Grossman, David - A un cerbiatto somiglia il mio amore

Monica

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Questo libro non piacerà a chi cerca avventura ;è molto intimistico e sviscera l'anima dei protagonisti nei loro più piccoli meandri.Ho amato questa madre che si ribella al destino del figlio partito per una missione di guerra.Quel suo fuggire,intraprendendo un viaggio che è anche un andare a ritroso nel tempo,un perdersi nei ricordi delle scelte fatte,di quel rapporto a tre:Orah,Ilan e Avram sempre in bilico tra amicizia e amore.
Lo consiglio vivamente,nonostante la mole scorre via facilmente.Voto 5/5


"Era l'unico che la conoscesse veramente,senza di lui lei semplicemente non esisteva,non aveva vita ,quindi era sua,di diritto"


"Le pareva di avere delle spine nei polmoni e curiosamente le venne da pensare che Avram avrebbe potuto sfilargliele con delicatezza ad una ad una"
 

isola74

Lonely member
Nonostante la mole, è un libro che si fa apprezzare per la sua autenticità (e solo alla fine scopriamo quanto sia autentico! ) e delicatezza.
Riesce a trasmettere tutti i sentimenti umani, la paura su tutti, e poi la rabbia, l'amicizia vera, l'amore, la tenerezza. La guerra è sullo sfondo sempre presente eppure l'uomo sa trovare comunque nuovi stimoli per andare avanti. Concordo sul fatto che in alcuni punti è un po prolisso, ma si può perdonare.
 
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