Nunziante, Gennaro - Io sono la fine del mondo.

Meri

Viôt di viodi
Angelo lavora come autista, trasportando adolescenti ubriachi a casa. La sua routine giornaliera viene interrotta dalla chiamata della sorella, che gli chiede di prendersi cura dei genitori anziani.

Tremendo, mi auguro non esista una persona così rancorosa e anaffettiva.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Vero, però io sono da parecchio tempo in una fase di forte rabbia e rancore verso alcune persone (che purtroppo aumentano sempre più) e a volte addirittura verso il mondo intero perciò mi ha fatto bene vederlo, è stato liberatorio. Ovviamente non sarei mai capace di fare quello che ha fatto lui, soprattutto verso un genitore, ma almeno in teoria ho partecipato ai suoi sfoghi e ogni tanto ho anche riso 🤷.
Certo, Checco (Zalone, il regista è quello dei suoi film) è un'altra cosa.
Comunque il politicamente scorretto a volte serve, c'è troppo finto buonismo in giro.
 

isola74

Lonely member
Pensavo di averlo recensito...
Comunque sostengo che solo chi conosceva già Angelo Duro sarebbe dovuto andare a vedere il film e confermo anche il fatto che a teatro funziona ma una pellicola di un'ora e mezza stanca
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Comunque il politicamente scorretto a volte serve, c'è troppo finto buonismo in giro.
Se posso giudicare un film senza averlo visto :) (non sopporto Angelo Duro e nemmeno Checco Zalone), secondo me esiste un certo politicamente scorretto che funge da valvola di sfogo a una marea di ipocriti che non avendo né principi né empatia si fingono buonisti dalla mattina alla sera, come appunto quello dei due attori anzi elencati, e poi un altro politicamente scorretto (che un tempo si definiva semplicemente dissacrante) come per esempio Amici Miei (che facendo ridere metteva in evidenza la solitudine di certe persone) o Alberto Sordi (che criticava la mediocrità dell'italiano medio facendone l'eroe).
Ovviamente la mia non è una critica personale, anche perchè @Minerva6 senza principi o empatia non se la immagina nessuno.... ;)
 

Pathurnia

Well-known member
Bah, io fino a un attimo fa non sapevo chi fosse Angelo Duro (e non mi importa di saperlo), mentre di Checco Zalone, ho visto solo una cosa ai tempi del Covid, era una canzoncina fatta con Helen Mirren (si chiamava "La vacinada" se non sbaglio).
Però, ai non baresi, vorrei dire che il suo pseudonimo da queste parti suona come "Che cozzalone", intendendo per cozzalo o ancor più cozzalone "individuo cafone, ignorante, volgare, becero, e scurrile".
Quindi, se a qualcuno piace (esclusi i presenti, ovviamente), già dal nome è avvisato.
Che poi, se vogliamo dire che nel teatro della commedia dell'arte la scurrilità era frequentissima, ed elevare certi prodotti al rango di commedia dell'arte, liberi di farlo. Ma a me questa sembra l'autocelebrazione di una diffusa volgarità che non ha niente a che spartire con, ad esempio, il miles gloriosus di Plauto.
E se vogliamo dire che la vita a volte è pesante, bè, a volte lo è, e alleggerirla non è un reato.
E certo non la si alleggerisce leggendo questo post (l'autoironia insieme alla capacità di scegliere consapevolmente è un bel mix :))
Peace and love, se è possibile

🙋‍♀️
 
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