Alighieri, Dante - La Divina Commedia

lillo

Remember
Lillo quando hai tempo puoi censire, Lettere dal Carcere, mi piacerebbe saperne di più!
:mrgreen: scusa ti rompo :mrgreen:

Amore mio tu non mi rompi mai.

Molto volentieri ti dirò quali sono state le mie impressioni nel leggere Lettere dal Carcere; ma ti assicuro che non riuscirei a dire alto su un libro ed un autore così complessi.TUNZZZ
 

Candy Candy

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Amore mio tu non mi rompi mai.

Molto volentieri ti dirò quali sono state le mie impressioni nel leggere Lettere dal Carcere; ma ti assicuro che non riuscirei a dire alto su un libro ed un autore così complessi.TUNZZZ

Che Duciiii!!! Grazie :mrgreen:
 

oea

New member
Veramente Borges non disse proprio questo. Nell'edizione Mondadori di tutte le Opere si trovano i suoi Saggi Danteschi, tra cui uno intitolato Il falso problema di Ugolino, dove si legge:
<< Volle Dante che pensassimo che Ugolino mangiò la carne dei suoi figli? Io arrischierei la risposta: Dante non ha voluto che lo pensassimo, bensì che lo sospettassimo. L'incertezza è parte del suo disegno. Ugolino rode il cranio dell'arcivescovo; Ugolino sogna cani dalle zanne acuminate che lacerano i fianchi del lupo; Ugolino, spinto dal dolore, si morde le mani; Ugolino sente che i figli gli offrono inverosimilmente la loro carne; Ugolino, pronunciato l'ambiguo verso, torna a rosicchiare il cranio dell'arcivescovo. Tali atti suggeriscono o simboleggiano il fatto atroce. Adempiono ad una duplice funzione: li crediamo parte del racconto e sono profezie. >>
Borges sarebbe stato insomma d'accordo con Elena

Apprezzo molto la precisazione, che mi rivela fra l'altro una distorsione operata dalla mia memoria. Probabilmente avevo in mente la negazione dell'interpretazione antropofaga che vede concordi quelli che nella prima parte del saggio (lo ho appena riletto) Borges chiama "i primi commentatori", (includendo fra loro Chaucer) e di qualche commentatore moderno che concorda con loro nel rifiutare la tesi del cannibalismo (Sermonti? forse, ma non sono andato a controllare).
Riconosco che l'ipotesi della voluta ambiguità è ben più affascinante, e certamente più "Borgesiana" di quella che mi aveva erroneamente fornito la memoria. Grazie, Masetto, per avermela riproposta nella sua integrità.
 

Masetto

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... a dimostrazione di come per Dante i legami affettivi siano più importanti delle questioni politiche
Non credo, tant'è vero che nella Divina Commmedia l'argomento politica la fa da padrone.
Se poi andiamo a vedere la vita di Dante, lui fu esiliato per motivi politici e con lui i suoi figli, ma sua moglie non andò con loro. E quando gli diedero la possibilità di rientrare a Firenze se avesse pubblicamente ammesso di aver rubato al tempo del suo priorato (che era il pretesto con cui si esiliavano gli avversari politici sconfitti a quei tempi) lui, pur di non andare contro coscienza, non accettò di farlo, il che comportò il rimaner lontano dalla moglie e il prolungamento dell'esilio anche per i figli. Dunque la politica per lui era più importante della famiglia.
 
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elisa

Motherator
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Non il cranio dei propri figli, scusami!
Quello del suo persecutore. Questo è detto esplicitamente nel Poema.

Hai perfettamente ragione ed il mio errore sarebbe particolarmente grossolano se non fosse che è stata una suggestione dovuta all'immagine che io mi sono fatta leggendo questo canto traslando sui figli quello che lui dice del suo accusatore. Anche se Dante non esplicita cosa è successo ma lavora per immagini successive che fanno si che nella mente si formi quella immagine che io ho scritto: la visione terribile di Ugolino che si nutre dei suoi figli.
Suggestioni che solo un genio come Dante riesce a creare e che restano come fermo immagine nella mente.
Lavora sul non detto, sul simbolico, sul pensiero mitico e questo arriva al profondo di te e non alla superficie come fa la semplice parola.
 

oea

New member
Hai perfettamente ragione ed il mio errore sarebbe particolarmente grossolano se non fosse che è stata una suggestione dovuta all'immagine che io mi sono fatta leggendo questo canto traslando sui figli quello che lui dice del suo accusatore. Anche se Dante non esplicita cosa è successo ma lavora per immagini successive che fanno si che nella mente si formi quella immagine che io ho scritto: la visione terribile di Ugolino che si nutre dei suoi figli.
Suggestioni che solo un genio come Dante riesce a creare e che restano come fermo immagine nella mente.
Lavora sul non detto, sul simbolico, sul pensiero mitico e questo arriva al profondo di te e non alla superficie come fa la semplice parola.


io correggo una tua imprecisione, Masetto corregge una mia imprecisione, entrambi abbiamo occasione di riflettere sui processi mentali che le hanno causate ... beh, questo è esattamente quello che ritengo uno scambio proficuo :)
 

Candy Candy

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Originariamente inviata da lillo Visualizza il messaggio
... a dimostrazione di come per Dante i legami affettivi siano più importanti delle questioni politiche
Non credo, tant'è vero che nella Divina Commmedia l'argomento politica la fa da padrone.
Se poi andiamo a vedere la vita di Dante, lui fu esiliato per motivi politici e con lui i suoi figli, ma sua moglie non andò con loro. E quando gli diedero la possibilità, se avesse pubblicamente ammesso di aver rubato al tempo del suo priorato (che era il pretesto con cui si esiliavano gli avversari politici sconfitti a quei tempi), di rientrare a Firenze, lui, pur di non andare contro coscienza, non accettò di farlo, il che comportò il rimaner lontano dalla moglie e il prolungamento dell'esilio anche per i figli. Dunque la politica per lui era più importante della famiglia.


malgrado sia piena di politica è sempre l'amore che lo guida (Beatrice)
 

Masetto

New member
malgrado sia piena di politica è sempre l'amore che lo guida (Beatrice)
Sì, ma è un amore idealizzato: nel poema Beatrice rappresenta la teologia. Dante è guidato dall'amore per Dio, quello "umano" per Beatrice è sublimato nell'amore per Dio.
 
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