Bah, io fino a un attimo fa non sapevo chi fosse Angelo Duro (e non mi importa di saperlo), mentre di Checco Zalone, ho visto solo una cosa ai tempi del Covid, era una canzoncina fatta con Helen Mirren (si chiamava "La vacinada" se non sbaglio).
Però, ai non baresi, vorrei dire che il suo pseudonimo da queste parti suona come "Che cozzalone", intendendo per cozzalo o ancor più
cozzalone "individuo cafone, ignorante, volgare, becero, e scurrile".
Quindi, se a qualcuno piace (esclusi i presenti, ovviamente), già dal nome è avvisato.
Che poi, se vogliamo dire che nel teatro della commedia dell'arte la scurrilità era frequentissima, ed elevare certi prodotti al rango di commedia dell'arte, liberi di farlo. Ma a me questa sembra l'autocelebrazione di una diffusa volgarità che non ha niente a che spartire con, ad esempio, il miles gloriosus di Plauto.
E se vogliamo dire che la vita a volte è pesante, bè, a volte lo è, e alleggerirla non è un reato.
E certo non la si alleggerisce leggendo questo post (l'autoironia insieme alla capacità di scegliere consapevolmente è un bel mix

)
Peace and love, se è possibile
