Volo, Fabio - Un posto nel mondo

nutella

New member
Mi hai incuriosita tantissimo,come racconti questo libro mi hai convinta subito ad acquistarlo!!!! :D
Ti faro' sapere se mi e' piaciuto!!!!!Grazie
 

sweepsy

Crazy anarchist!
Io li ho letti tutti e 3 (credo ne abbia scritti 3 soltanto, no?) e i primi due mi son piaciuti il giusto, Un posto nel mondo mi sembra che abbia quel qualcosa in più....comunque è bellissimo :D
 

Masetto

New member
Il problema di questo libro è che rispetto al secondo, E' una vita che ti aspetto, non c'è nessuna idea nuova. Insomma qui Volo cade nel vizio comune a tantissimi autori di riscriversi.

La scena dove "riappare" l'amico morto è infantile... :roll:
 
Ultima modifica:

Lentina

Mobile Member
Ho appena finito di leggere questo libro e sicuramente entrerà tra i miei preferiti. Mi ha fatto provare situazioni contrastanti:amore,felicità,delusione e dolore.Forse anche la consapevolezza che,la maggior parte delle volte,viviamo delle vite che non sono del tutto nostre.
È proprio vero che girando per caso in libreria si trovano i libri migliori.. :)
 

AlexMI

New member
Secondo me questo è il suo libro più bello.

Profondo, vero, scritto con grande sensibilità, e, in certi passaggi, persino commuovente.

A me è piaciuto molto.

:wink:
 

fenicemidian

Phoenix Member
mi associo ai commenti entusiastici... ho amato questo libro e anche gli altri suoi, ma questo in maniera particolare...
accarezza tutta la gamma dei nostri sentimenti più intensi e privati... e apre le porte a una semplicità che ti stupisce
bello! 4/5
 

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
bhè.. sono al mio secondo libro di Fabio Volo, e dopo aver letto i vs. commenti, non posso far altro che mettere questo -e gli altri che mi mancano- in wish list....
 

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
Finito ora e mi è piaciuto un sacco. Ancora la sensazione di ospitare un amico a a casa mia e di farmi raccontare un pezzo della sua vita. Mi piace questo modo "vero" di descrivere emozioni e persone. A volte mi ci sono ritrovata nei suoi pensieri. E a volte vorrei trovare persone così...
 

alisa

Amelia Member
Carino, ma niente di più.

L'ho trovato abbastanza scontato in generale e un po' troppo "love and peace" per i miei gusti.
Però mi è venuta voglia di andare a Capo Verde!!
 

Lauretta

Moderator
io ne ho già letti tre di fabio volo e credo che alla fine il suo modo di scrivere sia eccezionale ma sempre molto simile al libro passato..per cui non vorrei rovinarmi la bellezza di questo libro leggendolo subito, visto che ho scoperto l'autore solo quest'anno!!! 3 libri letti da Aprile solo suoi....forse sto esagerando..lo leggerò ma tra un po'!
 

SeRena!

New member
Ho letto questo libro di Volo circa un mesetto fa,non sapevo cosa fare ..l'ho preso dalla libreria e l'ho letto in pochissimi giorni.
Era ed è tuttora l'unico libro di Fabio che ho letto.
In compenso è una lettura leggera che con i suoi alti e bassi a volte lascia anche dei buonissimi spunti di riflessione.

Ho sentito molte persone che non lo apprezzano molto in compenso e ritengono sia troppo esplicito parlando di sesso nei suoi libri.

:wink:
 

Lauretta

Moderator
Ho sentito molte persone che non lo apprezzano molto in compenso e ritengono sia troppo esplicito parlando di sesso nei suoi libri.

:wink:

lui è decisamente esplicito, questo libro non so..ma se leggi Esco a fare due passi, ci sono 25 pagine in cui si parla di tutto lo scibile del sesso!! però la cosa bella è che non si può dire che sia un libro a tratti erotico o porno o chessia..perchè nel suo modo di raccontare ci mette quella genuinità e verità che fa sorridere e ci si concentra più sul fatto che le cose che sta dicendo sono verissime
 

Valentina Bellucci

La Collezionista di Sogni
Ho appena terminato di leggere questo libro e non posso dir altro se non dichiarare che è semplicemente meraviglioso! :D
Mi è piaciuto per la scorrevolezza, la schiettezza e l'immagine che riesce a dare di ogni singola persona, nonché per il suo lato introspettivo e geniale!
Complimenti Fabio! :wink:
 

Vale 1982

New member
Me lo consigliò un'amica, io "snobbavo" i libri di Volo pur non avendoli mai letti.
Questo mi è piaciuto, in quel periodo stavo cercando anche io il mio posto nel mondo e forse lo sto cercando tutt'ora.
Dopo averlo letto ne ho preso qualche altro e ho scoperto che non è male, scrive in modo semplice e rispecchia molti attimi della nostra quotidianità senza troppi giri di parole.
 

MadLuke

New member
Il libro è così "vuoto" che fatico pure a trovare qualcosa da giudicare. Molti dei suoi sostenitori raccontano con entusiasmo di averlo letto in pochissimi giorni, se non addirittura ore; io non stento a crederci ma non credo sia affatto un pregio. La realtà è che la trama è pressoché inesistente e tutto il romanzo si riduce a un'interminabile sequenza di battute di spirito (anche divertenti, indubbiamente) e frasi fatte sull'amore, sulla vita, i fidanzamenti e chi più ne ha, più ne metta.
In questo senso è certo l'autore ha molto copiato dallo stile di Paulo Coelho, melenso e mistico. Ma se quest'ultimo ha se non altro il merito di inquadrare con una certa precisione e intenti la ricerca spirituale, Fabio Volo si limita invece ad "appiccicare Dio" su questo e quello, senza neanche uno straccio o un tentativo di approfondimento. La sua sconvolgente superficialità (oltremodo evidente nell'analisi della psicologia dei personaggi) lo relega ad essere, al più, un autore per ragazzi.
 

amanuense

New member
Si parla tanto bene di questo autore, come del resto si parla tanto bene di tutti gli autori commerciali e va bene perché quanto meno producono un prodotto di consumo che sfama qualche famiglia. Cerco di vedere l'esistenza di questi prodotti come uno dei sistemi per sconfiggere la disoccupazione. Scrivi storie fatte di frasi fatte (fanno molto Baci Perugina), di viscido buonismo e produci occupazione (i libri vanno stampati, trasportati ecc...)poi vai in TV per presentarlo, predichi lo stesso buonismo e anche qui produci occupazione (TV, pubblicità ecc...), la gente ti vede si commuove perché il buonismo piace molto nella nostra epoca, quindi vanno a comprare il libro, altra occupazione. Questi prodotti hanno il merito di far aprire libri a gente che solitamente li usa come ferma carte e che non avendo nessuna conoscenza letteraria (è il loro primo libro) non può far confronti, quindi presi dall'entusiasmo urlano "ommmiiioodddioooo! Io ammmooo fabbbiooo sei un genio, il nuovo messia ti lovvvoooo"
Ora che ho finito di elencare i lati positivi di questi libri vorrei parlare di quelli negativi.
Scrivere un'opera e scrivere un prodotto di consumo sono due cose diverse, come del resto il cucinare non è l'equivalente del cuocere dei sofficini o preparare un panino. "Ma tanta gente mangia i sofficini" vero, ma non si può certo dire che sia un prodotto di alta cucina. Tanta gente mangia da Mc , pure io a volte ci vado, ma quando esco da lì non dico "mai mangiato così bene! Questa sì che è cucina". Fabio volo da anni scrive sempre le solite storie in cui l'ingrediente principale è il buonismo, può piacere, ma considerarlo uno scrittore solo perché scrive libri (tutti uguali) è come chiamare me Chef, solo perché so prepararmi la pastasciutta. Vorrei tanto il suo conto in banca, ma gli lascerei molto volentieri il suo "talento".
 

MadLuke

New member
Si parla tanto bene di questo autore, come del resto si parla tanto bene di tutti gli autori commerciali e va bene perché quanto meno producono un prodotto di consumo che sfama qualche famiglia. Cerco di vedere l'esistenza di questi prodotti come uno dei sistemi per sconfiggere la disoccupazione. Scrivi storie fatte di frasi fatte (fanno molto Baci Perugina), di viscido buonismo e produci occupazione (i libri vanno stampati, trasportati ecc...)poi vai in TV per presentarlo, predichi lo stesso buonismo e anche qui produci occupazione (TV, pubblicità ecc...), la gente ti vede si commuove perché il buonismo piace molto nella nostra epoca, quindi vanno a comprare il libro, altra occupazione. Questi prodotti hanno il merito di far aprire libri a gente che solitamente li usa come ferma carte e che non avendo nessuna conoscenza letteraria (è il loro primo libro) non può far confronti, quindi presi dall'entusiasmo urlano "ommmiiioodddioooo! Io ammmooo fabbbiooo sei un genio, il nuovo messia ti lovvvoooo"
Ora che ho finito di elencare i lati positivi di questi libri vorrei parlare di quelli negativi.
Scrivere un'opera e scrivere un prodotto di consumo sono due cose diverse, come del resto il cucinare non è l'equivalente del cuocere dei sofficini o preparare un panino. "Ma tanta gente mangia i sofficini" vero, ma non si può certo dire che sia un prodotto di alta cucina. Tanta gente mangia da Mc , pure io a volte ci vado, ma quando esco da lì non dico "mai mangiato così bene! Questa sì che è cucina". Fabio volo da anni scrive sempre le solite storie in cui l'ingrediente principale è il buonismo, può piacere, ma considerarlo uno scrittore solo perché scrive libri (tutti uguali) è come chiamare me Chef, solo perché so prepararmi la pastasciutta. Vorrei tanto il suo conto in banca, ma gli lascerei molto volentieri il suo "talento".

Secondo me non è questione di buonismo, quanto di sentimentalismo. Fabio volo non va mai oltre le emozioni e i sentimenti. Per un adolescente o un ventenne che abbia voglia di crescere può essere il primo passo verso qualcosa di più profondo.
D'altronde lui stesso lo ha detto "a me piace Dostoevskij, però poi scrivo quello che scrivo".

Ciao, MadLuke.
 

Reid

Member
Si parla tanto bene di questo autore, come del resto si parla tanto bene di tutti gli autori commerciali e va bene perché quanto meno producono un prodotto di consumo che sfama qualche famiglia. Cerco di vedere l'esistenza di questi prodotti come uno dei sistemi per sconfiggere la disoccupazione. Scrivi storie fatte di frasi fatte (fanno molto Baci Perugina), di viscido buonismo e produci occupazione (i libri vanno stampati, trasportati ecc...)poi vai in TV per presentarlo, predichi lo stesso buonismo e anche qui produci occupazione (TV, pubblicità ecc...), la gente ti vede si commuove perché il buonismo piace molto nella nostra epoca, quindi vanno a comprare il libro, altra occupazione. Questi prodotti hanno il merito di far aprire libri a gente che solitamente li usa come ferma carte e che non avendo nessuna conoscenza letteraria (è il loro primo libro) non può far confronti, quindi presi dall'entusiasmo urlano "ommmiiioodddioooo! Io ammmooo fabbbiooo sei un genio, il nuovo messia ti lovvvoooo"
Ora che ho finito di elencare i lati positivi di questi libri vorrei parlare di quelli negativi.
Scrivere un'opera e scrivere un prodotto di consumo sono due cose diverse, come del resto il cucinare non è l'equivalente del cuocere dei sofficini o preparare un panino. "Ma tanta gente mangia i sofficini" vero, ma non si può certo dire che sia un prodotto di alta cucina. Tanta gente mangia da Mc , pure io a volte ci vado, ma quando esco da lì non dico "mai mangiato così bene! Questa sì che è cucina". Fabio volo da anni scrive sempre le solite storie in cui l'ingrediente principale è il buonismo, può piacere, ma considerarlo uno scrittore solo perché scrive libri (tutti uguali) è come chiamare me Chef, solo perché so prepararmi la pastasciutta. Vorrei tanto il suo conto in banca, ma gli lascerei molto volentieri il suo "talento".

Ti stimo, quanto è vero.
 

malafi

Well-known member
Si parla tanto bene di questo autore, come del resto si parla tanto bene di tutti gli autori commerciali e va bene perché quanto meno producono un prodotto di consumo che sfama qualche famiglia. Cerco di vedere l'esistenza di questi prodotti come uno dei sistemi per sconfiggere la disoccupazione. Scrivi storie fatte di frasi fatte (fanno molto Baci Perugina), di viscido buonismo e produci occupazione (i libri vanno stampati, trasportati ecc...)poi vai in TV per presentarlo, predichi lo stesso buonismo e anche qui produci occupazione (TV, pubblicità ecc...), la gente ti vede si commuove perché il buonismo piace molto nella nostra epoca, quindi vanno a comprare il libro, altra occupazione. Questi prodotti hanno il merito di far aprire libri a gente che solitamente li usa come ferma carte e che non avendo nessuna conoscenza letteraria (è il loro primo libro) non può far confronti, quindi presi dall'entusiasmo urlano "ommmiiioodddioooo! Io ammmooo fabbbiooo sei un genio, il nuovo messia ti lovvvoooo"
Ora che ho finito di elencare i lati positivi di questi libri vorrei parlare di quelli negativi.
Scrivere un'opera e scrivere un prodotto di consumo sono due cose diverse, come del resto il cucinare non è l'equivalente del cuocere dei sofficini o preparare un panino. "Ma tanta gente mangia i sofficini" vero, ma non si può certo dire che sia un prodotto di alta cucina. Tanta gente mangia da Mc , pure io a volte ci vado, ma quando esco da lì non dico "mai mangiato così bene! Questa sì che è cucina". Fabio volo da anni scrive sempre le solite storie in cui l'ingrediente principale è il buonismo, può piacere, ma considerarlo uno scrittore solo perché scrive libri (tutti uguali) è come chiamare me Chef, solo perché so prepararmi la pastasciutta. Vorrei tanto il suo conto in banca, ma gli lascerei molto volentieri il suo "talento".

Sono d'accordissimo con quanto scrivi, anche se ho letto un solo libro di Volo (non questo). Tra l'altro - se avete visto le Invasioni Barbariche della scorsa settimane - lo spessore è quello che è.... Mika in confronto è apparso Persona, persona vera, con quel suo malcelato velo di tristezza non superato da una vita di successo. Fabio Volo invece è quello lì, poca roba.

Però il suo "talento" lo vorrei: non nello scrivere, ma nel saper trasformare in oro quel che tocca. Avere un conto in banca così non è solo fortuna, del talento - anche se non letterario - ci vuole!
 

Jess

New member
secondo me....

Io ho letto questo libro parecchi anni fa...
E' nella lista dei libri che appena voltata l'ultima pagina, non mi hanno lasciato nulla...
Non un motivo per tornare a riflettere sulla lettura appena terminata....
Primo e ultimo libro di Fabio Volo!!!!
 
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