Kerouac, Jack - On the Road

Lilith

The Rocker Member
io l'ho letto l'anno scorso. Tutto sommato è carino come libro, però non so, mi ha un pò delusa. Quando l' ho comprato mi aspettavo un vero capolavoro, un libro che mi lasciasse a bocca aperta, arrivata a quando il protagonista parte pensavo già di aver trovato il regalo di compleanno per un caro amico, vagabondo almeno quanto me e invece mi son ricreduta(...e gli ho comprato un bel disco Thrash :D)
.... a volte il ritmo narrativo rallenta, sembra quasi che l' autore perda terreno rispetto al correre forsennato dei personaggi....
 

Marquess

New member
"Sulla strada" è un libro che trasuda tutta la frenesia del protagonista e dei suoi compagni, la libertà dei viaggi senza sosta e senza meta attraverso l'America, ma anche la libertà di non piegarsi alle consuetudini borghesi, è un libro a mio parere pieno di lirismo e disperazione, un viaggio folle che ti lascia il segno.
Davvero uscirà la versione non censurata?? La comprerò di sicuro. Per me è stato un libro fondamentale, e Kerouac è sicuramente uno dei miei scrittori preferiti, nonchè, io credo, uno dei grandi del '900.
 

lillo

Remember
uesta

Marquess ha scritto:
"Sulla strada" è un libro che trasuda tutta la frenesia del protagonista e dei suoi compagni, la libertà dei viaggi senza sosta e senza meta attraverso l'America, ma anche la libertà di non piegarsi alle consuetudini borghesi, è un libro a mio parere pieno di lirismo e disperazione, un viaggio folle che ti lascia il segno.
Davvero uscirà la versione non censurata?? La comprerò di sicuro. Per me è stato un libro fondamentale, e Kerouac è sicuramente uno dei miei scrittori preferiti, nonchè, io credo, uno dei grandi del '900.
Condivido appieno il tuo bellissimo commento. il libro è stato scritto in un momento di grande rottura dei giovani americani contro il conformismo che li aveva preceduti. La beat generation precede le grandi proteste del 68. Ma il suo è un movimento individuale, ognuno vuole costruire un modo diverso di vivere e sentire. Quando a Kerouac, durante la protesta di Berkley, fu fatto notare che non si era espresso in modo fermo contro la guerra del Vietnam, lui rispose "ah si in quella guerra è morto un mio amico". Questa frase, che sembra qualunquista, rivela la voglia e la necessità di una crescita interiore che non può che avvenire da soli o insieme a coloro (pochi) i quali condividono la stessa visione . A conferma di quanto detto, invito alla lettura di "I vagabondi del Dharma" sempre del grande della beat generation un altro libro volto alla ricerca interiore ed epilogo di "Sulla Strada".
 

Alfredo_Colitto

scrittore
E' stato uno dei libri chiave della mia adolescenza. Non so come sarebbe rileggerlo ora. E' troppo legato a un'epoca e a una visione del mondo che ora non ci sono più. In ogni modo Kerouac ha lasciato un segno importante nella letteratura, non solo americana.
A chi ha amato "Sulla strada" consiglio anch'io "I vagabondi del Dharma" e inoltre "Dottor Sax", forse il suo romanzo più poetico.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Alfredo_Colitto ha scritto:
A chi ha amato "Sulla strada" consiglio anch'io "I vagabondi del Dharma" e inoltre "Dottor Sax", forse il suo romanzo più poetico.

Ho trovato il Dottor Sax una lettura complessa e di difficile approccio, a tratti incomprensibile.
Completamente diversa da On the road, carico di emozioni e di contenuti.
 

Alfredo_Colitto

scrittore
Ho trovato il Dottor Sax una lettura complessa e di difficile approccio, a tratti incomprensibile.
Completamente diversa da On the road, carico di emozioni e di contenuti.
Anch'io l'ho trovato difficile, pieno di salti logici ma molto evocativo. Per questo l'ho definito "poetico"...
 

Giosafat

New member
Il libro è molto bello, crudo, triste, mostra l'America sotto un diverso aspetto di quel che si può immaginare. Per me è uno dei libri più belli che ho letto.
 

Masetto

New member
Bè, io l'ho letto molti anni fa, allora avrei mollato tutto e me ne sarei volata via, adesso non lo contemplo nemmeno fra le riletture :D
Quoto. Io ho provato a leggerlo per la prima volta adesso, a trent'anni, e mi sono fermato più o meno a metà.

E' l'emblema di un periodo: la ricerca della libertà, il buttare all'aria gli schemi sociali imposti dalla società perbenista e puritana americana: e questo è il "lascito" della beat generation.

Ma è anche vero che è senza svolte, colpi di scena, situazioni nuove. Letto nell'adolescenza può entusiasmare appunto per la sua forza di contestazione, ma un lettore adulto facilmente si annoierà per la ripetitività, la monotonia e la superficialità della vicenda, in particolare per gli sproloqui di Dean.

Manca completamente in questo libro una valida proposta alternativa alla società capitalistica (sesso, droga e alcool non lo sono di certo), o anche una rappresentazione approfondita del "marcio" di questa società. Per questi motivi mi ha ricordato un po' Il giovane Holden: romanzo anch'esso importante più per quello che distrugge che per quello che crea.

Le prime pagine comunque, quelle che descrivono il primo viaggio di Sal, sono molto belle: vi si sente il sapore del vagabondaggio, della libertà, degli "hobo". Mi han ricordato un libro di Jack London con un titolo simile, La strada, ma molto, molto migliore di questo.
 
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alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Se l'avessi letto da adolescente sarebbe sicuramente diventato la mia Bibbia e avrei sognato di fuggire insieme ai protagonisti, quantunque sapessi che la mia indole non me l'avrebbe mai permesso, neppure se fosse stato possibile...Tuttavia, sebbene l'abbia letto da "grande" (?) (così dicono i miei documenti) e mi sia lasciata condizionare, nel mio giudizio più immediato, da una trama non particolarmente avvincente, lo ritengo un libro da leggere, sia perchè rappresentativo di un'epoca e di una generazione, sia in quanto animato da concetti adattabili ad ogni periodo e ad ogni società, come l'idea del "viaggio" - anche metaforico (comunque vada a finire...) - verso la libertà e il senso critico verso il "sistema". E' vero che il romanzo non contiene descrizioni o analisi dettagliate, ma trasmette ugualmente benissimo la sensazione di inadeguatezza e di disperazione dei protagonisti.
 

Kodiak

New member
:mrgreen:Lo lessi alcuni anni fà. Lo trovai noioso, i personaggi del libro insulsi. Insomma non mi è piaciuto.
Ciao!
 

reader

New member
L'ho letto e m'è piaciuto.
All'inizio ho trovato difficoltà nella lettura, visto il bizzarro uso (uso?) della punteggiatura... poi ho cambiato modo di leggere.

Ho provato a leggerlo come se fosse il resoconto di un tizio che prende 15 caffè concentrati e inizia a parlare... risultato: FANTASTICO
 

LucianaT.

New member
Sicuramente un libro da leggere in quanto emblema generazionale, tuttavia non mi ha coinvolto anzi a tratti molto noiso ho fatto fatica ad arrivare alla fine. Molto meglio per conoscere la beat generation un libro raccolta di poesie di vari autori tradotto dalla Pivano "Poesia degli ultimi americani"
 

Vesper

New member
L'ho letto un po' di tempo fa, spinta dalla grande fama che precede questo libro. Sotto un certo punto di vista mi ha un po' deluso, dal momento che mi aspettavo più azione (non perchè nel libro non succeda nulla, ma perchè il racconto di Sal si limita più che altro al viaggio e poco altro). Allo stesso tempo, però, mi ha colpito tantissimo lo spirito dei 2 protagonisti, il loro bisogno di viaggiare e di attraversare l'America. Penso che il suo valore stia più nell'ideale che esprime, che non nella trama e nella scrittura in sé, ma questo era già stato detto da altre persone. Voto 4.
 

elesupertramp

Active member
Ho rovato due volte a leggerlo, la prima una decina d'anni fa e la seconda qualche mese fa. Stesso risultato:l'ho mollato perchè non mi appassiona per niente.
 

franceska

CON LA "C"
Oh Dio... quanti anni. L'ho letto circa una trentina di anni fa. Ricordo che un mio caro amico, un certo Biagio, me lo regalò entusiasta della storia. Sinceramente non me lo ricordo, so solo che non mi era piaciuto per niente, con grande delusione del mio amico... Sarebbe bello ritentare, chissà con la maturità degli anni; una cosa è certa, se non mi è piaciuto allora... TUNZZZ
 

Apart

New member
5. Un libro stupendo, già letto anni fa, che oggi inizio a rileggere ben volentieri. Stavolta, però, con cartina geografica alla mano. Così posso seguire, passo passo, il viaggio di Sal e Dean lungo quella linea immaginaria che va dall'est all'ovest dell'America settentrionale. Vi assicuro che è un viaggio affascinante.
 

isola74

Lonely member
L'ho letto un bel po' di anni fa e sono rimasta un po' delusa.. MI è piaciuto, sì, e come è successo un po' a tutti, anche a me ha fatto venir voglia di andare via, ma in fondo mi è sembrato a tratti troppo scontato. Non lo rileggerei oggi :boh:
 

mado84

New member
Un modo di essere e un atteggiamento emblematico della vita fatta di nomadismo e avventura. Una continua ricerca di compagnia, legami ma soprattutto la ricerca di se stessi.
Ho apprezzato molto questo libro, forse perchè mi ricorda le mia avventure di qualche anno fa, quando bastava solo una piccola idea poer dar vita ad un progetto. si prendeva la macchina e via per 4 o 5 giorni....
 

Denni

New member
Finito praticamente cinque minuti fa.. e sono la persona più triste del mondo!
Stavo viaggiando insieme al pazzo Dean ed al fedele Sal..ma il viaggio è "finito". Bè che dire libro praticamente spettacolare, tutto, dall'inizio alla fine, non c'è un pezzo che non mi sia piaciuto. Ho passato tre ore di architettura nascondendomi dietro la borsa a leggerlo..per poi trovarmi a vagare nei corridoi senza vedere nessuno, convinta di essere in macchina difianco a Dean, oppure nel tetto della ford a contemplare il buio come Sal, è stato un giorno fantastico. Un libro fantastico. Un viaggio fantastico. E dio solo sa che voglia ho di andare lontano , di vedere visi diversi, stili di vita diversi, paesaggi odori rumori climi diversi. Un continuo battito. Le frasi le osservazioni i pensieri tutti finiti con quella punteggiatura, come la batteria il botta e risposta e la tromba del jazz, il battito della vita, gli sguardi, la voglia di vedere, di capire, di raccontare per cosa il cuore battesse con frenesia per quella COSA! ..
Ora mi è più chiaro: devo innamorarmi della vita.
 
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