La poesia del giorno....

qweedy

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PERDITA

Non so se mi ero innamorata di te.
Mi innamorai però di altre cose, lo so:
di una stanza scomoda rivolta a nord,
di una teiera che crepitava di sera.

Degli alberi mi innamorai che toglievano spazio,
dei solitari e soffocanti cinema di quartiere,
dei dolorosi ricordi di prigione,
di un muro ferito dalle bombe.

Delle fermate del tram, delle foglie ricoperte di brina,
di una calda tasca con castagne bruciate,
della pioggia scrosciante, del suono del telefono,
perfino della nebbia fonda color cenere.

Di tutto il mondo mi ero innamorata, non di te.
Lo scoprivo nuovo, interessante, ricco.
Per questo soffro... Non per averti perso.
Altro ho perduto - il mondo intero.

Blaga Dimitrova 1958

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Didier Lourenço
 

qweedy

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È già l'una passata.
A quest'ora tu sarai a letto.
Come un fiume d'argento
traversa la notte
la Via Lattea.
Io non ho fretta
e non ti voglio svegliare
con speciali messaggi.
Come si dice,
l'incidente è chiuso.
Il battello dell'amore
s'è infranto contro la vita circostante.
Tu ed io
siamo pari.
Non vale la pena di citare
le offese
i dolori
e i torti reciproci.
Guarda com'è pacifico il mondo.
La notte
ha imposto al cielo
un tributo stellato.
È in ore come questa
che si sorge
e si parla ai secoli,
alla storia,
alla creazione.

L’incidente è chiuso

Wladimir Majakovski
 
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Shoshin

Goccia di blu
Se questo non è un tempo mistico
non è niente.
Cercate i luoghi e le persone
dove il sacro si è andato a nascondere.
Ci sono persone che stanno
nella modernità solo per cortesia,
sono poeti o guerrieri di un tempo antico, sono regine
che hanno un odore sensualissimo.
Abbracciatevi
come due miti, come due leggende,
E ogni sorriso sia imperioso
come il giallo di una ginestra,
delicato come il fiore di un ciliegio.
Saranno una lunga festa gli anni a venire se capiamo che il mondo è nelle mani dell'aria
e nell'aria c'è l'unico Dio possibile,
un Dio che serve a vedere le cose.
Credere in questo Dio vuol dire credere alla gioia.


Franco Arminio
 

qweedy

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LA FRECCIA

Non importa che la freccia
non raggiunga il bersaglio.
Meglio così.
Non catturare nessuna preda.
Non far danno a nessuno
perché ciò che importa
è il volo, la traiettoria, l’impulso,
il tratto d’aria percorso nel salire,
l’oscurità che sgombra al conficcarsi
vibrante
nell’estensione del nulla.

José Emilio Pacheco
 

qweedy

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Sono una donna
Nessuno può immaginare
Quel che dico quando me ne sto in silenzio
Chi vedo quando chiudo gli occhi
Come vengo sospinta quando vengo sospinta
Cosa cerco quando lascio libere le mie mani.
Nessuno, nessuno sa
Quando ho fame quando parto
Quando cammino e quando mi perdo,
nessuno sa che per me
e andare è ritornare,
e ritornare è indietreggiare
che la mia debolezza è una maschera
e la mia forza è una maschera
e quel che seguirà è una tempesta.
Credono di sapere
Ed io glielo lascio credere
E creo.
Hanno costruito per me una gabbia
affinché la mia libertà fosse una loro concessione
E ringraziassi e obbedissi
Ma io sono libera prima e dopo di loro, con e senza di loro
Sono libera nella vittoria e nella sconfitta
La mia prigione è la mia volontà!
La chiave della prigione è la loro lingua
Tuttavia la loro lingua si avvinghia intorno alle dita del mio desiderio
E al mio desiderio non impartiscono ordini.
Sono una donna.
Credono che la mia libertà sia loro proprietà
Ed io glielo lascio credere. E creo.

Joumana Haddad

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Didier Lourenço​

 

qweedy

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"Noi siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi,
romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.
Siamo le ginestre d’oro giallo che spiovono
sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.
Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo,
lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.
Siamo il regno ininterrotto del lentisco,
delle onde che ruscellano i graniti antichi,
della rosa canina,
del vento, dell’immensità del mare.
Siamo una terra antica di lunghi silenzi,
di orizzonti ampi e puri, di piante fosche,
di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.
Noi siamo sardi.”

Grazia Deledda
 

Shoshin

Goccia di blu
Io avrò sempre una scarpa
piena di fango,
porterò sempre nel mio cuore
l'aria dell'osteria in cui sono cresciuto.
Se ho luce non la prendo ai mercatini
dove si vende la luce,
mi esce da dentro,
è la luce della morte
che mi ha attraversato a tre mesi
e mi è rimasta impigliata dentro.
Mia madre e mio padre
stanno sempre al mio fianco
e pure il mio paese non sarà mai neve
da scuotere e far cadere dall'ombrello.
Sono così, sono ancora una bestia,
non mi lascio levigare da niente
e da nessuno.
Affilo i pensieri sulla pietra ruvida
del cuore.

Franco Arminio
 

qweedy

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Se per recuperare ciò che ho recuperato

Se per recuperare ciò che ho recuperato
ho dovuto perdere prima ciò che ho perso,
se per ottenere ciò che ho ottenuto
ho dovuto sopportare ciò che ho sopportato,

se per essere adesso innamorato
è occorso essere stato ferito,
ritengo giusto aver sofferto ciò che ho sofferto,
ritengo giusto aver pianto ciò che ho pianto.

Perché dopo tutto ho constatato
che non si gode bene del goduto
se non dopo averlo patito.

Perché dopo tutto ho compreso
che ciò che l'albero ha di fiorito
vive di ciò che ha sepolto.

Francisco Luis Bernárdez
Soneto, in Cielo de tierra, Buenos Aires, 1937

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Courbet Gustave Courbet (1819-1877), “La quercia di Flagey”
 

qweedy

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Donna sola in cammino

Scomodo rischio è questo
in un mondo ancora tutto al maschile.
Dietro a ogni angolo ti aspettano
in agguato incontri vuoti.
E percorri vie che ti trafiggono
con sguardi curiosi.
Donna sola in cammino.
Essere inerme
è la tua unica arma.

Tu non hai mutato alcun uomo
in protesi per sostenerti,
in tronco d'albero per appoggiarti,
in parete - per rannicchiarti al riparo.
Non hai messo il piede su alcuno
come su un ponte o un trampolino.
Da sola hai iniziato il cammino,
per incontrarlo come un tuo pari
e per amarlo sinceramente.

Se arriverai lontano,
o infangata cadrai,
o diventerai cieca per l'immensità
non sai, ma sei tenace.
Se anche ti annientassero per strada,
il tuo stesso partire
è già un punto d'arrivo.
Donna sola in cammino.
Eppure vai avanti.
Eppure non ti fermi.
Nessun uomo può
essere così solo
come una donna sola.
Il buio davanti a te cala
una porta chiusa a chiave.
E non parte mai, di notte
la donna sola in cammino.
Ma il sole come un fabbro
schiude i tuoi spazi all'alba.

Tu cammini però anche nell'oscurità
e non ti guardi intorno con timore.
E ogni tuo passo
è un pegno di fiducia
verso l'uomo nero
col quale a lungo ti hanno impaurita.
Risuonano i passi sulla pietra.
Donna sola in cammino.
I passi più silenziosi e arditi
sulla terra umiliata,
anche lei
donna sola in cammino.

Blaga Dimitrova

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Catrin Welz Stein
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Se dormendo troppo a fondo
Non potessi ringraziare,
Sappiate che si provano
A farlo le mie labbra di granito -
Io non sono nessuno! E tu chi sei? Nessuno pure tu?
Allora siamo in due, ma non lo dire!
Potrebbero bandirci, e tu lo sai! -
Cosi, tenuta io
Da una più acuta fame, ogni cibo disdegno che non sia
Occhio torrido e bacca tropicale.
Emily Bronte
 

Shoshin

Goccia di blu
Venti dei brevi e dei lunghi istanti
che cambiano la vita, che non si fa
riempire fino all’orlo. Con che cosa?
Non col nulla.
Come una noce di cocco seccata
su una spiaggia arsa,
è lì l’esistenza, semplicemente.
La nostra mente possiede un debito
da cui non può essere liberata.
Lasciamo cuore e intelletto
svanire in cenere e carbone,
con la dovuta devozione.

Nguyen Chi Trung



Venti (Samuele Editore, 2014) trad. it. A. Lombardo
 

Shoshin

Goccia di blu
Ci vuole un’estate piena e un padre calmo,
un dio non assiso in mezzo agli sconfitti
ma cosí in tutta bellezza lo posso immaginare
come un bambino alle prime pedalate,
reggilo, eccolo, tienilo cosí ,adesso tiene
uniti la terra e il cielo dell’estate
non sbanda piú, vince, è in equilibrio,
vola via.

Pierluigi Cappello, da “Assetto di volo”

8 agosto 1967,Gemona del Friuli
nasce Pierluigi.

🌹
 

qweedy

Well-known member
Le nove, la sera, e un poco il nero che ti sporca le mani
è tutta la terra passata di qui
a che ora le api vanno a dormire, pensi, ti chiedi,
premi il cavo del palmo sull’orlo del ginocchio
nel dirti senti come sono nuove le foglie
da quale maniera di essere solo sono volate
adesso guardi le cose come sono venute
come si sono fissate, quando nella tua persona
e appena pieghi la testa nel vuoto,
nella domanda a che ora le api vanno a dormire
quando sono passati il sapore di terra e le nuvole
davanti ai miei anni, insieme.

Pierluigi Cappello
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Sangue nero

E io lo sento il sangue
quando ti vedo.
Lo sento battere nei polsi
martellare le tempie
fermarsi sulla lingua.
E' sangue diventato nero
accettato dalla paura
immobile nella non aria.
E' sangue che preme
e cerca il suo esistere.
Sangue che mi porta a te
e trova la vena chiusa.

Daniela Puddu
 

qweedy

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Mi dici che non hai dormito bene.
Dico che neanche io.
Tu hai avuto una nottata terribile.
Anch’io.
Siamo straordinariamente calmi e teneri l’uno con l’altra
come se ognuno di noi percepisse la fragilità mentale dell’altro.
Come se sapessimo cosa l’altro prova.
Non è così, naturalmente.
Non è mai così. Non importa.
È della tenerezza che m’importa.
Questo è il dono che stamattina mi commuove e sostiene.
Al pari di ogni mattina.

Raymond Carver

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Tamara De Lempicka
 

qweedy

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LA CATTIVERIA

Sono molto avvilito
perché mi manca la cattiveria.
Bisogna che butti via
quelle leccate di roba dolce
che coprono le mie parole.
Voglio dir male di tutto.
Anche della vita? Della vita
no, è sempre bella
anche quando piango.

Tonino Guerra 1920-2012
 

Shoshin

Goccia di blu
La vita è vasta
ha bisogno di temperature elevate
e di capacità glaciali
di scompiglio del sangue
e di evaporazione,
di sgombero e sedimento.
La vita è grande
le dottrine avare
le menti mercenarie
non la riguardano,
nemmeno la punteggiatura
se non è musicale
la sfiora
perché ha andature immisurabili
e non consente punti fermi
né enunciazioni.
Ha movenze prodigiose
e tregue vulnerabili
nel fitto dell’inaspettato.
La vita ci sfoglia,
siamo appunti serali.

Chandra Candiani
 

qweedy

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Mi piacciono le persone ferite
Quelle che dicono di non sperarci più
Ma che sotto sotto la speranza
Non la perdono mai
Le persone ammaccate
Che tentano sempre di far rientrare
La lacrimuccia all’angolo dell’occhio
Mi piacciono le persone che cadono
Che si fanno male
Ma che poi si rialzano
Dicendo che alla fine stanno bene
Anche se lo sanno tutti
Che non è affatto così

H. Nordbrandt
 

Shoshin

Goccia di blu
Noi siamo una casa
costruita con lo sguardo
degli altri.
Pensate a chi vi ha guardato
quando eravate solo carne
e lacrime.
A quel tempo la paura
è venuta dentro di me,
è cresciuta come una colonna
su cui sono scolpite
le tante scene della mia vita.
Non si può guarire
ma può essere che diventi
un punto di forza la nostra malattia.
Non ricamare il buio,
cammina sul tuo filo di luce,
Questa è la tua gioia
la tua salute.

Arminio
 
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