London, Jack - Il richiamo della foresta

aspettando di finire il tallone di ferro ho pensato di fare già un topic su un libro su già letto, appunto il richiamo della foresta...Spesso questo libro è consigliato per i bambini, ma in realtà è una lettura piacevole da fare anche da "grandi" in modo da poterne cogliere a pieno il messaggio...

narra di Buck, un san bernardo del sud america, rubato per essere portato nel nord a caccia di fortuna, come si usava ai tempi dello scrittore.Buck venne venduto a diversi proprietari, con i quali conosce la fatica provata dai cani da slitta, e dove anche lottare continuamente per la sopravvivenza all'interno del branco, facendo riemergere il suo istinto naturale: da qui il titolo, Il richiamo della foresta.


E' un libro che oltre ad essermi piaciuto molto mi ha anche insegnato tanto.

N.B. jack lonbdon parla di cose che ha davvero vissuto e questo rende i suoi libri molto più apprezzabili...
 
Ultima modifica di un moderatore:

evelin

Charmed Member
Ah eccolo qua Il richiamo della foresta...

Questo e' uno dei libri che leggevo da bambina, ne ho un sacco cosi'...che belli :)

 

Lois Lane

Young Member
L'ho letto a 9 anni in una settimana, è molto bello e piacevole come zanna bianca , anche se triste , lo consiglio a tutti.
 

Masetto

New member
Favola avvincente, ben scritta e con alcuni momenti davvero poetici :) :

" Tutto quel ribollire d'antichi istinti che in periodi prestabiliti strappa gli uomini dal frastuono delle città alla volta di foreste e pianure per uccidere degli esseri viventi con pallottole di piombo a propulsione chimica, la sete di sangue, il piacere di uccidere - Buck provava tutto questo, ma in forma immensamente più profonda. Vagava alla testa del barnco, incalzando la creatura selvatica, la carne viva, da uccidere con i propri denti e nel cui sangue caldo affondare il muso sino agli occhi.
C'è un'estasi che segna il culmine della vita, e al di là della quale la vita non può elevarsi. E il paradosso di vivere è tale che quell'estasi, pur cogliendoci allorchè siamo più vivi, si manifesta proprio come il totale oblio di esser vivi. Quell'estasi, quell'oblio di vivere, assale l'artista, che esce di sè ghermito in un turbine di fuoco; assale il soldato, che
inebriato dai combattimenti rifiuta d'arrendersi sul fumante campo di battaglia; e assalì Buck, che conduceva il branco, facendo echeggiare l'antico latrato del lupo, e inseguendo quel cibo vivo, che fuggiva veloce davanti a lui nel chiaro di luna.
"

" Giunta l'estate, cani e uomini si caricarono di zaini, traversarono in zattera celesti laghi montani, e discesero o ascesero fiumi sconosciuti in esili barche ricavate da alti tronchi.
Passarono i mesi, ed essi zigzagarono avanti e indietro in quella distesa inesplorata. Valicarono creste spazzate da bufere estive, tremarono sotto il sole di mezzanotte su nude montagne, tra la fascia dei boschi e le nevi eterne, si calarono in valli estive invase da sciami di zanzare e di mosche, e all'ombra dei ghiacciai raccolsero fragole così mature e fiori così belli che rivaleggiavano con quanto di meglio offrisse il sud. Nell'autunno di quell'anno penetrarono in una strana regione di laghi, triste e silenziosa, dove erano passate le anatre selvatiche, ma dove allora non c'era nè vita nè segno di vita - solo il gelido soffio dei venti, il formarsi del ghiaccio nei punti ombreggiati, e il malinconico sciabordio delle onde su spiagge solitarie.
"

Comunque London ha fatto di meglio secondo me (per esempio il meraviglioso racconto Fare un fuoco).
 

WilLupo

New member
L'ho letto da ragazzina, una vita fa. Almeno 2 o 3 volte :)

Chissà se il mio amore per i lupi è nato da questo libro o viceversa?!? :wink:

Le storie ambientate nel grande nord sono tutte dure e tristi, ma piene di fascino... sono come è la vita in una natura solenne, grandiosa e ferocemente inospitale.
Sono convintissima che a rileggerlo mi piacerebbe anche ora.
 

lucap

New member
Secondo me è uno di quei libri che leggendoli da bambini vanno completamente bruciati se poi non riletti. Io l'ho comprato e finito a 29 anni e ne ho scoperto moltissime qualità. Ci vedo molta psicologia, non solo quella di Cesar Millan (di Dog Whisperer) ma quella umana. Con il richiamo della foresta, si può intravedere un abbozzo della vita Londoniana, la sua gioventù precoce, la capacità di adattarsi ed il bisogno di libertà, caratteristiche che si possono notare anche in "zanna bianca". Personalmente trovo London come uno degli autori più completi della storia della letteratura.
 

tochiro

New member
Un libro meraviglioso, tanto per i bambini quanto per gli adulti.
Ovviamente le chiavi di lettura sono diverse in funzione di età e maturità del lettore.
 

Marzati

Utente stonato
Ho letto questo libro per caso e abbastanza tardi (l' anno scorso :paura: ), che dire, è molto semplice ma non per questo brutto. Ha l' enorme pregio di ricordarci cosa veramente siamo, ricordandoci anche il nostro legame con la natura, col suo viscerale richiamo...
 

Tanny

Well-known member
Non avevo mai letto nulla di questo scrittore e devo dire che ho trovato questo libro molto bello ed all'altezza delle aspettative e del "nome" che si è fatto, non posso far altro che consigliarlo, voto 4/5
 

Spilla

Well-known member
Letto (o riletto? Mah :?) in forma di audiolibro nell' ultimo mese.
Bellissimo. La scrittura di London e al tempo stesst scabra ed evocativa.
Al caldo diel luglio milanese, ho avvertito il freddo dell'Alaska. Serve dire altro? :mrgreen:
 

Zingaro di Macondo

The black sheep member
London prende spunto dalla sua vocazione per l'avventura per divagare poeticamente su un tema che gli sta a cuore: l'evoluzione. Secoli dopo secoli le creature diventano sempre più raffinate e sensibili all'ambiente che li circondano. Il lupo diventa cane per comodità, ma la sua natura selvaggia, talvolta violenta, sempre ferina e fascinosa, è ancora lì a ricordargli che la foresta, l'insondabile, è il motivo del suo ululato primordiale. L'istinto pareggia i conti con un amore per l'uomo che è ancora solo e semplice fedeltà, così cieca da sembrare insensata.
Chi si riconosce in Buck è chi ha conservato un istinto primitivo.

Votato 4/5.
 
Alto