Murakami, Haruki - Norwegian Wood (Tokyo Blues)

Whatty

progressive member
finito oggi...
BELLISSIMO!!!!:YY
Devo dire che mi ha coinvolto particolarmente, per alcune cose mi vedo molto in Watanabe, anche se ci sono le divergenze.
Il senso di solitudine che è riuscito a trasmettere in certi passaggi mi ha ricordato molto certi periodi di quest'anno a parma (ad esempio la domenica, dannata domenica non c'è nulla da fare e non c'è mai nessuno!:W )
Insomma, mi ha colpito per molte cose, ora non sto a dirvi tutto però voglio semplicemente farvi capire che amo questo libro! Probabilmente è uno dei pochissimi libri che rileggerei se mi capitasse di non avere nulla di nuovo tra le mani!

Solo alla fine un po mi ha fatto rimanere di sasso, e sinceramente no capisco neanche perché, diciamo che è stato un finale diverso da come me lo aspettavo.
Comunque un grandissimo libro
 

Elena.90

Curly member
Visto tutto questo entusiasmo, penso che lo comprerò anche io!
Nei miei pellegrinaggi in libreria mi è capitato spesso di rigirarmi una copia tra le mani, ma l'ho sempre rimesso giù. Ormai mi sono decisa!
 

gio84

New member
Dedicata agli "sfigati" che, come me, leggono in spiaggia. L'ho scattata pensando a voi!

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gio84

New member
Un romanzo bellissimo, triste, malinconico, appassionato. Ci sono molti aggettivi che si addicono a questo capolavoro!
Mi ha lasciato un senso di dolce malinconia.
Voto 4/5

Ho trovato carinissimo questo passaggio:

- Mi piaci tanto, Midori
- Tanto quanto?
- Tanto quanto un orso in primavera.
- Un orso in primavera? Come sarebbe "un orso in primavera"?
- Un orso in primavera... allora, tu stai passeggiando da sola per i campi quando a un tratto vedi arrivare nella tua direzione un orso adorabile dalla pelliccia vellutata e dagli occhi simpatici, che ti fa: "Senta signorina, non le andrebbe di rotolarsi un po' con me sull'erba?" Tu e l'orsetto vi abbracciate e giocate a rotolare giù lungo il pendio tutto coperto di trifogli per ore. Carino, no?
- Carinissimo
- Ecco, tu mi piaci tanto così.
 
Aggiunto il mio voto, 4/5.

Una leggerezza incredibile per argomenti solitamente pesanti.
Murakami è un pittore, i suoi personaggi sembrano trasparenti, fatti di aria.
Mi è piaciuto di più di Kafka sulla spiaggia, questo libro è molto più rilassato e meno contorto. Mi sfugge il perchè non gli abbia voluto dare 5/5.

Grazie a tia per la promozione, ora che consigli di leggere? :wink:
 

zaratia

Sideshow
Aggiunto il mio voto, 4/5.

Una leggerezza incredibile per argomenti solitamente pesanti.
Murakami è un pittore, i suoi personaggi sembrano trasparenti, fatti di aria.
Mi è piaciuto di più di Kafka sulla spiaggia, questo libro è molto più rilassato e meno contorto. Mi sfugge il perchè non gli abbia voluto dare 5/5.

Grazie a tia per la promozione, ora che consigli di leggere? :wink:

:? di murakami è l'unico che mi è piaciuto...
 

gatsu76

New member
Letto in un giornata l'ho trovato un buon libro, ma non è scattata quella molla che me l'abbia fatto amare.. magari da rileggere..
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Colpisce in Toru, il protagonista, la profondità dei suoi sentimenti e l'importanza che dà alle relazioni che vive. Il romanzo poi ha un respiro universale, pur essendo ambientato a Tokyo ed è anche molto interessante per il rapporto che i personaggi hanno con il cibo e con la musica, tanto da venirne caratterizzati.
 

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
Mi è piaciuto moltissimo. Una scrittura dolcemente malinconica (sconsigliato se siete molto ma molto giù di morale), ma in alcuni tratti anche divertente, per certe situazioni e certi scambi di battute.
La flessibilità e tranquillità con cui si parla di sesso non scende mai nel volgare, ma anzi, è un modo così naturale (Midori è straordinaria quando scherza con Watanabe). Mentre scrivo questo commento ascolto in continuazione Seven Daffodils, la canzone citata a pag. 185. Un libro che appunto è accompagnato da tante citazioni musicali e letterali. Mi sono piaciuti molto i personaggi e le loro storie, costruiti con fragilità e forza. Ho sentito “miei” i personaggi di Watanabe, Naoko, Reiko e Midori, mentre leggi questo libro entri a far parte della loro vita, finisci il libro e ti spiace lasciarli. Ho dovuto aprire alcune pagine a caso e rileggere alcuni pezzi. Poi ho chiuso gli occhi e ho immaginato di stare in un giardino ai piedi di un ciliegio e tornare a rileggere questa storia.
 

JetMcQuack

New member
Un libro da leggere, in vui fanno da contrato uno stile di scrittura davvero lieve e una notevole profondità nei contenuti.
Un libro che ho trovato davvero "giapponese" in tutti i dubbi che assillano il protagonista e gli altri personaggi.
Consigliato.:D
 

Vesper

New member
Prima di iniziare questo libro avevo sentito mille pareri positivi e nemmeno uno negativo, perciò ho deciso di leggerlo ad ogni costo, convinta di aver trascurato fino a quel momento un libro bellissimo.
Dopo averlo iniziato sono rimasta un po' delusa perché non mi prendeva e non mi sembrava niente di eccezionale, ma andando avanti con la lettura ha cominciato a coinvolgermi sempre di più, tant'è che alla fine mi è dispiaciuto doverlo chiudere e salutare quei personaggi. Sono d'accordo con chi ha detto che questo libro è un 'diesel': magari non è una bomba dalle primissime pagine, non è di quei libri che ti tengono incollati dalla prima riga, però sarebbe un vero peccato fermarsi e abbandonarlo dopo poco perché si rischierebbe di perdersi un vero gioiello.
 

Nikki

New member
SPOILER

E' un romanzo davvero coinvolgente.Credo che la tematica principale sia la solitudine, la difficoltà di vivere nel mondo e di conseguenza il passaggio dall'adolescenza alla fase adulta. In Murakami sembrerebbe essere ricorrente la dualità fra mondo reale e mondo immaginario, ciò che dobbiamo affrontare e ciò che preferiremmo vivere, dentro e fuori... Naoko e il suo ex ragazzo (di cui non ricordo il nome) formavano un nucleo distante da tutto. erano cresciuti insieme, senza contatti esterni, si bastavano da soli, ma avevano bisogno di un terzo elemento (Watanabe) che li collegasse con il mondo, altrimenti avrebbero rischiato di perdersi nella loro estraniazione. In questo modo, però, non affrontavano la vita..rimanevano fuori, in un certo senso. Anche il fatto che non avevano rapporti sessuali completi indica che la loro relazione era incapace di diventare adulta.
Lui si suicida (forse per la consapevolezza che non sarà mai in grado di affrontare il mondo reale?) e lascia Naoko da sola, costretta ad affrontare la realtà. In questo tenterà di aiutarla Watanabe, che da sempre rappresentava nell'ex trio il collegamento con il mondo reale. I due trascorrono le giornate camminando: camminano nel mondo, lo attraversano, ma non ci vivono...in un certo senso forse lo stanno ancora osservando da fuori. E' vero, come qualcuno ha già osservato, sembra proprio una Tokyo distante e assente... è stupefacente come Murakami riesca a trasmettere un'atmosfera senza descriverla direttamente!
Alla fine Watanabe e Naoko fanno l'amore, il giorno del compleanno di lei (almeno anagraficamente dovrebbe diventare adulta): l'atto che per definizione li dovrebbe rendere adulti, catapultare nelle emozioni e nelle pulsioni della vita, quella reale, quella che ti sconvolge, che fa male, che fa bene...quella a cui bisogna imparare a sopravvivere, per essere davvero adulti. Ma Naoko non regge, proprio questo passaggio la fa crollare definitivamente. Decide di "ricoverarsi" e si ritira in un mondo "separato", ritorna nella non-realtà, il luogo dell'eterna adolescenza, sterilizzato e atemporale. Una sorta di "bolla di sapone", che permette alle persone di non confrontarsi con il mondo reale. Lo stesso Watanabe, quando le fa visita, ha la sensazione di essere in un non-luogo. Non essendo riuscito a far vivere Naoko "dentro", nella realtà, è pronto a seguirla "fuori" nella non-realtà. Questa volta è Midori a fungere da collegamento con il mondo reale, quello che Watanabe stesso era per la coppia di amici al liceo. Quando Watanabe torna dalla clinica non riesce a focalizzare il mondo, ci riuscirà solo dopo aver trascorso un pomeriggio trascorso con Midori.
Midori è adulta, vive nella realtà e si confronta con essa...e, cosa ancora più importante, le sopravvive! Si occupa del padre malato, bada alla libreria, alla casa, studia, cucina, vive e commenta il clima politico universitario:è completamente calata nella realtà!
Watanabe tenta di portare Naoko nel mondo reale, le chiede di vivere insieme, ma è impossibile, lei non è capace. E' quindi costretta ad abbandonare il mondo, a tornare dal suo primo ragazzo.
Trovo che il finale con Reiko sia assolutamente naturale e perfetto, nonostante molti purtroppo non lo abbiano gradito. Reiko compie la scelta che Watanabe voleva per Naoko: torna nel mondo reale! decide finalmente di ri-affrontarlo. Va a trovare Watanabe ed è estremamente simbolico che per celebrare il funerale di Naoko i due facciano l'amore...proprio quello che lui e Naoko non erano più riusciti a fare! Reiko torna nel mondo (dentro) e fa quello che Naoko avrebbe dovuto fare. Perciò in un certo senso diventa Naoko. E Watanabe fa l'amore con lei durante il funerale di Naoko...in un certo senso, è come se lo stesse facendo con la stessa Naoko, per salutarla.
Il sesso, come strumento per restare "dentro", appunto, nel mondo, nella realtà. Credo che l'Autore gli dia un significato approppriato.
Notare poi che il protagonista ricorda questa storia più o meno quando raggiunge l'età di Reiko... rivive la vicenda, come lei viveva la loro..
Il finale è davvero impressionante, uno dei più belli che io abbia mai letto! Dopo la morte di Naoko, Watanabe si sente perso, non ha un posto nel reale, perché per aspettarla nemmeno lui si è mai calato veramente nella realtà. E' sempre rimasto sospeso (i rapporti sessuali che aveva con ragazze incontrate per caso erano insignificanti e, forse, inesistenti..appartenevano al fuori, non al dentro, quindi non lo hanno mai aiutato a calarsi nel reale) e continuava ad oscillare tra fuori (Naoko) e dentro (Midori), senza mai però appartenere stabilmente all'uno o all'altro. Quindi si trova completamente destabilizzato e inizia a vagare senza una fissa dimora, proprio come quando camminava con Naoko, attraversando il mondo senza appartenervi. E alla fine decide di stare "dentro", diventare adulto e appartenere al mondo reale. Telefona a Midori, lei gli chiede dove è...e lui si accorge di non averne idea. In effetti, viene da una dimensione sospesa tra il "dentro" e il "fuori"...non è da nessuna parte! Ma rimane in linea con Midori.
Avevo la pelle d'oca quando ho finito di leggere l'ultima frase.

Un'ultima cosa. Sono rimasta molto colpita dalla totale assenza di descrizione diretta delle emozioni. Il libro parla del mondo interiore, della profonda natura umana, ma non dice nulla sulle emozioni, non direttamente! La trama è composta da una sequenza di scene. Ci sono descrizioni di paesaggi, dialoghi, pensieri, ma non si dice mai cosa sta provando Watanabe: se è innamorato, nostalgico, triste, felice, annoiato...tanto che risulta davvero difficile capire se e cosa prova per le due ragazze. Forse perché nemmeno lui ne ha consapevolezza? L'autore ha scelto di tacere per rendere meglio il senso di estraneità, indeterminatezza, confusione, inconsapevolezza, propri dell'adolescenza? Credo di sì e credo che sia geniale.
 
Ultima modifica di un moderatore:

mazzimiliano

New member
Io ho finito questo libro ieri sera e non riesco a dargli un giudizio definitivo. A volte mentre leggevo mi dicevo che era proprio un bel libro, a volte pensavo che era un po' "irreale". Di sicuro è un libro che scorre velocissimo, dopo il primo impatto un po' ostico. L'ho finito in 3-4 giorni quando pensavo di metterci due settimane, e se un libro non piace è difficile leggere per svariate ore fino a notte pur di vedere cosa succede. Quindi questo è un indizio a suo favore.
A suo sfavore invece metto il fatto che l'autore sia rimasto sempre a galla, non sia mai penetrato a fondo nella psicologia o nei sentimenti, almeno a me è parso così. Però vedo dall'intervento sopra che forse è voluto e che ad altri piace, quindi è questione di gusti. Secondo me con dei temi così poteva fare un'analisi introspettiva più profonda, ma forse la scrittura non sarebbe più risultata "leggera" e piacevole come invece è. Ecco mi viene il dubbio che per essere un capolavoro un libro del genere dovrebbe essere molto "pesante" come contenuti ma leggero come scrittura e scorrevolezza. Qui vedo evidente più il secondo aspetto, mentre il primo è molto velato e non sempre presente. Soprattutto alcuni dialoghi non mi sono piaciuti, ma non saprei spiegare perchè.

Diciamo che darei un 3,5 / 5 perchè comunque non posso negare mi sia piaciuto
 

mado84

New member
consiglio anch'io questo libro. a me è paiciuto moltissimo. come già detto l'autore riesce a descrivere molto bene situazioni particolari e addentrarsi nella psicologia dei personaggi mantenendo una scrittura leggera e scorrevole.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Secondo me una delle particolarità positive di questo libro e del suo autore sta proprio nel contrasto tra il modo di scrivere apparentemente leggero e la profondità dei temi; pur senza addentrarsi in descrizioni dettagliate è riuscito a comunicarmi le sensazioni dei personaggi e a coinvolgermi in profondità. Poi ovviamente il tutto è molto soggettivo, anche perchè è un romanzo molto strano, a mio parere spiazzante, nel bene o nel male. E' uno dei libri che più mi hanno colpito negli ultimi tempi, l'ho letto per il gruppo di lettura e gli do 5/5
 
da questo libro è partita la mia fame per gli scrittori orientali e indiani.

triste, emozionante ed indimenticabile.
 

danilo87

New member
Intimo,sincero,pittoresco,anche crudo a tratti,introspettivo e mai banale,un libro che mi dava,ogni volta che lo aprivo per continuare,la sensazione di uscire con amici intimi e una sensazione quasi di conforto nel ritrovarli.
Questo libro,oltre ad una grande tristezza per averlo finito e,quindi,non ritrovare più Toru,Naoko & Co.,mi ha lasciato qualcosa che ancora non riesco a decifrare.
Comunque sia è stata un'esperienza forte,personalmente (non avrei mai pensato di poter parlare di "esperienze forti" parlando di un libro) e non posso fare altro che consigliarlo col cuore a tutti.

Poi,logicamente,la storia dei personaggi,il modo di vivere e di affrontare i dubbi,incertezze e problemi di ognuno sono di quelle che non si possono dimenticare. Mi sembra ancora di essere lì con loro e mi mancano sinceramente.

Da parte mia,non può che non essere un 5/5
 

stellonzola

foolish member
Concordo pienamente con i commenti fatti. Credo sia uno dei pochi libri che mi è entrato dentro al punto che a volte mi ritrovo a pensare: "chissà cosa stanno facendo... ".
Ho sempre associato a questo libro la canzone "La descrizione di un attimo" dei Tiromancino..., non so se anche per voi questo può avere un senso...:?
Comunque 5/5
 
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