Dickens, Charles - David Copperfield

I

i0ri

Guest
Ho gustato lentamente le 890 pagine di questo classico della letteratura inglese che mi ha tenuto compagnia per diversi giorni, "trasportandomi" nell'Inghilterra di metà ottocento.
Non si può non apprezzare questo romanzo, ispirato ad eventi della vita dell'autore, che offre al lettore uno spaccato dell'Inghilterra in piena rivoluzione industriale, attraverso le vicende di David Copperfield .
Dickens ha uno stile di scrittura che lascia ben poco spazio all'immaginazione; riuscendo, sapientemente, con descrizioni ricche di particolari a "dipingere": personaggi, situazioni, paesaggi, stati d'animo, caratteri e personalità. :)

Si è vero, David Copperfield sottolinea la capacità innata di questo autore di trasformare l'astratto in concreto, di tramutare un concetto apparentemente complesso in un modello semplice, veramente strabiliante questo autore soprattutto per l'ultimo punto che tu hai delineato Dickens ha uno stile di scrittura che lascia ben poco spazio all'immaginazione, concordo in toto..
 

matrioska

New member
Mitico Dickens...
Penso che sia il romanzo più triste che abbia scritto, comunque molto bello!
 

Lilli

New member
David Copperfield è in assoluto il mio romanzo preferito! Adoro ogni istante della storia, adoro i personaggi e gli intelligenti spunti di riflessione che Dickens ci offre! David è un vero eroe: un ragazzo ingenuo con radicati valori che impara dai proprie errori e che, anche quando sbaglia non si tira mai indietro e anzi, affronta le situazioni con responsabilità e coraggio. David realizza i propri sogni, diventa un affermato scrittore e trova il vero amore, e tutto ciò grazie alla sua determinazione, al suo grande cuore e ai suoi pazienti sacrifici- una grande lezione! David non è perfetto ma fa di tutto per migliorare ed è questo che lo rende grande!! In questo libro i molti personaggi sono tutti egualmente significativi e realistici e ciò che trovo più affascinante, è la sottile caratterizzazione psicologica con cui Dickens li rende vivi e veri! Purtroppo nelle trasposizioni televisive si tende a semplificare la complessità psicologica dei personaggi *e questi finiscono per diventare tipici personaggi stereotipati. Esempio lampante di ciò è il pur ben fatto sceneggiato rai del 1965 dove accanto a personaggi resi splendidamente (come l'indimenticabile Uriah Heep di Alberto Terrani e la strepitosa zia Betsy di Wanda Capodaglio) troviamo altri soggetti molto meno riusciti e, ahimè piuttosto sviliti rispetto al libro. Mi riferisco in particolare a due dei personaggi più intensi e affascinanti: Rosa Dartle e James Steerforth. Rosa, straordinario emblema di passione, gelosia e frustrazione che coesistono in una giovane sensibile e intelligente tormentata dal proprio conflitto interiore tra l'odio e l'amore, viene rappresentata come una semplice donna gelosa, fredda e perfida che poco ha a che fare con la riuscita creatura dickensiana. Stesso discorso per James Steerforth, giovane brillante e pieno di attrative, a tratti tormentato dai sensi di colpa e schiavo delle proprie passioni; un personaggio descritto come uno dei più controversi della letteratura ottocentesca, distrutto dalla propria incapacità di guidare sè stesso e di agire eticamente, doti che James ammira e invidia a David. Nel film James viene ridotto a un presuntuoso donnaiolo che tratta David con sufficienza e che lo deride... Un peccato! Altro aspetto che i film difficilmente riescono a rendere è l'ironia e l'umorismo di Dickens, spesso sacrificati e messi in ombra dagli aspetti più drammatici delle sue storie che finiscono per essere i più evidenziati e che portano coloro che non leggono Dickens a considerarlo, erroneamente, un autore di storie noiose e strappalacrime.
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Purtroppo per mancanza di tempo sto leggendo questo bel romanzo lentamente, ma ogni volta che riprendo in mano il libro ritrovo tutta la tenerezza del piccolo David.
Ho da poco incontrato la zia Betsey, si preannuncia un personaggio pieno di sorprese, come non sorridere al suo grido "Giannina, gli asini!" :D
Mi incuriosisce non poco la figura di Uriah Hepp...

Continuo la mia lettura e so già che David sarà uno di quei personaggi che difficilmente dimenticherò!
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Chissà per quale motivo finchè frequentavo le scuole superiori, ho sempre considerato Charles Dickens come uno scrittore dal quale tenersi alla larga. I suoi romanzi erano i primi che scartavo dalla lista di libri che il professore ci dava da leggere per l’estate.
Per fortuna poi, crescendo, si cambia idea su molte cose. E per fortuna ho iniziato a leggere Dickens!:)

Inutile dire che “David Copperfield” è un capolavoro. La capacità dello scrittore di coinvolgerti nelle travagliate vicende del piccolo David, di descrivere i suoi stati d’animo, è unica.
Tanti i personaggi che fanno da contorno alla storia, alcuni simpatici e dolcissimi come la zia Betsey e il Mr. Dick, ma anche lo zelante Mr. Micawber e la sua devota moglie. L’amicizia vera e sincera di Traddles in contrapposizione con l’arrogante e falso Steerforth. Il viscido e subdolo Uriah Heep e la severa e gelida Miss Dartle.
E’ bello alla fine della storia tirare un sospiro di sollievo insieme a David e pensare che finalmente tutto è finito e “vissero tutti felici e contenti”. :wink:

Un libro bellissimo, da leggere assolutamente.
 

Dory

Reef Member
Sono appena alla prima decina di capitoli, questo libro è straordinario.
Quello che lascia senza fiato e tiene incollati alle pagine è la scrittura, talmente perfetta che ad ogni punto mi meraviglio e mi chiedo, ma come ha fatto a scrivere queste cose in questo modo?
Quella che sto leggendo è una traduzione di nientemeno che Cesate Pavese!
 

Spilla

Well-known member
L'ho letto, riletto e poi letto ancora e oggi sono a pagina 300 dell'ennesima rilettura e non mi sento affatto stanca.
E' straordinario, ad ogni età della mia vita corrispondono interpretazioni, accenti, sfumature diversi del libro, aspetti che prima mi erano sfuggiti eppure erano lì, tutti interi, già nella mente dell'autore. Una scrittura limpida, personaggi nitidissimi (ah, l'untuoso contorcersi di Huriah Heep! Il sussiegoso parlar prolisso e strascicato di Micawber! e lo sguardo colpevole, supplice e devoto di Mrs. stone... ), c'è dentro tutto l'Ottocento inglese e anche tanto di ognuno di noi.
 

Aglaja

New member
Per fortuna ho letto questo libro da pochi mesi e non da giovanissima, non credo che sarei riuscita ad apprezzarlo come invece merita.
E' incredibile come Dickens sia riuscito a creare dei personaggi perfetti, reali in ogni sfaccettatura del loro essere, coinvolgenti nel bene e nel male. Grazie a questo una storia che poteva essere banale risulta invece -a mio parere- un capolavoro della letteratura.
Bellissimo!
 

Grantenca

Well-known member
E' talmente bello e coinvolgente questo libro con la descrizione (che rasenta la perfezione) di una miriade di personaggi che rappresentano, ancora oggi, le molteplici facce dell'animo umano, che si può soprassedere sul finale buonista, probabilmente dovuto ad un contesto sociale e periodo storico in cui la gente aveva un gran fiducia nell'avvenire.
Comunque un capolavoro che anch'io ho molto apprezzato avendolo letto in età matura.
 

dragoblu

New member
Avevo letto David Copperfield, o meglio avevo iniziato a leggerlo, anni fa trovandolo pesante. L' ho ripreso poco tempo fa e l'ho letto tutto d'un fiato: una storia drammatica di uomini e donne che affascina, con figure indimenticabili: Uriah Heep, grottesca maschera dell'ipocrisia, avidità e meschinità umana, viscido come pochi; Micawber, loquace e prodigo scrittore di lettere melodrammatiche; le donne, pazienti e affascinanti, sfortunate e incredibilmente "bambine" (come la moglie di David, Dora); loschi figuri e ragazzi di strada;famiglie umili ma unite e generose. Insomma: è stato come ammirare un grande affresco variopinto, con mille volti che raccontano altrettante storie. Bellissimo davvero!
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
David Copperfield è stato uno dei primi libri della mia vita e ora, dopo averlo riletto, capisco che se fin da piccola ho amato tanto la lettura è perché sono cascata bene dal principio. Rileggerlo dopo quarant'anni è stato come tornare a casa dopo una lunga assenza. Una casa più ricca di dettagli, più curata (versione integrale vs versione ridotta per ragazzi, che credo fosse quella che avevo letto da piccola, ma col senno di poi devo dire che era fatta molto bene, non sminuiva la scrittura né il senso della storia e dei personaggi) ma una casa MIA, familiare, una casa che dopo tanto tempo mi ri-accoglie tra le sue braccia, le stesse di allora. Con una scrittura che descrive persone, luoghi, fatti e stati d'animo in modo dolcemente perfetto, privo di forzature o pesantezze, Dickens ci permette di calarci sin dalla prima pagina all'interno di quello che è - pare - il suo romanzo preferito tra quelli da lui scritti, stabilendo un'empatia immediata tra lettore e narratore. Si tratta di un romanzo classico in cui, in genere, i buoni sono buoni davvero e i cattivi pure; e non fa eccezione David, che non giudica nessuno e aiuta chi e quando può: un ottimo figlio, amico, nipote, marito, forse impossibile da trovare. Ma, grazie alla penna sapiente dell'autore, David diventa vero, credibile, cresce sotto i nostri occhi (elaborando anche inconsapevolmente le percezioni a seconda dell'età e del vissuto) e allo stesso tempo David siamo noi.
Tutti i personaggi sono caratterizzati con grande efficacia.
(SPOILER da qui) La fragile madre, presente solo nelle prime pagine ma indimenticabile; Peggotty, la governante che ama David come un figlio; la straordinaria zia Betsey, finta burbera dal gran cuore, intraprendente come una donna di oggi. E poi i perfidi Mr e Mrs Murdstone e la loro "fermezza"; il viscido e "umile" arrampicatore Uriah Heep, così ben descritto anche fisicamente che sembra di vederlo contorcersi di fronte a noi; l'estroso Micawber, il candido Dick. Tante storie e tante vite si intrecciano in questo lungo romanzo, tra cui quella della casa-battello di Yarmouth e dei suoi abitanti: semplice gente di mare, la cui vita verrà stravolta da un susseguirsi di avvenimenti causati involontariamente proprio da David. A questo proposito Il personaggio più sfaccettato del libro è forse proprio Steerforth, carismatico amico del protagonista che, accecato dall'affetto e dall'ammirazione, sceglie di non vedere l'altra faccia della sua vitalità; controversa è secondo me anche Emily, combattuta tra semplicità e ambizione. Formidabile è Rosa Dartle con la sua cicatrice, simbolo fisico di uno smisurato sentimento di amore-odio ricambiato con l'indifferenza; quasi palpabile, tra le pagine, il fuoco che la distrugge.
Molto bella la contrapposizione tra la tenera e inadeguata moglie-bambina Dora e la saggia e matura Agnes, figura quasi ultraterrena incapace di egoismo e di gelosia.
E mi ha colpito il fatto che un uomo dell'800 sia stato capace di descrivere vari tipi di donna, così diversi tra loro.
Non so perché ho commentato questo romanzo in questo modo, non l'ho fatto apposta, la carrellata è venuta spontanea, si tratta più di una riflessione personale che di una "recensione". Un capolavoro.
 
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