Uhlman, Fred - L'amico ritrovato

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
Ricordo di averlo letto alle medie, ma non l'avevo tra i miei libri, chissà forse lo presi in biblioteca oppure dato via causa millanta traslochi.
Rimesso in wishlist mi è arrivato ieri per regalo e oggi l'ho letto.
Poche parole... è straordinario, del tipo di quelle letture brevi ma così intense di significati che fanno riflettere. Un piccolo e grande capolavoro di letteratura.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
bello l'incipit:

"Entrò nella mia vita nel febbraio del 1932 per non uscirne più. Da allora è passato più di un quarto di secolo, più di novemila giorni tediosi e senza scopo, che l'assenza della speranza ha reso tutti ugualmente vuoti – giorni e anni, molti dei quali morti come le foglie secche su un albero inaridito. Ricordo il giorno e l'ora in cui il mio sguardo si posò per la prima volta sul ragazzo che doveva diventare la fonte della mia più grande felicità e della mia più totale disperazione."
 

Amhose

New member
Questo libro me l ' hanno regalato e mi è piaciuto tantissimo , solo che non ho letto gli altri due :wink:
 

mame

The Fool on the Hill
Un bellissimo insegnamento su come a volte ci si lascia dividere dalle circostanze e su come spesso le situazioni e le persone non sono quello che sembrano, e quando ci si rende conto dello sbaglio può essere troppo tardi.
 

pinkfloyd94

New member
La prima volta che l'ho letto frequentavo le elementari e non l'ho apprezzato, non capendone gran parte. Rileggendolo al giorno d'oggi, conoscendo il contesto storico, ho capito di trovarmi di fronte ad un vero capolavoro! Assolutamente da leggere, con un pacchetto di fazzoletti a portata di mano :)
 
P

~ Patrizia ~

Guest
Un piccolo capolavoro assolutamente da leggere.
Tanto breve quanto intenso e commovente.
Una scrittura elegante e poetica per descrivere il valore assoluto dell'amicizia e offrire validi spunti di riflessione sul nazismo.

Resta nell'anima.
Voto:5
 

Giadaara

New member
Uhlman Fred - L'amico ritrovato

E’ la storia della grande amicizia che unisce due adolescenti nella Germania del 1932, quando intolleranza e culto della razza ariana si stanno ormai diffondendo.
Hans, figlio di un medico ebreo, ama la lettura, il teatro e vuole diventare poeta. Si sente diverso dai compagni di scuola che hanno altre ambizioni e con i quali non ha nulla da condividere. Ma l’arrivo in classe di Konradin, conte di Hoenfels, la cui eleganza e raffinatezza non derivano dal titolo nobiliare, suscita l’entusiasmo di Hans. La vita di entrambi cambia: nasce un’amicizia pura e disinteressata, forte e sincera, ma che viene spezzata l’anno successivo dall’esilio forzato di Hans.

Un libro del quale si deve sapere poco e leggere tutto d’un fiato. Piccolo nella dimensione, ma dalla grandezza di contenuti indiscutibile e dalla incredibile forza evocativa: una lettura di una sera, ma che si ricorda per tutta la vita.​
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Stupendo,breve ma intenso.Davvero delicato e commovente.
Mi ha fatto tornare in mente la mia migliore amica dalla terza media fino alla fine del Liceo,con la quale ormai da tanti anni (almeno 15,credo) non ho più alcun tipo di rapporto,ma della quale serbo un meraviglioso ricordo (di lei o del sentimento di forte amicizia che ci legava :?? ?).
Il tema dell'amicizia è,ovviamente,anche il pretesto per trattare quello del nazismo e dell'odio razziale,che però viene presentato in maniera differente dal solito,anche perchè la famiglia del protagonista è sì ebrea,ma "sui generis".
Ho scoperto che l'autore è stato anche pittore,così ho compreso meglio la presenza di vari riferimenti ad opere d'arte e le descrizioni dei paesaggi che sono delle vere e proprie "pennellate".
Ho intenzione di leggere anche gli altri 2 romanzi della Trilogia di cui questo fa parte,spero di trovarli con facilità.
 

skitty

Cat Member
Nella Germania degli anni Trenta, due ragazzi sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. L'uno è figlio di un medico ebreo, l'altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un'amicizia del cuore, un'intesa perfetta e magica. Un anno dopo, il loro legame è spezzato.

“I giovani tra i sedici e i diciotto anni uniscono in sé un'innocenza soffusa di ingenuità, una radiosa purezza di corpo e di spirito e il bisogno appassionato di una devozione totale e disinteressata. Si tratta di una fase di breve durata che, tuttavia, per la sua stessa intensità e unicità, costituisce una delle esperienze più preziose della vita.”

“E quello che ci pareva più urgente era imparare a fare il miglior uso possibile della vita, oltre, naturalmente, a cercare di scoprire quale scopo avesse, se l'aveva...”

Un racconto fatto di parole delicate e semplici, eppure che scavano in profondità nell'animo. Colpisce il fatto che cose normalissime e scontate come un'amicizia, gli screzi tra i banchi di scuola, i pensieri da adolescenti sulla vita, si verifichino comunque nonostante il contorno politico mostruoso... I processi della crescita e dell'interazione umana non muoiono, neanche in condizioni estreme, solo che vengono ostacolati ed influenzati in modi sorprendenti. Ci si immedesima con facilità nei pensieri del protagonista... La narrazione leggera e senza “tragedie” non impedisce di farmi uscire lacrime vere sulla conclusione.
Voto: 5
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
uno dei quei libri che non lasciano indifferenti. Quando lo chiudi, dopo aver letto le ultime due righe, il malessere alla bocca dello stomaco tarda ad andarsene. Un libro brevissimo, divorabile in un'oretta, che non aveva bisogno di centinaia di pagine per il messaggio che Uhlman voleva trasmettere: ci sarà sempre spazio per il bene, l'amicizia, l'affetto, la purezza di intenti, in mezzo all'orrore. Anche se, come Konradin, all'inizio siamo stati ciechi, c'è sempre tempo per riscattarsi.
In "storia di un uomo" Uhlman lascia intendere che questo romanzo breve potrebbe non essere mera finzione narrativa, ma addirittura una storia vera.
 

magialibri

New member
Ho capito che un libro può essere piccolisimo, brevissimo e anche un capolavoro.
E questo libro ci dice che l’amicizia molte volte è eterna ma anche sconvolgente e come in questo caso anche magica
 

ayla

+Dreamer+ Member
Avrei dato volentieri la vita per un amico.
L'amicizia resiste a tutto, alle divergenze di pensiero, al tempo, alla distanza, alla guerra, ai pregiudizi, alle differenze sociali, non esistono ostacoli che non possa superare. E' un legame che unisce per la vita.
Leggendo questo libro ho pensato che ognuno di noi sarebbe veramente fortunato se, almeno una volta nella vita, riuscisse a provare per qualcuno (e a essere contraccambiato) un sentimento così onesto e profondo.
 

Nerst

enjoy member
lettura davvero toccante. La guerra non si fa sentire quando oramai esplode, ma quando cominciano a nascere gli schieramenti e i primi atti di razzismo. E' stato commovente il provare da parte di Konradin a proteggere Hans dal suo mondo che non avrebbe mai accettato la loro amicizia. Un' amicizia che è rimasta forte, nonostante la lontananza dei due protagonisti.
Lo consiglio, resta dentro.
 
Alto