Ammaniti, Niccolò - Fango

Sir_Dominicus

Knight Member
Ho appena finito di leggere "Fango"...
In questo libro ho trovato un Ammaniti diverso....di certo non da esaltare, ma nemmeno da disprezzare: un libro completamente diverso rispetto a "Ti prendo e ti porto via". E' un libro che mescola diversi generi, dall'horror alla commedia, per molti aspetti anche comico.
Questo libro è ricchissimo di personaggi descritti in maniera assolutamente perfetta, caratterizzati molto bene nei loro pregi e difetti, si compone di sette racconti, alcuni quasi surreali e grotteschi, altri violentemente crudi e spietati:


"L'ultimo capodanno dell'umanità", la più lunga delle sette storie, narra delle vicende umane di un gruppo di persone che il destino fa convogliare in un comprensorio sulla Cassia, una delle strade principali di Roma. Alcuni di loro vivono in questo posto, altri si trovano lì solo per una banale coincidenza del fato: li accomuna un destino grottescamente tragico, così come lo sono gli eventi che li porteranno a vivere l'ultimo giorno dell'anno in maniera quasi animalesca e brutale.

"Rispetto", è la storia che vede protagonisti alcuni ragazzi che, a conclusione di una serata passata in discoteca, si danno allo stupro e a violenze disumane su tre ignare ragazze. Dei sette racconti, è assolutamente il più crudo e "fastidioso", quasi agghiacciante nella sua realisticità.

E' quasi un noir il racconto "Ti sogno, con terrore", nel quale una giovane ricercatrice che vive a Londra, è ossessionata da sogni erotici decisamente spinti con il suo ex ragazzo; coincidentalmente con l'inizio di questi sogni viene a sapere della probabile colpevolezza del suo ex in alcuni delitti efferati. Suo malgrado si ritroverÃ* in un incubo angoscioso dal finale assolutamente impreevdibile.

Ammaniti tira fuori la sua vena quasi comica ne "Lo zoologo", la storia di un ragazzo assillato dall'ultimo esame universitario: la sera prima dell'esame viene coinvolto in un pestaggio e ucciso, ma questo non gli impedirà di passare l'ultimo esame e non solo...

E' ambientato in una degradata periferia romana "Fango", dove un giovane malavitoso pagherà caro il prezzo del tradimento nei confronti del suo boss.

Claustrofobico e angoscioso, "Carta" è il racconto di una disinfestazione fatta da un gruppo di uomini della Asl in un'appartamento in cui vive una donna molto disturbata mentalmente: porteranno a termine il loro lavoro fino in fondo.

Infine "Ferro", surreale ma in un certo senso più leggero degli altri, in cui un uomo alla ricerca di sesso a pagamento finirà per capitare nelle mani di una famiglia molto originale, innamorandosi perdutamente di una donna condannata, fino al suo arrivo, alla verginità a causa di alcune protesi.
 
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zaratia

Sideshow
Ho appena finito di leggerlo... Tutto sommato il libro non è male: se si ha stomaco a sufficienza per superare le parti più crude (esageratamente...) ci scappa qualche risata!

Particolarmente interessante, almeno per me, il racconto "Lo zoologo". Dopo anni passati a lavorare all'università come precario è una piccola rivincita sentire parlare dello stato della ricerca italiana...

comunque per chi vuole leggere un libro di ammaniti consiglio "Ti prendo e ti porto via". Si parla bene anche di "Come Dio comanda", ma questo non l'ho letto...

Ciao,

Matt
 
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Sir_Dominicus

Knight Member
amman_fang.jpg

Ecco la copertina!!
 
Sir_Dominicus ha scritto:
"L'ultimo capodanno dell'umanità", la più lunga delle sette storie, narra delle vicende umane di un gruppo di persone che il destino fa convogliare in un comprensorio sulla Cassia, una delle strade principali di Roma. Alcuni di loro vivono in questo posto, altri si trovano lì solo per una banale coincidenza del fato: li accomuna un destino grottescamente tragico, così come lo sono gli eventi che li porteranno a vivere l'ultimo giorno dell'anno in maniera quasi animalesca e brutale.

da questo racconto è stato tratto anche un film (l'ultimo capodanno di marco risi) che lo riprende benissimo...soprattutto la parte in cui il tipo (max mazzotta) all'inzio del film dice all'autista del pullman di tifosi di nola di scendere e appena lo vede grosso grosso di risalire...insomma, usa quel tono e quell'enfasi che ti immagini mentre leggi il racconto..


tutto sommato bella raccolta, anche se alcune parti ti lasciano un po' perplessa...in ogni caso non parlerei mai male di ammaniti..ehheh
 
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Sir_Dominicus

Knight Member
Si sono daccordo con te!! Di certo non ti colpisce come "Ti prendo e ti porto via"....non è grande quanto quello...ma non lo disprezzo questo libro!
 

iriciola

New member
Un libro stranissimo!
In ogni caso a me Ammaniti piace molto!
..ma la parte del razzo/petardo mi ha fatto morire..dal ridere!!!!!
 
Uno dei pregi di soffrire (ogni tanto) di insonnia, è che si può leggere un intero libro in una notte sola. Cosa che è successa con questo libro esattamente in queste ultime ore.
E dopo averlo letto tutto, il primo commento che mi viene in mente è: "Ammaniti ha bisogno di uno psicanalista!!"

Scherzi a parte, molto bello, se si hanno i controco...oni e uno stomaco di ferro! Ammaniti mi prende sempre più! :p :p
 

f.melillo

Federico
...ragazzi qui siamo davvero ad un livello letterario e di significato bassissimo con questo libro, Ammanitti è un bravo scrittore ma questo secondo me è la sua peggiore opera.
 
f.melillo ha scritto:
...ragazzi qui siamo davvero ad un livello letterario e di significato bassissimo con questo libro, Ammanitti è un bravo scrittore ma questo secondo me è la sua peggiore opera.

Secondo me invece si avvicina molto a "Ti prendo e ti porto via". Di questi racconti non ho apprezzato al 100% il lato macabro e psicotico, ma per il resto sono molto belli. Tipici racconti che ti vengono in un attimo e che tu butti giù di getto.
 

f.melillo

Federico
Poirot ha scritto:
f.melillo ha scritto:
...ragazzi qui siamo davvero ad un livello letterario e di significato bassissimo con questo libro, Ammanitti è un bravo scrittore ma questo secondo me è la sua peggiore opera.

Secondo me invece si avvicina molto a "Ti prendo e ti porto via". Di questi racconti non ho apprezzato al 100% il lato macabro e psicotico, ma per il resto sono molto belli. Tipici racconti che ti vengono in un attimo e che tu butti giù di getto.




non butto giù di getto come dici tu, dico solo ciò che penso, non scrivo a caso, ci rifletto e scaturisco le mie conclusioni. Anzi vorrei aggiungere che quel libro per certi aspetti è anche un pò da pervertiti perchè volendo si possono trovare scrittori che arrivano allo spannung anche senza tutte le sfaccettature che ammanitti propone in "fango".
 
f.melillo ha scritto:
Poirot ha scritto:
f.melillo ha scritto:
...ragazzi qui siamo davvero ad un livello letterario e di significato bassissimo con questo libro, Ammanitti è un bravo scrittore ma questo secondo me è la sua peggiore opera.

Secondo me invece si avvicina molto a "Ti prendo e ti porto via". Di questi racconti non ho apprezzato al 100% il lato macabro e psicotico, ma per il resto sono molto belli. Tipici racconti che ti vengono in un attimo e che tu butti giù di getto.




non butto giù di getto come dici tu, dico solo ciò che penso, non scrivo a caso, ci rifletto e scaturisco le mie conclusioni. Anzi vorrei aggiungere che quel libro per certi aspetti è anche un pò da pervertiti perchè volendo si possono trovare scrittori che arrivano allo spannung anche senza tutte le sfaccettature che ammanitti propone in "fango".

Il "butti giù di getto" era riferito ad Ammaniti. Comunque ripeto, sono tutti un po' crudi e macabri, ma comunque a me sono piaciuti molto.

De gustibus non disputandum est.
 
f.melillo ha scritto:
...ragazzi qui siamo davvero ad un livello letterario e di significato bassissimo con questo libro, Ammanitti è un bravo scrittore ma questo secondo me è la sua peggiore opera.

mah, non condivido quello che dici....il livello letterario è lo stesso di tutti gli altri...e il significato si spinge sul provocatorio, va al di là dei luoghi comuni portati avanti dai più, finora, rispecchiando realtà ignorate, estremizzandole all'infinito, sfociando sull'inverosimile....


comunque, ognuno ha i suoi gusti...
 
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Che in fondo, bisogna ammetterlo, quante persone che ragionano e si comportano come quelle descritte nei libri? Ha avuto le palle di scrivere cose che mai erano state descritte, anche se magari il modo è un po' crudo, ma in fondo anche la realtà lo è.
 
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Io invece volevo prendere "Come Dio comanda", sempre di Ammaniti, ma visti i 16,15 euro che costava ho declinato!
 
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In un certo il suo stile (non solo in questo libro) mi ricorda quello di Chuck Palahniuk (anche lui necessiterebbe di uno psicanalista), solo che Palahniuk fa troppi salti temporali in mezzo a cui non si capisce nulla. Ecco, se Palahniuk scrivesse in modo simile ad Ammaniti, forse l'apprezzerei di più!
 
Finito di leggerlo ieri sera e purtroppo vado controcorrente, quanti pomodori prenderò??

C'è qualcosa di questo autore che proprio non mi piace, l'avevo già notato in TI PRENDO E TI PORTO VIA. Ho come l'impressione che parli della violenza non per raccontare di un fatto ma per parlare solamente di violenza. Trovo eccessivo talvolta le descrizioni così crude che nel contesto avrei evitato o perlomeno non avrei approfindito meticolosamente.
 
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Shinemy

New member
Secondo me in questo libro la violenza prevale, anzi è un pò l'elemento portante, forse fine a se stesso, ma cosa c'è di male?
a me è piaciuto nella media, diciamo che non mi ha fatto impazzire.
Tranne che per il primo racconto, di cui ho anche visto il film, come diceva non_so_dove_volare. Forse l'ho anche scritto da qualche altra parte. Rispecchia bene il libro soprattutto per il personaggio interpretato da Pappalardo. Indovinate chi?
 

~ Briseide

Victorian Lady
Finito di leggerlo ieri sera e purtroppo vado controcorrente, quanti pomodori prenderò??

C'è qualcosa di questo autore che proprio non mi piace, l'avevo giÃ* notato in TI PRENDO E TI PORTO VIA. Ho come l'impressione che parli della violenza non per raccontare di un fatto ma per parlare solamente di violenza. Trovo eccessivo talvolta le descrizioni così crude che nel contesto avrei evitato o perlomeno non avrei approfindito meticolosamente.


Prendo i pomodori insieme a te allora! :mrgreen: Il tuo pensiero è esattamente corrispondente al mio. Questi racconti parlano di eccessi in un modo che sinceramente mi è parso davvero fine a se stesso. Alcune scene erano davvero di pessimo gusto, terribili, come il secondo racconto; si potevano tranquillamente evitare, anche perchè non so davvero cosa pensasse di "donare" al lettore descrivendole in maniera così cruenta e dettagliata, se non una vomitevole sensazione di nausea, che mi ha costretto ad abbandondare momentaneamente la lettura.
I racconti - o meglio quei pochi sprazzi di racconti - che erano depurati un po' da questi eccessi mi son sembrati scontati e senza suspance.
Io non ho paura mi aveva lasciato una sensazione positiva, ma sinceramente dopo aver letto questo libro non so se ritenterò ancora l'avventura di un suo romanzo...
 
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