Mazzantini, Margaret - Non Ti Muovere

Sibyl_Vane

Fairy Member
Se posso consigliarti,leggi Manola e Il catino di zinco della stessa autrice,che secondo me valgono la lettura.
Poi magari se neanche questi ti piaceranno,potrai abbandonare definitivamente la Mazzantini.Fammi sapere :wink:.

Ti ringrazio tanto per il consiglio! Lo prenderò sicuramente in considerazione e poi ti farò sapere ;)
 

matrioska

New member
Finito ieri sera. Mi è piaciuto molto, la narrazione è molto scorrevole e ben scritta... Però è un libro veramente tristissimo...
 

Ursula

Member
Finito ieri sera. Mi è piaciuto molto, la narrazione è molto scorrevole e ben scritta... Però è un libro veramente tristissimo...

Caspita si...è un libro triste... a distanza di anni ricordo benissimo la tristezza profonda che mi ha lasciato, insieme a una serie di immagini commoventi e pittoriche, molto precise e efficaci, come questa:
"Angela, perchè la vita si riduce a così poco? E dov'è la clemenza? Dov'è il rumore del cuore di mia madre? Dov'è il rumore di tutti i cuori che ho amato?
Dammi un cesto, figlia mia, il cestino con cui andavi all'asilo. Voglio metterci dentro, come lucciole nel buio, i bagliori che hanno attraversato la mia vita"

Forse un po' troppo struggente in certi punti, e non sono proprio una fan del genere, ma è un libro che si fa ricordare.
 

Vale 1982

New member
"Tienimi, vieni una volta al mese, una volta all'anno, non importa, ma tienimi."
Il mio lato patetico-romantico prorompe di fronte a questa frase, mi rivedo la Cruz che goffamente la sussurra a Castellitto, in questo scenario "incasinato", nel limbo dell'attesa, mentre la figlia lotta per la vita e lui ricorda la sua ex amante..."con lei sarebbero morti gli alberi, i cani, i fiumi, e persino gli angeli...e tutto quello che di creato c'è..."!
 
V

Valentina992

Guest
Mia recensione da aNobii

Una travolgente storia d'amore, come poche

"Non ti muovere" di Margaret Mazzantini è un romanzo in apparenza pieno di clichè e che possono attirare lettori in erba (come me, quando lo lessi da 16enne), ma soltanto leggendolo si comprenderà che è molto di più, grazie al tocco pieno di pathos, femminile, crudo, sensuale di Margaret Mazzantini che farà di questa storia un grande romanzo d'amore; una passione che nasce in maniera violenta ed incomprensibile ma che troverà il coraggio di venire alla luce anche se potrebbe essere troppo tardi. Un ulteriore messaggio del libro che ho apprezzato è stato dato dal protagonista Timoteo, in apparenza "comune e borghese" ma che nasconde un grande amore e dolore che decide di spiegare alla figlia in coma, con la speranza di salvare lei e se stesso mediante l'esercizio catartico dello sfogo emotivo rimasto dentro per molto tempo e che potrebbe costituire un punto di incontro e di comprensione tra padre e figlia.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Ho letto diversi libri di Margaret Mazzantini, quindi il fatto che non scriva storie da ombrellone non era una novità per me. Tuttavia non mi aspettavo un libro così profondamente intriso di dolore, angoscia, disperazione. “Non ti muovere”, meritatissimo premio Strega 2002, è un monologo sincero di Timoteo, un padre chirurgo che si mette completamente a nudo davanti alla figlia quindicenne, Angela, che è dall’altra parte del vetro di una sala operatoria, sotto i ferri di un collega del padre, che sta disperatamente tentando di salvarla da un brutto incidente di moto. Elsa, madre di Angela e moglie di Timoteo, è a Londra ad intervistare un personaggio importante. La notizia dell’incidente della figlia la coglie in aeroporto, appena scesa dall’aereo. Ora sta tornando, ma c’è ancora molto tempo prima del suo arrivo. C’è il tempo di un intervento lungo e difficile, c’è il tempo sospeso tra la vita e la morte che un padre in attesa trascorre da solo in una sala asettica. Ed è questa solitudine disperata che porta Timoteo ad instaurare questo contatto mentale con la figlia, un contatto che nella realtà non ha mai avuto. Ora, invece, le racconta la sua vita, i suoi sbagli, i tentennamenti, la maschera sociale che si è creato intorno, il matrimonio di facciata con una donna troppo perfetta, troppo intelligente, troppo elegante. Ora che è sfondato dal dolore, Timoteo torna indietro, a quindici anni prima, ad un giorno d’estate in cui ha incontrato Italia, una donna scialba, non attraente, smunta, troppo truccata, con tacchi troppo alti, che gli suscita un’attrazione fisica tanto forte quanto inspiegabile. Da quel giorno parte il racconto di un uomo diviso tra il se stesso formale, borghese, con un prestigio sociale da mantenere, ed un se stesso rude, osceno e squallido come la storia che intraprende con Italia. E’ una storia fatta di povertà ed orgoglio, rudezza e debolezza, egoismo e generosità. E’ una storia che sconvolgerà la vita di Timoteo nel profondo e lo renderà capace di amare come non ha fatto mai. Ma la vita è crudele e gli porterà via l’unica creatura che abbia amato davvero, l’unica per cui abbia provato affetto. E’ in queste ore di attesa che Timoteo confessa finalmente a se stesso, senza sconti, le sue colpe per non essere mai riuscito a donare davvero affetto a nessuno, neanche alla moglie o alla figlia e per aver imparato ad amare troppo tardi.
L’autrice non dà giudizi, non ce n’è bisogno, bastano già quelli severi cui Timoteo sottopone se stesso. La Mazzantini racconta, entrando perfettamente nella mentalità dell’uomo, i ricordi vividi di un passato sepolto troppo in fretta. “Non ti muovere” è un libro forte, pieno di sentimenti autentici, in cui si ha la sensazione di essere sempre in bilico tra vivere e morire, tra sprofondare e rinascere. Lettura consigliata, sì, perché non ci si sottrae al dolore, lo si affronta con i mezzi che si hanno a disposizione, proprio come fa Italia… e a volte si vince, altre si perde, nel valzer straziante della vita.
 

Valuzza Baguette

New member
Una ragazza,un motorino,uno stop non rispettato,il casco slacciato,il terribile impatto con l'asfalto dopo l'urto con una macchina,è cosi che inizia questo romanzo,con Angela,una quindicenne,la cui vita è appesa un filo.
Trasportata in ospedale un infermiera,Ada cerca i suoi documenti e all'interno dello zainetto,sul diario legge un nome,e si raggela,quella è la figlia di Timoteo,il primario di chirurgia dell'ospedale.
Timoteo,55 ann è in sala operatoria e viene avvisato,e appena comprende corre,corre verso Angela,verso quella figlia che sta lottando tra la vita e la morte,con un ematoma tra cervello e dura madre,tra le mani esperte di Alfredo,un neurochirurgo,collega di talento.
Viene avvertita anche la madre della ragazza,Elsa,giornalista che in quel momento sta volando verso Londra per delle interviste,
Ed è aspettando,durante l'operazione della figlia che Timoteo ripercorre gli ultimi quindici anni della sua vita,prima ancora della nascita di Angela,a ritroso verso le esperienze che ha vissuto,tra cui l'incontro con Italia,suo unico amore,ma che ha brutalizzato e portato a scelte dolorosissime,fino ad arrivare alla nascita di Angela.
Qundici anni prima infatti Timoteo diretto verso la casa al mare che possiede insieme alla moglie rimane a piedi con la macchina e si trova in un quartiere poco raccomandabile,non avendo il cellulare non sa come fare ad avvisare,entra in un bar per bere qualcosa e qui incontra Italia,una donna magra,minuta,con i capelli biondi tinti,come stoppa,vestita in maniera volgare e trascurata;lei lo invita a casa sua per telefonare,poco dopo lui ritorna al bar e si ubriaca,non sa nemmeno perchè ma torna a casa di Italia e la stupra,con brutalità e la lascia piangente.
Per giorni ripensa all accaduto mentre la sua tranquilla vita borghese continua,tra la moglie,le operazioni e feste date dai colleghi.
Ma qualcosa lo riporta sempre verso Italia,verso questa donna che al contrario di sua moglie,bella, attraente ed aggraziata trassuda infelicità,povertà,solitudine e abbandono,e inaspettatamente Italia non si spaventa,ma lo accoglie nella sua solitudine;inizia cosi la loro storia,un amore difficile,impossibile da vivere,ostacolato fino alla fine dal destino e dalle scelte sbagliate,
Un libro crudo,diretto,con un finale che è un pugno nello stomaco e che ci mostra come un uomo possa essere come le due diverse facce della stessa medaglia.
Ho trovato Timoteo,vile,egoista,incapace di capire la profondità dei suoi sentimenti e di quelli di Italia, ferisce in continuazionele donne che ha accanto,come in un continuo gioco al massacro che lo vede protagonista,aguzzino e vittima al tempo stesso,aguzzino nei confronti di Italia che sola,sperduta,vogliosa di amare lo attende e lo perdona ogni volta e vittima della sua stessa posizione sociale,si vergogna infatti di Italia,del fatto che sia povera,della sua poca avvenenza a confronto con la moglie.
Italia invece è un personaggio che mi è piaciuto molto,una donna sola,all'apparenza fragile,con un disperato bisogno di amore,di compagnia,che si agrappa a questa storia,che nasce dalla violenza,ma che sa vederne un lato positivo,che è felice anche solo per la presenza di Timoteo(per esempio quando gli cucina gli spaghetti),ma Italia poi stupisce,con la forza(forse quella della disperazione)che la porta a compiere scelte difficili e irrimediabili che la condurranno ad un finale tragico ed inaspettato.
Romanzo molto scorrevole,ricco di emozioni,devo ammettere che sia all'inizio (quando viene descritto l'incidente di Angela) sia nel finale mi ha commossa e mi ha strappato una lacrima.
 
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