una volta, in questo forum, che commentai una poesia della Lamarque definendola "rinfrescante" e lo era, subito dopo una poesia di Patrizia A.P. Valduga.
(A.P. sta per Assatanata Posatrice).
Ghhhh.. che bello mi stanno spuntando di nuovo le zanne...
 

Pathurnia

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Poi se fate i buoni un giorno vi posto certe cose della Valduga che voi umani..
 

MaxCogre

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MATTA



A quella donna cresce un nido nella testa.

Tutti i giorni nascono gli uccelli.

Alcuni hanno tre occhi, altri vivono d’acqua.

È tutto ciò che ha. E i suoi rimpianti.

Con questi ultimi dà da mangiare loro,

...


Piedad Bonnett, poetessa colombiana

Bella anche questa. Come commentare? Faccio commentare alla introduzione del libro di poetesse della collana Robinson, che a memoria cito così : "Arthur Rimbaud a 16 anni disse, quando l uomo smetterà di essere abominevole nei confronti della donna, essa pure sarà poeta, e ci porterà cose splendide e terribili, e noi le finalmente capiremo"
 
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MaxCogre

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Perdipiù la intro continua, da parte della curatrice, sulla poesia femminile come poesia di relazione, relazione col fuori che è il mondo, e anche il corpo che questo mondo abita.
 
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Pathurnia

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Bella anche questa. C9me commentare? Faccio commentare alla intro del libro di poetesse della collana robinson, che a memoria cito così : Arthur Rimbaud a 16 anni disse, quando l uomo smetterà di essere ?abom8nevole? Nei c9nfronti della donna, essa pure sarà poeta, e ci porterà cose splendide e terribili, e noi le finalmente capiremo.
Scusa Max, ma con tutta la buona volontà non riesco a leggere le tue cose con i numeri al posto delle lettere, lo so che hai le dita grandi e la tastiera piccola, ma proprio non ci riesco, forse io ho problemi di vista.
Sarà per un'altra volta.
 

MaxCogre

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Lol va bene! Però 16 è 16, lì credo di non aver fatto errori, se non nel ricordare la citazione
 
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Pathurnia

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Bella anche questa. Come commentare? Faccio commentare alla introduzione del libro di poetesse della collana Robinson, che a memoria cito così : "Arthur Rimbaud a 16 anni disse, quando l uomo smetterà di essere abominevole nei confronti della donna, essa pure sarà poeta, e ci porterà cose splendide e terribili, e noi le finalmente capiremo"
Bellissima citazione. (Grazie)
 

Pathurnia

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FLORBELA ESPANCA.

Esser poeta

Esser poeta è avere in alto il cuore
Mordere come si bacia! Esser gigante.
Donare, pur essendo mendicante,
come fa il Re del Regno oltre il dolore.

E' aver dei desideri lo splendore
e non saper che vuoi, cos'è importante!
E' avere dentro un astro fiammeggiante
e artigli di un ucello predatore.

E' avere fame e sete di infinito!
Fare del mondo un grido sol che langue
e il giorno in oro e seta rivestito.

Ed è amarti così, perdutamente...
Che tu sia vita in me, anima e sangue
e dirlo in canto in tutta l'altra gente.
 

Pathurnia

Well-known member
Ho ricopiato la poesia perché così è più facile discorrerne.
La poetessa non ci risparmia nulla in fatto di enfasi e per far decantare l'eccesso di intensità do la parola ad una commentatrice che così si esprime:
Poesia è vivere nella tempesta, aggrapparsi alla realtà e poi metterla in versi per alleggerirsi il cuore; è amare senza riserve, mettersi a nudo, sentire nel profondo della propria anima il bisogno di urlare i sentimenti.
(...) Poesia è lasciarsi accarezzare dalla meraviglia, tuffarsi nella bellezza e rinascere sirena dal canto melodioso e disperato, come Florbela Espanca, poetessa portoghese dall’animo poliedrico e passionale, la cui breve vita fu colma di intime sofferenze e voli pindarici di libertà intellettuale. Per lei essere poeta significava oltrepassare i sentimenti, brillare in mezzo al petto, bere l’infinito. Essere poeta significava cantare la propria anima al mondo…

Fonte: https://ilcantodicalliope.wordpress.com/2019/04/26/essere-poeta-florbela-espanca/
Dopo aver letto questo apprezzamento sicuramente posso inchinarmi alla maestria del traduttore/traduttrice che ha saputo riprodurre in italiano l'estrema musicalità della poesia.
Posso anche lodare la poetessa per la potenza delle immagini.
Riesco perfino ad immedesimarmi nella forza emotiva di questa Autrice e lodarne la spericolata capacità di esprimere sentimenti profondissimi.
Però ho ancora bisogno di ricorrere alle parole di un'altra persona, cioè della curatrice della raccolta, Danila Boggiano, quando afferma che ..Ciò che sorprende in Florbela Espanca è non tanto la problematica fragilità che riguarda il rapporto con sé stessa e con il mondo, cosa poco sorprendente, trattandosi di poesia, quanto la potenza delle immagini in cui questa fragilità va a confluire, come un abito sontuoso di colore rosso indossato in occasione di un lutto.

Fonte: https://www.poesiadelnostrotempo.it/poesie-scelte-di-florbela-espanca/
Di questo abito rosso apprezzo la rutilante bellezza pur se (si era capito:)) io un abito così non riuscirei a indossarlo.
Ma nello stesso tempo plaudo all'ardire e all'ardore della nostra Poetessa.
 
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Pathurnia

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Piccolissima noticina sussurrata in segreto: a commentare 'sta poesia mi sentivo come quella là che balbettava "antifa.. antifa.." ma non riusciva a dirlo. Io sono stata più brava di lei, sono andata fino in fondo.
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MaxCogre

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Non sono daccordo path. Secondo me la Espanca non ha 'indossato' i panni del gigante, ma è stata davvero un gigante ad onta di tutte le fragilità, scrivendo quei versi.
 

Pathurnia

Well-known member
Non sono daccordo path. Secondo me la Espanca non ha 'indossato' i panni del gigante, ma è stata davvero un gigante ad onta di tutte le fragilità, scrivendo quei versi.
Ma sì, io citavo la curatrice del libro che afferma (parte che ho sottolineato) "la potenza delle immagini in cui questa fragilità va a confluire, come un abito sontuoso di colore rosso indossato in occasione di un lutto."
Ho fatto riferimento a queste parole, "indossato" non l'ho detto io, l'ho solo riportato.
Comunque non tutti i giganti devono piacere per forza.
Sicuramente hai ampliato la mia (scarsissima) conoscenza del mondo poetico e te ne sono grata, ma questo non vuol dire che tutti i poeti che veniamo a conoscere ci siano congeniali.
In fondo come tu sai meglio di me criticare viene dal verbo κρίνω che vuol dire giudicare, scegliere, discernere.
La mia scelta, pertanto, è stata duplice: da un lato ho criticato positivamente la poesia attraverso le parole altrui, dall'altro lato ho scelto, attraverso la metafora del vestito che non indosserei, di esprimere con la massima delicatezza il mio non essere coinvolta.
Come vedi ho cercato di essere corretta, di più proprio non potrei, non è né il mio modo di sentire né ovviamente - dato il diverso substrato culturale - il linguaggio che potrei mai usare.
Ciò detto, mi lodo da me per non aver espresso il mio pensiero nell'idioma tardo-pathurniese del ventunesimo secolo dell'età moderna.:)
P.& L.
 
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MaxCogre

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ci mancherebbe path, io non sono daccordo, o meglio trovo 'poco appropriata' la scelta della metafora usata da Boggiano per descrivere la poesia di Espanca lol
 

Pathurnia

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Aspettando che qualcun'altra/o commenti le poesie già citate, mi permetto di inserire una nuova composizione della poetessa Roweena Paulina Cavanaugh-Crawley, una scrittrice di origini maori-norvegesi. La poetessa, piuttosto nota solo negli ambienti teosofico-animisti, morì suicida nel 1966. La poesia, composta nel 1978, e mai pubblicata, rispecchia ciò che l'autrice voleva dire. Sta a noi soprirlo.

CHIATONA BEACH di Roweena Paulina Cavanaugh-Crawley.

I ragazzi che camminano sulle mani
inseguiti dai fresbee dai palloni
le ragazzine rosa col costume biondo.
Io con la sabbia dentro ai miei pensieri.

Sono state visioni senza balsami
a riportarmi verso il mio Jonio antico
ecco per me la bontà delle nuvole
l'ondulata clemenza di ombrelloni.

Ti parlo adesso dell'allegria delle boe
e delle mie scommesse per raggiungerle
nell'ora viola dopo il pomeriggio
quando al largo le coppie fan l'amore.

Dal cielo nero un raggio trasversale
- è l'icona di dio - vien voglia di pensare.
Qui sulla sabbia mi sento una medusa
un'ametista liquida presaga di uragani.
.............
 
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MaxCogre

Well-known member
Allora, commentiamo anche questa Rovina Polina Cavabbastanza Dallo Striscio. Innanzitutto molto intelligente l'idea di scrivere la poesia direttamente dopomorta, daltronde se ai posteri l'ardua sentenza, posticipiamo la domanda e meno aspetteremo. Sicuramente la poetica di questa regina maori occhioazzurruta ha molta dimestichezza col tempo (e con lo spazio relativisticamente ad esso collegato), e non solo per le capacità di scrittura postuma...
 
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