Holt, Anne - Quello che ti meriti

Una dolente, umanissima coppia di detective: l'investigatore Stubo e la criminologa Vik. Lui, che ha appena perso moglie e figlia in un incidente assurdo, sa che l'unico modo per venire a capo del caso dei bambini scomparsi è convincere Vik a partecipare alle indagini. Lei non ne ha proprio voglia, ma non può restare indifferente di fronte al crescente orrore, e alla fine accetta. Tempo da perdere proprio non ce n'è, almeno finché c'è una speranza. Il primo di una serie di thriller investigativi che ha attanagliato i lettori di mezzo mondo per il nitore dei personaggi, la sottigliezza psicologica degna delle 'grandi' del giallo inglese, il gusto per la precisione e il respiro romanzesco, che alterna i colpi di scena a una comprensione profonda e pietosa della natura umana. In una atmosfera rarefatta dove, senza accorgersene, dalla prima all'ultima scena si trattiene il respiro.

Sarà stato il periodo un po' strano che sto vivendo che non mi ha fatto concentrare come avrei dovuto, ma non mi è piaciuto sia il modo di scrittura che la storia, infatti è per questo che non l'ho finito di leggere. Sono arrivata quasi alla fine, ma la storia non andava avanti, succedono sempre le stesse cose e le indagini non portano da nessuna parte!Quindi ho rinunciato.
 

Mara_z

New member
Ottimo.
Lettura scorrevole, davvero brava la Holt, meritato a mio avviso il successo di pubblico.
Riesce a tenere alta l'attenzione e la tensione, i due protagonisti - l'investigatore Stubo e la criminologa Vik- sono ben caratterizzati, ispirano immediata empatia, umanissimi nelle loro fragilità quanto scrupolosi nelle indagini.
La storia si ispira ad un fatto realmente accaduto.
 

El_tipo

Surrealistic member
veloce, originale e scritto bene. Questi gialli di ambientazione medio borghesi degli ultimi anni devo dire che mi conquistano sempre di più. Anne Holt è stata una piacevole scoperta. Appena finito
voto 4/5
 

Clik

New member
Finito di leggere proprio ieri.
Devo dire che mi e' piaciuto molto, sinceramente c'e' stato un punto dove mi stava stancando perche' non c' èrano novita' nella trama, ma devo dire che la Holt e' stata molto brava a riprendersi, inventandosi la parentela di padre-figlio tra il presunto colpevole di allora e il colpevole attuale dei crimini e da li in poi, come del resto anche prima, e' stato un andare avanti piacevolissimo.
Trama molto bella e un finale davvero meritevole.
In piu' mi sembra che la Holte indaghi anche la psiche umana in modo molto acuto.:D

Per Ambra, scusami ma secondo me hai fatto male a lasciarlo perdere, dovevi andare avanti, ma penso che tu lo possa sempre fare.
Ciao.:wink:
 
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