Dopo aver mandato a letto la loro piccola figlia, Fridolin e Albertin approfittano per riprendere il discorso iniziato dopo la festa in maschera della sera precedente, in cui
entrambi erano stati avvicinati da figure mascherate ambigue e provocanti, che avevano in loro suscitato desideri nascosti e inconfessati.
Cominciano quindi a confidarsi reciprocamente le tentazioni d'amore e i tradimenti a cui avrebbero voluto e potuto cedere tante volte in passato, proponendosi però in futuro un rapporto più sincero. Ma la confessione non presuppone in loro un atto di pentimento: al contrario, l'aver portato a galla le sensazioni da tempo represse li indirizza su sentieri lascivi che mettono in crisi la loro identità e il loro rapporto.
Le atmosfere surreali e oniriche di Doppio sogno affascinano, intrigano, conferiscono un tocco di mistero, evanescenza, curiosità, rappresentano un raggio di luce sull'inconscio ottenebrato dei personaggi e sulla loro anima smarrita. Centrale è in Doppio sogno il tema della maschera. L'eliminazione dell'elemento riconoscitivo della persona, che la identifica esteriormente in una forma e sostanza ben definita, apre a una parametrizzazione del sé gravida di infinite possibilità in cui manifestarsi, sperimentare la vita, per poi liberarsene a piacimento, senza vincoli e inibizioni. Dalla maschera, così come dal sogno, effonde la parte più nascosta, repressa e sopita della persona... Ma quella che emerge rappresenta davvero l'espressione dei suoi desideri? Gli impulsi che ne emergono sono prevalentemente di natura erotica, ma queste esternazioni mi sembrano prevalentemente una pura valvola di sfogo, quella più immediata, semplice, efficace, anche se effimera, di un generale senso di insoddisfazione dei protagonisti.
Fridolin, il personaggio su cui maggiormente si incentra il racconto, sembra infatti cercare qualcosa di più di un semplice rapporto sessuale. Sembra desiderare qualcosa di più completo, un'esperienza di vita che lo coinvolga in modo più totalizzante, coniugando i piaceri del corpo e degli altri sensi (la vista, l'olfatto) con gli stimoli intellettivi, la voglia di conoscenza, il desiderio della scoperta e la sensazione di sentirsi importanti per gli altri... La donna misteriosa pronta a sacrificarsi per lui è emblematica di queste sensazioni, così come è significativo da parte di Fridolin il suo pensiero di dedicarsi a qualcosa di più stimolante come la ricerca scientifica, o addirittura l'improvvisa voglia di fuggire per ricominciare una nuova vita, evadendo dalla abitudinaria monotonia dei suoi giorni, prosciugati di ogni emozione ed interesse, e provare quindi a sentirsi ancora vivo.
Quando queste sensazioni sono così forti come quelle dei protagonisti, basta un niente, un fugace incontro in un ballo in maschera per far traballare l'apparente stabilità della loro vita, così come basta una maschera per farli crollare alla fine, e riportarli alla realtà di una vita senza maschere ma che può essere vissuta in maniera più autentica e con la complicità di chi gli è accanto.
Doppio sogno è un racconto ben scritto e molto significativo, ma ho trovato la sua brevità un limite. Mi resta infatti la sensazione che tutto sia rimasto solo accennato, di una narrazione che rimane in superficie senza mai andare veramente oltre. Mi aspettavo un racconto più sconvolgente e profondo mentre, per quanto coerente con il tema trattato, ne ho rintracciato solo una maschera che, forgiata dagli impulsi erotici dei protagonisti, cela in realtà un profondo senso di insoddisfazione della loro vita.