Ciao
@nick.deb buongiorno e bentornato.
E' un po' che non ti si vede da queste parti: come va?
Leggo che la definizione di politicamente scorretto potrebbe essere l'atteggiamento di chi non rispetta i diritti delle minoranze e dei gruppi socialmente più deboli.
Ne
Il Gattopardo si racconta l'avvicendarsi della classe dirigente attraverso il ricambio generazionale nella Sicilia dell'Unità d'Italia.
Ho letto il libro due o tre volte e non trovo nessun buon motivo per ritenerlo politicamente scorretto.
L'argomento poi, non sfiora argomenti oggi delicati come il razzismo, il femminismo, l'identità di genere, se Cristoforo Colombo è stato lo scopritore dell'America o l'unica causa al mondo della tratta degli schiavi iniziata 100 anni dopo la sua morte...perciò, onestamente non so a cosa si riferisca la youtuber: magari se ci lasci il link, capiamo meglio cosa le frullasse per la testa.
Comunque, in linea di massima, diffiderei da chi dà spiegazioni senza citare nè fonti nè chiare motivazioni.
A me invece sembra che Tomasi di Lampedusa abbia dipinto il principe Fabrizio, il protagonista, come un uomo avanti di due secoli ma intrappolato nel passato: appassionato di sapere, appassionato di scienza, sprezzante verso l'ipocrisia del suo mondo (insomma! Ad un certo punto sbotta contro gli ufficiali militari meridionali passati ai savoia che inneggiano alla disfatta di Garibaldi sull'Aspromonte dove combatteva affinchè si ridistribuisse la terra tra chi l'avrebbe lavorata: cosa vogliamo di più da un nobile siciliano dell'800! Che sia vegano?)
Giangiacomo Feltrinelli è stato un personaggio a dir poco eccentrico.
Puoi trovare un riassunto della sua vita su
https://it.wikipedia.org/wiki/Giangiacomo_Feltrinelli
Se poi vuoi saperne di più, vai in una qualsiasi libreria Feltrinelli: in genere, su di lui, hanno qualche scaffale.
Secondo me era completamente matto, ha fatto degli errori colossali ma alla fine li ha pagati lui (anche troppo), ma ciò non toglie che sia stato un genio nello scoprire e lanciare grandi opere che, senza di lui, sarebbero andate perse, come appunto
Il Gattopardo rifiutato da altre case editrici e
Dottor Zivago di Pasternak (poi premio Nobel).
La cancel culture è la conseguenza dell'esistenza di persone che credono che la storia sia iniziata con la loro nascita, e che dopo questa non debba più accadere nulla di particolare; da gente che crede che la cultura sia nata il giorno che hanno letto un libro, e che perciò possa infettare pure gli altri.
Il risultato sono fanatici iperconservatori da una parte e fanatici iconoclasti dall'altra, che chi per un motivo e chi per l'altro, sono riusciti ad eliminare da scuole e biblioteche libri come
Piccole donne, Il buio oltre la siepe, Il giovane Holden, Mattatoio n.5, 1984, Huckelberry Finn, L'origine della specie e paradossalmente,
La Bibbia perchè avrebbe delle parti un po' osè.
Comunque, tornando a
Il Gattopardo, se non l'hai letto, ti consiglio di farlo: è un capolavoro assoluto.
Se poi ti interessa la storia, lo divorerai, e poi, magari, passa a
I vicerè di Federico de Roberto.
E se non hai visto l'omonimo film di Luchino Visconti, fallo subito cliccando su
Il polpettone su Netflix, per favore, snobbalo: quello sì è un insulto e... un po' di iconoclastia in questi casi ci vorrebbe.
