Finito ora e devo dire che mi è proprio piaciuto,specialmente gli ultimi capitoli,in cui prende forza l'immagine di Lisbeth in maniera molto più profonda e sfaccettata,interessante (per buona parte del libro mi è parso essere il classico personaggio problematico, indipendente e nichilista,niente di nuovo...).
Belli gli aneddoti sulla Svezia,paese per me totalmente estraneo,anche se per la maggior parte sono di critica:ai giornalisti,al mondo politico e finanziario (mi sono quasi commosso nel leggere le parole "per la prima volta nel giornalismo economico svedese si parlava di potere economico,mafia"...:MM)
Nonostante il gran numero di personaggi presentati all'inizio del libro,non è difficile riconoscerli durante la lettura e l'ampia presentazione di molti di essi all'inizio e dei reciproci rapporti mi ha dato la possibilità di figurarmeli piuttosto bene.
Trama secondo me davvero bella,risvolti interessanti,colpi di scena misurati,senza mai dare l'impressione che lo scrittore trovi giustificazioni totalmente impossibili solo per incolpare il personaggio più sospettabile.
Per contro,ho trovato un po' forzati gli avvenimenti che sbloccano la trama,anche se probabilmente sarebbe stato inevitabile,visto il lasso di tempo passato dal crimine; certi discorsi finanziari mi sono sembrati poco chiari e superflui,ma fortunatamente non occupano troppo spazio;non mi è piaciuta l'immagine di Mikael e anche un altra cosa che scrivo in bianco per non rischiare di rovinare sorprese
il rapporto che Lisbeth instaura con lui dall'inizio non mi sembra realistico,visto il suo comportamento con la maggior parte delle persone non mi sembra coerente
Una bella lettura,consigliatissima
voto 4/5