Allende, Isabel - La figlia della fortuna

RosaT.

Leghorn Member
Nel 1832 Eliza viene abbandonata sulla soglia dei fratelli inglesi Jeremy, Jhon e Rose Sammers che vivono a Valparaiso. Eliza vivie tra due mondi riceve una educazione rigida anglosassone ed al tempo stesso al cuoca le fa conoscere la vitalità, la magia la cordialità del suo popolo.
Si innamora perdutamente di un giovane idealista che lavora per Jeremy il quale nel 1848 parte per cercare fortuna in California. Eliza si mette sulle sue tracce e si imbarca per San.Franscisco, passa da un'america all'altra alla ricerca del suo amato tra dolori e sofferenze, banditi e avventori, sfiorando sogni e passioni.

Per me questo libro è pieno di sapori, profumi, amore e avventura ... mi ha lasciato come quasi tutti i libri di Isabel legata alla vita di Eliza fino all'ultima pagina. Secondo il mio parere è uno dei suoi migliori lavori da non perdere se piace il genere.
 
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Ellis

New member
L'ho finito di leggere oggi; sono soddisfattissima di questo libro! :D
Un viaggio fisico e intimo di una ragazzina che diventa donna lontano dal suo paese. Culture diverse ma non per questo impossibili. I misteri e gli scheletri nell'armadio di una famiglia. La storia di una ragazzina che conosce l'amore per la prima volta e che ci resta legata per un bel pezzo fino a quando......basta così sennò svelo troppo!
 
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Minnie

New member
letto e riletto .... amico di comodino in periodi in cui voglio rivivere emozioni dolci ... sentimenti antichi e poco corrotti .....

Ah ... le parole che usa Isabel .......
 

Ariel

New member
Io l'ho letto qualche anno fa e non mi ricordo assolutamente nulla... non deve avermi colpito, direi:boh:
 

Elron

New member
devo dissentire

Ho letto tutto di Allende, ma il libro meno bello è proprio "La figlia della fortuna".
L'ho trovato noioso e lento, non è riuscito a coinvolgermi come ad es ha fatto Paula.
Ovviamente i gusti sono insidacabili, può piacere come non piacere.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Stupendo! Coinvolgente e appassionante,nello stile tipico della Allende.
Unisce amore,amicizia,avventura con temi sociali e politici,ancora attuali,pur svolgendosi nel 1840/50.
Adoro questa scrittrice perchè non scende mai nel sentimentalismo fine a se stesso,narra gli amori delle protagoniste facendo sempre riferimento anche ad altro.
Pure io ho ammirato il coraggio di Eliza Sommers di affrontare le avversità durante il viaggio alla ricerca del suo primo amore.
Ho trovato molto significativo il confronto che il lettore può percepire tra i due personaggi maschili,Joaquin e Tao Chi'en.
Interessanti personaggi sono anche Miss Rose e Mama Fresia.
Ho scoperto poco fa che "Ritratto in seppia" (che avevo letto prima di questo) è il seguito;infatti mi sembrava di avere un vago ricordo dei nomi,magari lo rileggerò di nuovo per apprezzarlo ancor di più.
La fine del romanzo è perfetta,è un inno alla libertà della donna e alla sua conquista di autonomia individuale.

"Per iscritto si può dire qualunque cosa,questa era la sua teoria,e in fatto di teoria non aveva rivali.

Il saggio non desidera nulla,non giudica,non fa progetti,mantiene la mente aperta e il cuore in pace.

Durante gli esercizi di meditazione non dimenticava mai di inviarle energia protettiva per aiutarla a sopravvivere alle mille morti e alle disgrazie possibili che cercava di non formulare,perchè sapeva che chi si compiace nel pensare alla negatività finisce per evocarla".
 
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mame

The Fool on the Hill
Non l'ho trovato il capolavoro che mi avevano preannunciato, ma è comunque un bel libro. Le tematiche sono abbastanza comuni e banali: il tema del viaggio come scoperta di sé, per esempio. Però la narrazione è piacevole, i personaggi mai antipatici. Tutto sommato, se si ha tempo per un libro in più, può valere la pena.
 

Meri

Viôt di viodi
Sei il mio angelo e la mia perdizione, in tua presenza raggiungo l'estasi divina e in tua assenza sprofondo all'inferno, qual è la natura del potere che eserciti su di me Eliza?
 

mame

The Fool on the Hill
Libro bellissimo: scritto in modo elegante, fine, leggero... Ma chi era il fuorilegge?:?

Credo che alla fine conti poco. Che fosse il beneamato o no, credo che la sua funzione sia solo quella di far pendere definitivamente la bilancia verso una decisione che Eliza aveva già preso dentro di sé: che la vita continua e che l'amore è fatto di realtà condivisa, non di fantasia.
 

Meri

Viôt di viodi
Credo che alla fine conti poco. Che fosse il beneamato o no, credo che la sua funzione sia solo quella di far pendere definitivamente la bilancia verso una decisione che Eliza aveva già preso dentro di sé: che la vita continua e che l'amore è fatto di realtà condivisa, non di fantasia.

Sicuramente, ma mi sarebbe comunque piaciuto saperlo:boh:
 

qweedy

Well-known member
Letto d'un fiato, molto avvincente. Bella l'ambientazione storica, e come sempre molto godibile la scrittura di Isabel Allende.
 
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