Rice, Anne - Intervista col Vampiro

fenicemidian

Phoenix Member
"New Orleans cupa, malinconica, ambigua… come i personaggi che la abitano; vampiri condannati, vittime e carnefici al tempo stesso, stanchi e disincantati, uomini tormentati come solo la Rice sa descrivere.
Sopra a tutti spicca Louis, talmente esausto da voler condividere la sua pena con un incredulo giornalista al quale racconta la sua esistenza, fatta di perdite continue, solitudine, ed effimeri momenti di apparente felicità dovuti all'impossibilità di poter amare. Come legarsi a una donna senza poter invecchiarle accanto, o senza provare il desiderio di affondare i denti nella vena pulsante della gola?
Come unica fedele compagna, la notte.
Come unico e infedele amico Lestat, il vampiro che, mordendolo, gli ha fatto dono di un'eterna vita di dannazione.
Louis e Lestat sono agli antipodi, l'uno l'alter ego dell'altro.
Dominati da un incontrollabile desiderio di sangue, dall'assurdità che se loro vivono è perché altri muoiono, sono alla ricerca costante di quella pace che non vogliono o non riescono a conquistare. Con mezzi differenti bramano lo stesso irragiungibile piacere.
Ma il nostro ascoltatore, il giornalista, non coglie il significato di un racconto di dolore, dal quale si dovrebbe venire respinti e non attratti, ma resta in superficie, bramando l'eternità, quel morso sul collo che potrebbe donargli la vita eterna.
Un sogno, agli occhi di un uomo che non conosce il significato della parola "condanna"."

Beh direi che molti di noi hanno visto il film... il libro è diverso. Come sempre.
Con questo romanzo la Rice ci spalanca le porte del SUO universo di vampiri... dove queste creature sono ancora molto umane e veramente mostri.
Vale la pena di leggerlo, io ne sono stata conquistata...
E' ovviamente il primo libro della saga delle "Cronache dei Vampiri", composta in totale da dieci libri di cui nove pubblicati in italia.

Cronache dei vampiri

* Intervista col vampiro (Interview with the Vampire) - 1976
* Scelti dalle tenebre (The Vampire Lestat) - 1985
* La regina dei dannati (The Queen of the Damned) - 1988
* Il ladro di corpi (The Tale of the Body Thief) - 1992
* Memnoch il diavolo (Memnoch The Devil) - 1995
* Armand il vampiro (The Vampire Armand) - 1998
* Merrick la strega (Merrick) - 2000
* Il vampiro Marius (Blood and Gold) - 2001
* Il vampiro di Blackwood (Blackwood Farm) - 2002
* Blood Canticle - 2003
 
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Chloe S.

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ho letto il libro 1 mese fa , l'ho trovato un capolavoro! ti immaginavi la voce del vampiro che raccontava.......un capolavoro! nn c'è altro da dire
 

jaia

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Lo sto leggendo....Mi piace il personaggio di Luis, vampiro con sentimenti.....Però mi sto annoiando un pò, forse non era periodo di vampiri questo, dovevo leggere qualcos'altro....mah....Vi riaggiorno quando l'ho finito....
 

smg2

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Qua vado in controtendenza rispetto agli altri utenti. Questo libro non mi è proprio piaciuto, troppo lento, mi ha annoiato da matti. Arrivato a metà, non vedevo l'ora di giungere alla fine...
Proprio per questo, temo che non leggerò più nulla della Rice, quantomeno per un bel po' di tempo...
Voto 2
 

Zanna

Re Shulgi di Ur
Voto 3.
Non l'ho trovato così male ai tempi, lo salvo assieme al seguito Scelti dalle Tenebre, sul resto della saga invece il mio giudizio è pessimo.
 

Bohemian

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forse solo perchè è il primo libro della saga, spesso è considerato il migliore... eppure secondo me è molto meno interessante di "scelti dalle tenebre".
Si tratta sempre di una storia appassionante e scritta abbastanza bene ma è tutto merito di LeStat e la bambina vampiro se ho dato un giudizio positivo :wink:
 
forse solo perchè è il primo libro della saga, spesso è considerato il migliore... eppure secondo me è molto meno interessante di "scelti dalle tenebre".
Si tratta sempre di una storia appassionante e scritta abbastanza bene ma è tutto merito di LeStat e la bambina vampiro se ho dato un giudizio positivo :wink:

Secondo me invece, solo perchè è il primo libro della saga, non deve essere considerato "il migliore"...sono molto più interessanti i seguiti (sempre secondo me), forse perchè con gli anni, la scrittrice ha affinato il suo stile.
 

Zanna

Re Shulgi di Ur
Per me vale la pena leggere i primi due, i libri successivi mi sanno tanto di una minestra continuamente riscaldata che oramai ha perso il sapore originario.
 

Cassiel

New member
Mah a me non è che sia piaciuto come libro... mi ha annoiato parecchio! Forse per il fatto che avevo già visto il film, o non ero proprio in vena di vampiri quando l'ho letto... ci riproverò un giorno ma non con troppo entusiasmo :)
 

ayla

+Dreamer+ Member
A me questo libro è piaciuto abbastanza perchè non è solo un romanzo horror ma a tratti è anche filosofico, le domande che si pone Luois sul suo destino, sulla morte, su Dio, sui diversi stadi del male sono interrogativi che ci poniamo anche noi(in un'ottica diversa). La figura di questo vampiro tormentato da se stesso, un vampiro che prova sentimenti non legati solamente alla sfera del "sensuale" mi ha incuriosito e affascinato molto, anche perchè avendo visto il film(che rispecchia poco la complessità del libro) mi ero fatta un'idea molto diversa quindi come primo approccio direi che è stato positivo, sicuramente leggerò altro di questa autrice!
 

Japanodancing

New member
Qua vado in controtendenza rispetto agli altri utenti. Questo libro non mi è proprio piaciuto, troppo lento, mi ha annoiato da matti. Arrivato a metà, non vedevo l'ora di giungere alla fine...
Proprio per questo, temo che non leggerò più nulla della Rice, quantomeno per un bel po' di tempo...
Voto 2

Quoto e mi aggrego al controcorrente. Mi ricorderò sempre come un incubo la pesantezza di usare sempre tre aggettivi per descrivere qualsiasi cosa :OO
Ho letto anche Scelti Dalle Tenebre perchè Lestat mi piaceva come personaggio, ma neanche questo libro mi ha convinto.
 

Minerva

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All'inizio era interessante, poi è diventato prolisso;
storia inconcludente.
Avrei voluto continuare la saga, adesso ho qualche dubbio :??
 

mandri

New member
La mia votazione è di tre stelle.
Non mi è piaciuto molto questo libro a differenza di molti di voi, sarà perchè l'ho considerato un pò troppo noioso e non mi ha mai catturato veramente la storia.
Però il fatto di rendere il vampiro sentimentale e copmpassionevole nei confronti della vita umana è un aspetto molto originale, e di questo ne rendo merito all'autrice.
 

~ Briseide

Victorian Lady
Mi tocca andare un po' controcorrente: questo libro m'è piaciuto poco e niente. Partendo dal presupposto che credo di aver realizzato che il genere proprio non mi si addice, l'ho trovato un po' sottotono, privo di una vera impalcatura narrativa che generi coinvolgimento, fiacco ed a tratti persino noioso. E troppi tentativi mal riusciti di generare momenti di pathos "filosofici".
La scrittrice è bravina, ma il risultato decisamente non le rende merito. Voto: 2/5.
 
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Minerva

New member
Mi tocca andare un po' controcorrente: questo libro m'è piaciuto poco e niente. Partendo dal presupposto che credo di aver realizzato che il genere proprio non mi si addice, l'ho trovato un po' sottotono, privo di una vera impalcatura narrativa che generi coinvolgimento, fiacco ed a tratti persino noioso. E troppi tentativi mal riusciti di generare momenti di pathos "filosofici".
La scrittrice è bravina, ma il risultato decisamente non le rende merito. Voto: 2/5.
Il tuo voto è anche troppo generoso! :)
 
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