Saramago, Josè - L'anno della morte di Ricardo Reis

Minerva6

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citazioni (non potevo farne a meno)

Sono io, senza nessuna ironia, senza nessun dispiacere, contento di non provare neppure contentezza, di essere meno presente a se stesso che al luogo in cui si trova, così fa chi altro non desidera o sa che
altro non può avere, per questo vuole solo ciò che già era suo, cioè, tutto.

Non diciamo, Domani farò, perché la cosa più sicura è che domani saremo stanchi, diciamo piuttosto, Dopodomani, avremo sempre un giorno d’intervallo per cambiare idea e programma, ma sarebbe ancor più prudente dire, Un giorno deciderò quando sarà il giorno di dire dopodomani, e forse non sarà neanche indispensabile, se la morte ultima verrà, a scioglierci dall’impegno, ché questa, sì, è la cosa peggiore del mondo, l’impegno, libertà che a noi stessi neghiamo.

Nessuno conosce la propria sorte, è Dio l’amministratore del futuro e non ci mette a parte delle sue intenzioni perché possiamo cautelarci, oppure gestisce male quel suo capitale, come si sospetta, poiché neppure il proprio destino è stato capace di prevedere

Chi dice che la natura è indifferente ai dolori e alle preoccupazioni degli uomini non conosce né gli uomini né la natura. Un dispiacere, per passeggero che sia, un’emicrania, anche se di quelle sopportabili,
scombussolano immediatamente il corso degli astri, turbano la regolarità delle maree, ritardano la nascita della luna, e, soprattutto, scombinano le correnti d’aria, il saliscendi delle nuvole, basta che manchi un solo centesimo agli scudi accumulati per pagare la cambiale in scadenza che
subito si alzano i venti, il cielo si apre in cataratte, è la natura tutta che sta commiserando l’afflitto debitore.

Chissà perché le parole si servono tante volte di noi, le vediamo avvicinarsi, minacciare, e
non siamo capaci di allontanarle, di tacerle, e così finiamo col dire quel che non avremmo voluto, è come l’abisso irresistibile, cadremo e andiamo avanti

Si dice che il tempo non si ferma, che nulla ne trattiene l’incessante avanzata, lo si dice sempre con queste trite e ritrite parole, eppure non manca chi si spazientisca per la sua lentezza, ventiquattr’ore per fare un giorno, pensate, e quando si arriva alla fine si scopre che non è servito a niente, il giorno dopo è di nuovo così, sarebbe meglio che saltassimo le settimane inutili per vivere una sola ora piena, un folgorante minuto, se tanto può durare la folgore.

Io sono, come non credo tu abbia dimenticato, la più dubbiosa delle persone, un umorista direbbe il più dubbioso dei Pessoa, e oggi non mi arrischio nemmeno a fingere ciò che sento

Prima era tutto molto più semplice, chiunque poteva essere un dio, adesso sprechiamo il tempo a interrogarci se le acque sgorghino già sporche dalla fonte o siano state intorbidite da altre traversie.
 
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