Saviano, Roberto - La bellezza e l'inferno

elena

aunt member
Interessantissima raccolta di scritti, già apparsi su quotidiani e settimanali e rivisitati in occasionde dell'attuale pubblicazione.
Diversi aspetti mi hanno colpito di questo autore (del quale peraltro non ho letto Gomorra): la chiarezza e fluidità di scrittura, l'appropriatezza delle varie citazioni e riferimenti bibliografici, l'ampio respiro dei temi trattati (quindi non solo libro denunica dell'incredibile commistione tra criminalità, politica e potere economico nel sud d'Italia), l'assenza di atteggiamenti da "divo" (critica spesso rivoltagli per screditare la sua figura e, quindi, i suoi scritti), l'onestà intellettuale che non lesina apprezzamenti nei confronti di altri grandi personaggi della letturatura, del giornalismo, del cinema, della musica, dello sport ammirati soprattutto per la capacità di essere sè stessi in ogni circostanza. E' un omaggio a figure che, con la loro arte o con il loro amore per la libertà, hanno costruito e continuano a costruire la nostra storia ogni giorno, come Miriam Makeba, Felicia Impastato, Beppino Englaro, Michel Petrucciani, Anna Politkovskaja.....e tanti altri.
Le diverse tematiche coinvolgono il nostro presente e sono sempre trattate con molta accuratezza e precisione e fanno sentire il lettore personalmente ed emotivamente coinvolto: e proprio questa reale presa di coscienza del lettore che Saviano giudica come fine fondamentale della sua attività (e proprio questo che probabilmente ha dato fastidio a più di una persona).

Molto bello: un bel tuffo nell'attualità, riportata non come notizia giornalistica ma come esperienza di vita vissuta e fortemente sentita dall'autore.
 

kikko

free member
Il fatto che il libro riporti fatti già raccontati mi aveva fatto desistere dal leggerlo, inconsciamente avevo pensato a un Saviano appagato che ha pubblicato un libro per sfruttare l'onda del successo,probabilmente mi dovrò ricredere dopo averlo letto, per il momento è in wishlist
 

Mizar

Alfaheimr
Oh, povero Albertino Burri !


Per la cronaca: sono d'accordo con l'articolo di Grasso linkato da mame. Il gionalista è stato solo troppo buono e politically corret (ci sarebbe da buttar giù pesante).
 
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Dory

Reef Member
Ancora una volta mi ritrovo a parlare di chi usa e come usa il coltello e perché lo usa. Non sono per niente d'accordo con Grasso.
Invitiamo un superesperto di letteratura, un superluminare pieno di scienza, ma avrà la stessa potenza comunicativa?
Ce l'ha? Bene! E allora che scriva un best seller, che vada in tv a divulgare certe cose. La bellezza di Saviano è che riesce ad arrivare a TUTTI!!!
Le due ore erano troppe? Ma che ben vengano due ore così!! Volevamo mettere una mezz'ora di Grande Fratello, che forse era più istruttivo!! Che ne dite?
Scusate, ma io mi arrabbio quando sento o leggo persone che pensano di saperla più lunga degli altri e che criticano pure quelle poche persone decenti che vanno in tv a fare qualcosa di buono!!! Non saranno il top del top, ma almeno si muovono, fanno qualcosa che si VEDE e si SENTE, invece di starsene ad ammuffire dentro le aule universitarie o dietro enormi scrivanie di mogano!!!
 
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mame

The Fool on the Hill
Confesso di non aver visto il programma per un mio errore di valutazione: pensavo fosse la replica della puntata già trasmessa in cui era ospite Saviano, ma ho seguito un po' le mail di Paolo Di Stefano nel suo forum sul Corriere e mi è parso di capire che di recente Saviano si sia schierato con decisione a favore della letteratura impegnata, commettendo però il discutibile errore di dichiarare che la letteratura non impegnata non è letteratura. Il che effettivamente mi sembra un po' troppo semplicistico e radicale. E approvo la critica di Di Stefano, che pure ha sempre sostenuto che Saviano è un ottimo scrittore e ha citato "Gomorra" tra i libri migliori usciti quell'anno.
 

Dory

Reef Member
Confesso di non aver visto il programma per un mio errore di valutazione: pensavo fosse la replica della puntata già trasmessa in cui era ospite Saviano, ma ho seguito un po' le mail di Paolo Di Stefano nel suo forum sul Corriere e mi è parso di capire che di recente Saviano si sia schierato con decisione a favore della letteratura impegnata, commettendo però il discutibile errore di dichiarare che la letteratura non impegnata non è letteratura. Il che effettivamente mi sembra un po' troppo semplicistico e radicale. E approvo la critica di Di Stefano, che pure ha sempre sostenuto che Saviano è un ottimo scrittore e ha citato "Gomorra" tra i libri migliori usciti quell'anno.


Mame scusami, non voglio far polemica, è solo che mi fa rabbia (non ce l'ho con te ovviamente!!) il fatto che si debba sempre e per forza trovare qualche difetto in chi sta solo cercando di mettercela tutta per fare qualcosa di buono. La persona perfetta non esiste. Lui potrebbe anche, al contrario, candidare Moccia al prossimo Nobel, ma la sua opera di denuncia contro le mafie, i suoi scritti e le sue parole, che se non sono le uniche e le migliori in questo campo, sono tuttavia riusicite ad uscire fuori e farsi sentire a gran voce, insomma, tutto questo è l'unica cosa che conta. E certi giornalisti che fanno? Invece di aiutarlo, di rafforzare quello che lui dice, al massimo "pubblicizzare" ancora di più tutte le altre persone che si sono battute per la stessa causa, che fanno? Dicono, ma Saviano non sa questo, Saviano non fa quest'altro, ma chisseneimporta!!!
Proprio qualche giorno fa ho visto un film bellissimo, Fortapasc, uscito proprio quest'anno, girato a Napoli e Torre Annunziata, che parla del giornalista Giancarlo Siani ucciso dalla camorra. Che i giornalisti parlino di questo, che facciano quello che ha fatto Giancarlo, invece di perdere tempo a criticare Saviano!!!
 

mame

The Fool on the Hill
Grasso si occupa di televisione e mi sembra che ci stia, nel suo mestiere, parlare di un programma che immagino abbia fatto un alto indice di ascolti. E mi sembra comunque che il suo articolo sia abbastanza equilibrato. Non ha detto che Saviano è un cretino e non sa scrivere. Ha espresso apprezzamento per la sua opera e per la sua scrittura. Credo che lui, come me in altre occasioni, sia rimasto colpito dalla grandissima dote affabulatoria di Saviano, capace di reggere un palcoscenico con una disinvoltura e una padronanza indiscutibili. Io l'ho sentito anche dal vivo a un incontro con alcuni scrittori che si tenne a Milano un bel po' di tempo fa. Non m'intendo né di letteratura né di politica russa, ma Grasso ha ritenuto che ci fosse qualche lacuna nelle argomentazioni di Saviano nel parlarne. Io non credo nelle lodi sperticate a tutti i costi. Dire che Saviano abbia dimostrato di non intendersi tanto di certi argomenti di letteratura non fa necessariamente di lui un cretino né significa demolire tutta la sua opera di scrittore. Se vogliamo, a me "Gomorra" è piaciuto, ma qualche congiuntivo mancato glielo avrei tirato in testa volentieri. E se è vero, come è stato scritto, che Saviano ritiene non letteratura tutti gli scritti che non esprimono un impegno sociale, be', a me personalmente l'affermazione pare esagerata, perché allora dovremmo classificare come lista della spesa autori come Oscar Wilde, D'Annunzio e tanti altri per considerare letteratura solo Baroja, Zola e Saviano.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Io ringrazio Saviano che attraverso la televisione e da un programma molto seguito ha parlato di Varlam Salamov, grandissimo autore, letto pochissimo in Italia e che invece merita l'attenzione di tutti. Racconto un piccolo episodio che credo sia correlato a questo fatto, da ieri il nostro forum ha decine di ospiti che leggono la discussione su I racconti della Kolyma, io mi ero allarmata pensando a un attacco spammatico e oggi, leggendo questo thread ho scoperto il motivo di tanto interesse verso quel magnifico libro, interesse che non avevo collegato con l'intervista a Saviano, non guardando oramai la televisione da anni.
Grazie Saviano, perchè le tue parole hanno portato agli onori un grande uomo e grande scrittore come Salamov, che merita di essere conosciuto da più persone possibili.
Su Aldo Grasso non mi pronuncio, l'articolo parla da sè...
 
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mame

The Fool on the Hill
Io ringrazio Saviano che attraverso la televisione e da un programma molto seguito ha parlato di Varlam Salamov, grandissimo autore, letto pochissimo in Italia e che invece merita l'attenzione di tutti. Racconto un piccolo episodio che credo sia correlato a questo fatto, da ieri il nostro forum ha decine di ospiti che leggono la discussione su I racconti della Kolyma, io mi ero allarmata pensando a un attacco spammatico e oggi, leggendo questo thread ho scoperto il motivo di tanto interesse verso quel magnifico libro, interesse che non avevo collegato con l'intervista a Saviano, non guardando oramai la televisione da anni.
Grazie Saviano, perchè le tue parole hanno portato agli onori un grande uomo e grande scrittore come Salamov, che merita di essere conosciuto da più persone possibili.
Su Aldo Grasso non mi pronuncio, l'articolo parla da sè...

Grazie, Elisa, per questo commento. Avevo segnalato l'articolo di Grasso a solo titolo informativo, ma come avevo detto, non ho visto il programma (errore mio) e non m'intendo per nulla di letteratura russa. Mi sembrava che Grasso non avesse criticato l'opera di Saviano, ma solo le sue competenze letterarie in quell'ambito (cosa che io non ero in grado di giudicare, anche avessi visto il programma). E tu mi hai dato un punto di vista competente, rilevando la bravura e le conoscenze di Saviano. 1-0 per lui. :wink:
 

Dory

Reef Member
Quello che ho detto non era rivolto esclusivamente all'articolo di Grasso, diciamo che l'ho preso un po' come spunto per riferirmi in generale a quelli che criticano negativamente Saviano.
 

mame

The Fool on the Hill
Quello che ho detto non era rivolto esclusivamente all'articolo di Grasso, diciamo che l'ho preso un po' come spunto per riferirmi in generale a quelli che criticano negativamente Saviano.

Che siano abitanti di Casal di Principe?.....

A parte le battute, in ogni cosa bisogna valutare. Saviano non è esente da critiche, come chiunque. A qualcuno può anche non piacere come scrive e ha tutto il diritto di dirlo. Se uno invece critica Saviano per aver mostrato la spazzatura sotto il tappeto, è sicuramente un camorrista. Nella fattispecie, Grasso criticava le sue conoscenze letterarie, che Elisa ha chiarito essere impeccabili. Ho citato anche Di Stefano, grande estimatore di Saviano, del quale però ha criticato l'estremismo nella definizione di letteratura. Ribadisco che mi sono scioccamente persa il programma e non sarei stata comunque in grado di valutare le conoscenze di Saviano in ambito russo, per questo ho apprezzato il chiarimento di Elisa: avevo segnalato l'articolo solo per amore di informazione. Non ho visto con i miei occhi Saviano dire che solo la letteratura impegnata è letteratura, ma se davvero così fosse, mi spiace per Saviano che pure ho apprezzato come scrittore e come persona, ma non sono assolutamente d'accordo con questa affermazione.
 

cloud83

New member
Ancora una volta mi ritrovo a parlare di chi usa e come usa il coltello e perché lo usa. Non sono per niente d'accordo con Grasso.
Invitiamo un superesperto di letteratura, un superluminare pieno di scienza, ma avrà la stessa potenza comunicativa?
Ce l'ha? Bene! E allora che scriva un best seller, che vada in tv a divulgare certe cose. La bellezza di Saviano è che riesce ad arrivare a TUTTI!!!
Le due ore erano troppe? Ma che ben vengano due ore così!! Volevamo mettere una mezz'ora di Grande Fratello, che forse era più istruttivo!! Che ne dite?
Scusate, ma io mi arrabbio quando sento o leggo persone che pensano di saperla più lunga degli altri e che criticano pure quelle poche persone decenti che vanno in tv a fare qualcosa di buono!!! Non saranno il top del top, ma almeno si muovono, fanno qualcosa che si VEDE e si SENTE, invece di starsene ad ammuffire dentro le aule universitarie o dietro enormi scrivanie di mogano!!!


sono pienamente d'accordo... Roberto è uno che ha parlato a tutti, non agli addetti ai lavori... io prima di lui nonostante che fossi napoletana non sapevo nel dettaglio certe cose e per me è stato utilissimo... spero lo sia stato per tutti almeno per aprire gli occhi a quanti li hanno ancora chiusi... che poi è facile parlare... intanto chi ci mette la faccia è lui e per questo merita il nostro rispetto!
 

cloud83

New member
Io ringrazio Saviano che attraverso la televisione e da un programma molto seguito ha parlato di Varlam Salamov, grandissimo autore, letto pochissimo in Italia e che invece merita l'attenzione di tutti. Racconto un piccolo episodio che credo sia correlato a questo fatto, da ieri il nostro forum ha decine di ospiti che leggono la discussione su I racconti della Kolyma, io mi ero allarmata pensando a un attacco spammatico e oggi, leggendo questo thread ho scoperto il motivo di tanto interesse verso quel magnifico libro, interesse che non avevo collegato con l'intervista a Saviano, non guardando oramai la televisione da anni.
Grazie Saviano, perchè le tue parole hanno portato agli onori un grande uomo e grande scrittore come Salamov, che merita di essere conosciuto da più persone possibili.
Su Aldo Grasso non mi pronuncio, l'articolo parla da sè...

credo che i racconti della Kolyma saranno la mia prossima lettura... l'altra sera Saviano m'ha conquistato
 

praschese89

New member
credo che i racconti della Kolyma saranno la mia prossima lettura... l'altra sera Saviano m'ha conquistato


anchio l'altra sera ho seguito ogni istante Saviano in tv da Fazio(per altro mio concittadino e grande giornalista)!Io non capisco come qualcuno possa criticare Saviano non riesco a capirlo,se ci fossero più uomini come lui il mondo sarebbe diverso e molto ma molto migliore!!
Anchio leggerò "I racconti della kolyma" di Salamov e continuerò coi libri di Vasilij Grossman e con quelli di Anna Politkovskaja sulla Cecenia,tutti libri per i quali l altra sera Roberto ha speso più di una parola e che di sicuro vale la pena leggere!!
grazie a Roberto Saviano
 

frasquita

New member
che bello tornare sul forum dopo giorni di delirio e leggere esattamente quello che speravo di trovare :) Non ho potuto vedermelo in tv, ma così un po' ho recuperato :)
 

isola74

Lonely member
Ho comprato questo libro più per simpatia per Saviano che per convinzione: temevo in una "minestra riscaldat"... invece mi sono dovuta ricredere...In primo luogo perchè molti degli scritti inseriti nel libro non li avevo mai letti, ma soprattutto perchè è un libro di ampio respiro..la camorra c'è ma nella stessa misura in cui ci sono molti altri problemi della nostra società: il razzismo, la malattia fisica, la cronaca giornalistica, l'eutanasia, e tanto altro ancora...
Bel libro, scritto con uno stile fluido e mai pesante... Bellissimo l'ultimo articolo, su Anna Politkovskaja..mi ha fatto venir voglia di comprare il suo libro sulla Cecenia... Insomma, un grande Saviano, che ami o odi (a seconda della parte in cui stai....:??)
 
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