Lessing, Doris - Fascino e intelligenza

elisa

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Il diario di Jane Somers

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In questo romanzo, che cattura il lettore con lo stesso acre incantamento da cui sono irretiti i personaggi narrati, protagonista e narratrice in prima persona è Janna (piccola variante di "Jane", lo pseudonimo scelto dall'autrice). Janna, donna bella ed elegante di quarantanove anni, caporedattrice di una rivista a larga diffusione, ha alle spalle un solido successo professionale costruito con efficienza e levigata crudeltà, conquistato a prezzo di rinunce nella vita privata. Ha reagito alla perdita di due persone che amava, il marito e la madre, accentuando il proprio self-control e il piglio manageriale che costituiscono il suo fascino. Con vari uomini ha avuto legami brevi e distratti. Non trascura l'aspetto esteriore, sempre perfetto secondo l'ora e l'occasione.Un giorno, in una farmacia, Janna conosce una piccola e vecchia signora, Maudie Fowler. Comincia un'amicizia incredibilmente stretta, un legame quasi simbiotico. Janna prende a condividere e ad amministrare le manie, le fissazioni, le incallite abitudini di Maudie, i suoi malanni senili, e viene a contatto con un mondo disordinato e per lei dolorosamente affascinante, scoprendo una serie di possibili e insospettate trame esistenziali. Quando Maudie, dopo lunghi mesi di malattia, muore, Janna ha un moto di rivolta. Sa che d'ora in poi vivranno in lei due persone, e forse molte persone, germi inattuati di esistenze mai vissute.L'avventura verso imprevedibili terre sconosciute, una tensione da racconto cavalleresco trasposto nel grigio ambiente della metropoli, un segno di microscopica tragedia alla maniera antica fanno la singolarità di questo romanzo strano e bellissimo, dalla perfetta misura stilistica.

(da Ibs)
 

Lia

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Ero incappata per caso davanti a uno scaffale dove era in vista "Racconti Londinesi" della Lessing, non conoscendo assolutamente la scrittrice e ancor meno che avesse ricevuto un premio nobel per la letteratura...
Bello Bello Bello
Le immagini sono così vivide, sono uno spaccato di vita quotidiana a Londra.

comunque mi sa che mi sono persa il meglio... inizierò dal taccuino d'oro...
 

elisa

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Memorie di una sopravvissuta

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Considerata una delle opere maggiori di Doris Lessing, in cui convergono e si esaltano le molte anime della scrittrice, Memorie di una sopravvissuta è una visionaria e poetica meditazione sulla lealtà, la responsabilità e l'amore in una società sospesa sul baratro della catastrofe.
Un tentativo di autobiografia, un romanzo che sembra una fiaba e che nasce da quell'antica tradizione in cui i narratori prendono il volo verso la dimensione fantastica a partire dalle solide fondamenta della realtà. La realtà di questo romanzo è quella che abbiamo davanti a noi, nel futuro, un mondo dove la barbarie è la norma e tutti devono lottare per sopravvivere, uomini, donne, persino i bambini, in un vortice di ferocia. La voce narrante è quella di una donna che osserva le cose cadere in pezzi, mentre le orde migranti si spostano alla ricerca di un luogo sicuro, di un rifugio, di una vita migliore che sempre si trova da qualche altra parte. Una donna a cui uno sconosciuto ha affidato una bambina, Emily, con poche lapidarie parole: "Abbi cura di lei, ne sei responsabile". Ora la bambina è una meravigliosa ragazza di sedici anni, e assieme a lei c'è anche Hugo, metà cane, metà gatto, bizzarra e adorabile creatura capace di proteggere e di confortare. Ma in tutto questo esiste un luogo dove il tempo si dissolve come i sogni o le nuvole, in cui scene fantasmagoriche sembrano evocare le paure di un bambino o la sofferta esperienza di un adulto, e dove prendono corpo presenze sovrumane, dolci e potenti, che vigilano su di noi... ma cosa sono, dove si trovano? Mentre nel mondo visibile la civiltà va in frantumi, qualcosa di molto diverso prende vita in questo spazio segreto che è al margine delle nostre esistenze quotidiane, e in cui forse vivono altri noi stessi, proiezioni o sogni dei nostri desideri.

(sa ibs)
 

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Racconti londinesi

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Non esiste più una popolazione omogenea quanto a mentalità e tradizione, e quindi, colto mentre percorre le medesime strade, beve agli stessi caffè e passeggia negli stessi parchi, ci viene incontro un mondo inglese fatto di diverse etnie, classi, comportamenti sociali. E Londra appare allora popolata di ragazzine incinte, nuovi immigrati, mogli abbandonate, coppie appena formatesi e già in crisi: individui insomma, che devono affrontare l'amore e la gelosia, la solitudine e la vita sociale. E poi c'è l'universo dei bambini, che sembrano trovare una loro dimensione soltanto imitando, in modo grottesco, i grandi; bambini che, trasportati dall'emigrazione, sembrano ancora più fragili.
(unilibro.it)
 

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Un matrimonio per bene

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In una cittadina del Sudafrica Martha si trova a gestire il proprio matrimonio, avvenuto da pochi giorni. Ha lasciato la vita libera della fattoria per vivere l'elettrizzante esperienza della città, e qui si è sposata, a diciannove anni, senza troppo interrogarsi sui suoi desideri e sul suo futuro. Presto, tuttavia, il ménage familiare e la vita sociale diventano molto più complicati di quanto non avesse supposto. Il marito si fa catturare dall'avventura della guerra e parte. Martha si trova così ad affrontare un periodo di meditazioni e di tentazioni che la porteranno a mettere in discussione quel matrimonio che solo poco tempo prima le era sembrato l'unica scelta di vita desiderabile.
(feltrinelli.it)
 

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Racconti africani

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Lo sfondo a questi undici racconti, certamente tra i più suggestivi che siano mai stati scritti sull'Africa, è il grandioso e lussureggiante paesaggio della Rhodesia, l'attuale Zimbabwe, dove Doris Lessing trascorse l'infanzia e l'adolescenza quando questa regione faceva parte dell'impero britannico. Le vicende si svolgono in anni in cui la questione razziale, non ancora esplosiva, incomincia ad affacciarsi alla coscienza dei figli e dei nipoti dei primi coloni inglesi: emblematico è il racconto intitolato Il vecchio Capo Mshlanga, in cui una ragazza inglese nata e cresciuta sotto "l'antico sole africano" si rende conto, a poco a poco, dell'infondatezza dei pregiudizi dei bianchi e scopre l'insopportabile solitudine alla quale ella stessa è condannata dalla barriera razziale. Vi sono racconti in cui è centrale il dramma dei neri, defraudati dalle terre e costretti ad assistere impotenti alla disgregazione del loro mondo tribale e ve ne sono altri in cui è messa a fuoco l'insicurezza serpeggiante tra i bianchi, soffocati dalla meschinità di un ambiente sociale ghettizzante e conformista. In questa splendida raccolta, che evoca magistralmente i sintomi di una crisi di coscienza di portata storica, Doris Lessing ha saputo delineare un dramma che, infine, assume un valore universale: "L'Africa ti insegna che l'uomo è una piccola creatura, in mezzo a tante creature, in un grande panorama." (feltrinelli.it)
 

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Alfred e Emily

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Nel romanzo Doris Lessing immagina che l'Europa non sia stata sconvolta dalla Prima e poi dalla Seconda guerra mondiale, e che tutte le pulsioni belliche siano state dirottate in imprese coloniali extraeuropee. La protagonista è Emily, fondatrice di scuole per i poveri e infaticabile "dama di carità", tormentata però da una vita sentimentale infelice. Intorno a lei varie figure, tra cui quella di Alfred, agricoltore sposato con una simpatica e affettuosa cicciottella di nome Betsy. Attraverso questo singolare filtro metastorico, l'autrice rilegge in forma paradossale la vita dei suoi genitori (e di tutta una generazione di inglesi), una vita che invece è maturata nel cono d'ombra della guerra e ha patito il trasferimento in Africa. Un terribile lascito da cui la Lessing tenta pervicacemente di liberarsi. (ibs.it)
 
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La storia di un uomo che non si sposava

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Tredici racconti che stupiscono per la grande capacità camaleontica: vicende costruite su un impianto narrativo di stampo tradizionale, che si assottigliano e divengono spunto per sognanti abbandoni lirici. E, sempre, il richiamo alla contemporaneità, l'impegno politico e sociale. Attraverso l'analisi del travaglio spirituale della donna, e della donna di una precisa generazione, l'interesse per l'attualità dilata i suoi confini fino a una più vasta ricognizione dell'animo umano, della vita molteplice e spesso imprevedibile del sentimento. (hoepli.it)
 
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Mia madre

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"Per la Lessing e per la sua generazione l'Africa è invece il nuovo, un mondo di valori rivoluzionari che si oppone, brutalmente, a quello Vittoriano della madre. Di qui lo sforzo, continuo, di ricostruirne un'immagine storica, l'unica che permetta una giustificazione; ma anche l'ambiguità di un'irritante categorizzazione, che elude il nodo centrale del problema, sempre quello adolescenziale del rapporto. Ancora ferita aperta, risentimento per un amore negato, compiacimento di una sfida in atto che diventa autogiustificazione e sfocia, nel migliore dei casi, nell'indifferenza. Restituendo, questo sì, un disagio tutto moderno dei sentimenti ma confinando il quadro nel dagherrotipo d'epoca, molto più sfumato e incerto di quanto la materia non meritasse." (da L'Indice)
 

elisa

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Gatti molto speciali

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Nella vita di Doris Lessing i gatti hanno sempre avuto un ruolo molto importante. Ci ha sempre convissuto, ha imparato presto a conoscerli. Il primo gatto risale ai tempi della Persia, quando aveva tre anni. Poi da bambina, in Africa, dove ne era letteralmente circondata: i selvatici, che andavano tenuti lontani da quelli di casa, e i domestici, che a loro volta subivano il richiamo della natura. Da allora una lunga confidenza ha unito la scrittrice ai felini, in un rapportarsi sempre intenso, felice in certi casi, drammatico in altri. A Londra ha avuto animali più cittadini, ormai adeguatisi alla vita umana e abituati a relazionarsi con i padroni. E qui i sentimenti si fanno ancora più profondi e complessi. In particolare con i due con cui vive, uno grigio e l'altro nero, dalle psicologie così diverse tra loro. Di molti dei gatti conosciuti Lessing descrive carattere, temperamento, gusti e, con la stessa lucidità con cui ha analizzato se stessa e la società umana nei suoi libri, qui ha saputo guardare al mondo felino, alle qualità che lo fanno insieme simile e dissimile al nostro. In un libro che svela l'autentico, complicato, particolare, in fin dei conti impenetrabile per noi, linguaggio dei gatti. (ibs.it)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Di questa autrice ho letto solo "Il sogno più dolce" qualche anno fa e ne serbo ancora un ricordo davvero ottimo.Il suo stile mi è piaciuto,l'ho trovato coinvolgente,non so poi perchè non ho continuato a leggere altri romanzi :boh:,ma cercherò di recuperare.
Scorrendo i vari titoli,sono rimasta colpita da "La brava terrorista" e poi mi sono ricordata di aver visto a casa di mia cugina "Il quinto figlio";perciò credo che i prossimi saranno questi.
Anche io adoro i gatti e ne ho 2 a casa,uno grigio e uno nero,proprio come lei :wink:.
 

elisa

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Minerva secondo me ne vale assolutamente la pena leggerla :)


Discesa all'inferno

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Una notte, sul Lungotamigi, la polizia trova un vagabondo in stato confusionale, senza documenti né denaro. L'uomo non ha idea della propria identità, e i medici dell'ospedale psichiatrico nel quale viene ricoverato gli somministrano sedativi e antidepressivi, procedendo anche a ricerche sulla sua vita. Scoprono ben presto che si tratta di Charles Watkins, professore di Cambridge, sposato e padre di due figli. Le lettere che l'ospedale riceve da parenti e amici contengono elementi che contrastano con quanto, poco a poco, l'uomo dice di ricordare di sé e con i suoi racconti deliranti, nei quali, in uno stato alterato della coscienza, narra di un passato che lo ha visto protagonista di un viaggio attraverso l'Atlantico a bordo di una zattera. Watkins ha inoltre avuto occasione di incontrare specie di animali sconosciute e in lotta tra loro e osservare il sole e la luna come nessuno ha mai fatto prima. Charles manifesta inoltre un'unica certezza: deve sfuggire alle cure che gli sono state imposte, ricordare chi è veramente e risvegliare gli altri uomini che, come lui, sono dotati di una "luce" particolare. Ma l'Armonia, sulla Terra, è un'impresa che potrebbe rivelarsi impossibile. Uno dei romanzi più amati di Doris Lessing, una tagliente e superba critica alla tirannia della società moderna. Scritto nel 1981, colpisce profondamente per la sua incredibile attualità. (unilibro.it)
 

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Una comunità perduta

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Un senatore dell'antica Roma, giunto al termine della vita, decide di intraprendere la sua ultima impresa: il racconto della storia dell'umanità. La sua narrazione si incentra sul popolo delle Cleft, una comunità ormai scomparsa di donne che vivevano in una sorta di paradiso terrestre, procreando senza essere fecondate dagli uomini e mettendo al mondo solo bambine, destinate a perpetuare la loro specie. Ma la nascita inattesa di una creatura strana e sconosciuta, un maschietto, infrange per sempre l'armonia della piccola comunità, mettendone a repentaglio l'esistenza stessa. L'ultimo, romanzo di Doris Lessing, scritto e pubblicato nel 2007 in Inghilterra, affronta i temi tipici della produzione letteraria dell'autrice: il rapporto tra uomo e donna, la necessità che due esseri così simili ma al tempo stesso tanto differenti imparino a vivere fianco a fianco nel mondo, e la constatazione di come i caratteri peculiari dei due sessi producano effetti su ogni aspetto della vita degli individui.
 

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Un luogo senza tempo

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I pianeti Canopus, Sirius e il loro nemico, Puttiora, sono legati da un precario equilibrio il cui mutamento potrebbe cambiare per sempre il destino della Terra. E nella zona più remota di questo straordinario cosmo, il Pianeta 8 rischia di perdere la pace nella quale ha sempre vissuto. Il pianeta, da secoli dotato di un clima tropicale, dovrà presto affrontare un radicale cambiamento, poiché si sta avvicinando una glaciazione. E quando il primo fiocco di neve scende dal cielo, Doeg, incaricato di rappresentare il suo pianeta davanti ai capi di Canopus, comincia a narrare la storia della rovina della propria razza. In una potente commistione di mito, favola e allegoria, il nuovo, romanzo del ciclo Canopus in Argos, la serie più immaginifica finora inedita in Italia dalla vincitrice del premio Nobel per la Letteratura 2007. (ibs.it)
 

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Un pacifico matrimonio

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Nelle immense lande delle Zone, strani reami che circondano la Terra, si sta per celebrare un'unione le cui conseguenze potrebbero cambiare per sempre il destino del pianeta. La Zona Tre, un paradiso pacifico e matriarcale, è guidata da una mite regina, mentre la confinante Zona Quattro è una terra abbandonata alla guerra e al caos, schiacciata dal dominio del brutale re guerriero Ben-Ata. Il matrimonio tra i due, che rappresentano gli estremi princìpi di femminilità e mascolinità, minaccia di destabilizzare l'intero impero galattico e i reami delle Zone. (ibs.it)
 

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Le nonne

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Tre racconti, pervasi dall'imprevisto, dal senso sconcertante delle umane possibilità, dalla sensazione da parte dei protagonisti di precipitare nella vita e di esserne, allo stesso tempo, ai margini. Due amiche, alla scomparsa dei mariti, iniziano una relazione ciascuna con il figlio adolescente dell'altra. Una ragazzina di colore, orfana e povera, ha una breve relazione con un ragazzo ricco, bianco, di famiglia liberale. All'insaputa del giovane, ha una figlia e quando la bambina ha sei anni, non potendo più mantenerla, si mette in contatto con la famiglia del ragazzo. Un soldato vive nel ricordo di una donna incontrata durante la seconda guerra mondiale, nella convinzione di aver concepito un figlio e di aver condotto un'esistenza sbagliata. (ibs.it)
 

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Sotto la pelle. La mia autobiografia. Vol. 1: 1919-1949

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Corredato da un ampio numero di immagini tratte dall'album di famiglia, il volume, il cui titolo "Under my skin" riprende un verso di una canzone di Cole Porter, ripercorre in prima persona un arco di tempo che va dal 1919 al 1949. Si tratta, come recita il sottotitolo, del primo volume dell'autobiografia di Doris Lessing, che con l'ausilio di immagini e di documenti pubblici e privati, racconta nei dettagli la storia di cinque generazioni, mettendo in primo piano gli anni centrali della sua esistenza, dalla nascita fino ai trent'anni.
 

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Il senso della memoria

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Un racconto e due saggi. Il racconto "Una ragione per cui" è la storia della nascita, dello sviluppo e del declino di una cultura esistita in un'epoca assai remota, ma che per molti versi richiama alla mente le civiltà moderne. Come pure nelle opere "Shikasta" e "Memorie di una sopravvisuta" è il tema della memoria a dominare il racconto e i saggi contenuti nel volume, in una commistione di generi che ha come filo conduttore quello del ricordo di epoche passate riviste nell'ottica della modernità. (ibs.it)
 

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Mara e Dann

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Il clima della Terra è cambiato. Il nord è coperto completamente dai ghiacci, e gli uomini si sono rifugiati al sud, caldissimo e secco. Mara e Dann, due fratelli di sette e quattro anni, vivono in Africa, che ora si chiama Ifrik. Soli e dispersi, rapiti dalla propria famiglia, vengono accolti da una donna gentile e affettuosa, ma la loro nuova esistenza è difficoltosa: la fame, la sporcizia, il pericolo accompagnano costantemente la loro vita. L'aridità e il fuoco distruggono la casa adottiva, e i fratelli sono costretti a spostarsi, ad affrontare l'ignoto, a misurarsi in una serie di avventure che li condurrà in un mondo completamente diverso, dove iniziare a scoprire di nuovo la vita, dove vivere di nuovo. (ibs.it)
 

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La storia del generale Dann, della figlia di Mara, di Griot e del cane delle nevi

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Guidato dalla sua inesauribile sete di avventure, il giovane Dann decide di intraprendere il cammino verso le Montagne di Ghiaccio che delimitano il confine meridionale di Yerrup, a nord di Yfrik; giunto in cima a una scogliera, contempla l'ineffabile, remoto candore del paesaggio naturale, e sfida gli elementi. Nel suo destino c'è un laborioso percorso di conoscenza, durante il quale incontrerà occasionali compagni di viaggio, approfondirà la consapevolezza della propria duplice sessualità e aprirà il cuore a quello che si rivelerà il più fedele degli amici, un cane delle nevi. Finirà per essere l'artefice quasi inconsapevole della rinascita di uno Stato, di cui diverrà generale e principe, grazie soprattutto al suo zelante subalterno, Griot.
 
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