Stoker, Bram - Dracula

Vladimir

New member
Quando è stato fatto il film, lo stesso film si chiamava Dracula di Bram Stoker per sottolineare il fatto che era l'originale
Se alludi al film di Coppola non l'ho trovato assolutamente fedele (benché lo ritenga un gran bel film). Ha traviato completamente la figura di Dracula facendolo apparire alla fine buono, cosa che nel romanzo non è assolutamente. Secondo il conte non compare praticamente mai nel libro, al contrario del film. Io trovo che il Dracula migliore sia quello di Murnau del lontano 1922. Memorabile la figura bianca ed emaciata del conte

http://seminars.torontoghosts.org/blog/media/blogs/new/nosferatu.jpg
 

tiki

New member
Molto bello!

Io l'ho letto da poco e mi è piaciuto molto..molto bello il fatto che sia sotto forma di appunti disordinati e stralci di diari perchè ti da l'impressione di essere davvero parte della storia...La storia non risulta mai pesante e una volta che lo inizi non vorresti più smettere di leggerlo, per lo meno questo è l'effetto che ha fatto a me!:):)
 

fabiog

New member
E' un libro bellissimo,è stato il primo romanzo sui vampiri che ho letto ed anche quello che ho preferito.La figura del Conte,anche se nel romanzo compare poco,è dominante in ogni pagina,si sente si percepisce sempre.
La descrizione del castello e della natura che lo circonda fà venire i brividi,cosi come quando si legge il diario di bordo della nave che porta il Conte a Londra.Mi è piaciuta molto anche la struttura del romanzo al modo di diario è bella,permette di seguire il diverso approccio di uno stesso evento
da parte dei vari protagonisti(struttura tra l'altro molto usata in questo genere penso al Frankestein di Mary Shelley).Dracula è l'eterna lotta tra il Bene e il Male,è una storia che parla all'inconscio che ci permette di lasciare la razionalità da parte e di farci trascinare dalla fantasia
 

Blue Mooon

Sognatrice
Non so se il più grande romanzo gotico ma decisamente affascinante!
L'ho riletto da poco e ho trovato magistrale anche la costruzione narrativa che ti tiene col fiato sospeso. Va letto come romanzo ottocentesco comunque a parer mio anche se è modernamente psichedelico!
:?? Spero si capisca cosa voglio dire...
 

Minerva

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Ho finito questo libro la settimana scorsa e l'ho trovato bellissimo, nonostante il linguaggio non sia, a mio parere, molto curato e lo stile sia poco godibile per via del racconto sotto forma di diari tenuti dai protagonisti. Nonostante ciò è avvincente e nel corso della lettura sembra quasi di sentir parlare i personaggi, soprattutto il mitico dottor Van Helsing con il suo inconfondibile "accento". Urrà per Stoker :ad:
 

Cold Deep

Vukodlak Mod
bellissimo, una volta entrati nel linguaggio non proprio immediato, si trova un racconto a tratti dispersivo in troppe lungaggini ma anche angosciante e spaventoso.

5/5 TUNZZZ
 

darida

Well-known member
Non sono un'appassionata del genere, ma questo è un classico che senz'altro merita di essere letto :)
 

danilo87

New member
Solo io sto facendo una fatica d'inferno con questo libro??? :D
Forse è perchè conosco la storia a memoria e questo mi toglie ogni curiosità...ma finora,a parte il primo capitolo,lo sto trovando parecchio ostico.Non riesco a leggerne più di poche pagine per volta.
Quel maledetto Van Helsing parla in un modo incomprensibile in discorsi lunghi pagine...
 

Bix

Mare Caelo Miscere.
Odio i vampiri, non mi sono mai piaciuti come figura in nessun tipo di fantasy o simili, però mio fratello comprò questo libro e io lo lessi per curiosità l'anno scorso : è qualcosa di sublime, veramente. Bram Stoker ha una scrittura a dir poco perfetta, nonostante il mio ribrezzo verso i vampiri è riuscito a farmi amare questa storia dalla prima all'ultima pagina e a tenermi incollata al libro come poche altre volte. Bellissimo, un'opera d'arte davvero.
 

Nerst

enjoy member
Libro agghiacciante.
Uno dei pochi che mi ha fatto sussultare per ogni minimo rumore. Il modo di raccontare la storia attraverso i diari dei protagonisti la trovo una soluzione terrificante, perchè fa aumentare la suspance ad ogni intima riga letta, che esprime le paure dei sei amici.
La figura del vampiro ci appare nuova, se letta dalla fantasia di Stoker e le ambientazioni sono più gotiche che mai.
Davvero un libro imperdibile.
Quello che mi ha colpito è la pietà che prova Mina per quella creatura, che per un attimo l' ha destinata all' inferno.
 

Dallolio

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Buonasera a tutti.
Tra i romanzi gotici che ho letto questo non è il mio preferito, perchè è un po' troppo dilutio... stupenda la parte iniziale al castello di Dracula e le ultime 100 pagine... probabilmente la sua lungaggine è voluta perchè aiuta il lettore a restare sempre in ansia, rimandando sempre il clou della narrazione.
Interessante l'interpretazione di Baricco: il romanzo rappresenta l'assenza di protagonista e di centro narrativo in quanto il lettore non può in alcun modo identificarsi con il Vampiro (che più che altro si avverte e non è quasi mai presente) e con difficoltà può identificarsi con gli altri personaggi, la cui personalità emerge poco (ad eccezione, aggiungo io, di Mina Harcker).
Voto: 8/10
 

Nidice

New member
Finito ieri sera quindi copio e incollo quello scritto per il Minigruppo :)

Finalmente l'ho finito! Eh si, perchè non lo sopportavo più, mi sono reso conto di quanto sia pesante lo stile epistolare.
Faccio così le mie considerazioni conclusive:
"Di 400 pagine ne salverei una quarantina, ne serbo un ricordo di traboccante irritazione" direi che sono perfettamente d'accordo con Germano, perchè l'arrivo al castello è bello ma da lì in poi la tensione cala parecchio.
Da come lo vedo io il romanzo è diviso in tre parti:

-Prima parte:quella in cui si narrano le avventure di Jonathan fino alla sua fuga, nettamente la parte più riuscita.

-Seconda parte: Quella in cui sostanzialmente la protagonista è Lucy e arriva fino alla morte di quest'ultima, decisamente più noiosa e lenta. La sensazione che si ha e che Stoker si sarebbe potuto tranquillamente risparmiare buona parte dei dialoghi per dedicare più pagine all'ultima sezione del libro che invece è molto affrettata.

-Terza parte: Dall'inizio della caccia al Conte fino alla conclusione. La parte che, per le potenzialità che aveva è paradossalmente la peggiore, l'autore perde come al solito tempo con interminabili dialoghi e descrizioni di stupidaggini per poi lasciare pochissimo spazio all'azione. La fine poi è rapidissima (mentre se sviluppata per bene sarebbe potuta essere molto bella) ed estremamente irritante.

Continuo ad asserire che Van Helsing è un mito :mrgreen:

-Niccolò
 

Brigante Duosiciliano

Steve Workers
Ho finito di leggere il libro l'altro ieri. Condivido abbastanza il giudizio di Nidice.
Purtroppo la prima parte, essendo quella più riuscita, lascia presagire al lettore di trovarsi di fronte ad un opera di straordinario livello.
Nella seconda parte, complice la "assenza" del Conte e la noia di cui è impregnata lo scambio epistolare tra Mina e Lucy, nonostante l'ingresso in scena del "mito" Van Helsing, il romanzo diventa meno interessante. Di questa seconda parte salvo la narrazione delle tragiche vicende vissute dall'equipaggio della nave che trasporta il Conte in Inghilterra.
La terza e ultima parte è davvero frettolosa. Mi sarei aspettato molto di più, un combattimento all'ultimo sangue ( :D ) con il personaggio che dà il titolo al libro. Nel complesso un romanzo a corrente alternata. Il mio romanzo gotico migliore resta Frankenstein.
 

ila78

Well-known member
Dal Minigdl -occhio contiene possibili spoiler sulla trama-
Non saprei....sono rimasta un tantinello delusa dal romanzo che ha dato inizio a una leggenda, non credo comunque che la colpa sia tutta del romanzo, il problema, secondo me, è che Dracula è una figura talmente inflazionata che non fa più paura, infatti questo romanzo regala sì dei brividi qua e là, soprattutto nella prima parte ma poi si perde nelle paranoie e nei discorsi dei 6 coprotagonisti che danno la caccia al vampiro, che, tra parentesi, non ha nessuna difficoltà a sfuggirgli (sul finale lo beccano ma per puro caso) perchè questi imbesuiti sembrano più impegnati a cercare una sella dove Mina Harker possa cavalcare all'amazzone (una gamba su ogni lato, una signora?!?!?! Non sia mai! Meglio farsi ammazzare da Dracula!!! ) piuttosto che intuire che se Mina vede il vampiro attraverso l'ipnosi MAGARI, dico MAGARI anche il vampiro vede voi no?!?!?
La lettura è scorrevole anche se a tratti quando parla Van Helsing usando l'idioma di Tarzan avrei scaraventato l'ereader fuori dalla finestra.
L'unico personaggio oltre a Dracula ad avere un po' più di spessore è Renfield, peccato che Stoker gli fa fare una prematura e pessima fine.
E' un libro che va letto perchè è una pietra miliare del suo genere ma brividi o emozioni me ne ha date poche. voto 3/5
 
Ultima modifica:

DoppiaB

W I LIBRI !
Copio e incollo dal minigruppo:


Io l'ho trovata una lettura molto scorrevole e piacevole (per quanto possa essere piacevole una storia che parla di vampiri) E, secondo me , a ragione viene definito un capolavoro.
E' vero i protagonisti sono imbesuiti ma leggendo (una volta terminata la lettura del romanzo) l'introduzione che avevo sulla mia edizione ho capito che l'ottusità dei personaggi è voluta da Stoker che in questo modo ha rappresentato anche la mentalità dell'inglese medio dell'epoca, che secondo l'autore non era in grado di vedere oltre sè stesso e di pensare fuori dal coro. La figura di Van Helsing (olandese per giunta) è proprio quella che illuminerà in un certo senso le loro menti. La stessa figura di Dracula è sempre descritta dai protagonisti in questo modo noi la percepiamo come filtrata dai loro occhi.
A questo punto credo che anche la prevedibilità di alcuni fatti è forse voluta da Stoker, che non potendo scrivere in prima persona i suoi giudizi sui protagonisti, ci fa intuire la loro ottusità in questo modo.

Per esempio ditemi se non è ottusità questa, alla vista del castello di Dracula Mina Haker dice: "vedevamo l'edificio in tutta la sua grandiosità [...] c'era qualcosa di selvaggio e inquietante in quel luogo". Nooo, davvero?! chissà perchè? Ah sì, forse è il castello di un vampiro, anzi DEL vampiro.
 

Spicy McHaggis

New member
ATTENZIONE SPOILER

Il racconto ci viene narrato tramite lettere e diari dei protagonisti, una cosa che da l’impressione di avere con loro un legame particolare avendo noi libero accesso alla loro corrispondenza personale e ai segreti che affidano alla carta. L’esempio più evidente ce l’abbiamo sin dal principio con Jonathan Harker, straniero in terra straniera che finisce nelle grinfie del Conte e affida all’inchiostro tutto il peso della solitudine e della prigionia che lo affliggono.
Nonostante il tema siamo di fronte ad una narrazione pacata caratterizzata dall’eccessiva compostezza dei personaggi, ad eccezione di Dracula la cui lunga e oscura ombra (paradossalmente) si staglia sullo sfondo dell’intero libro influenzando tutto e tutti. Rari sono i suoi interventi in prima persona, spesso veniamo a conoscenza delle sue malefatte solo per sentito dire, ma di certo questo non lo rende meno efficace nel proprio ruolo e anzi gli conferisce un nebbioso alone di mistero che ne migliora l’interpretazione.
Fintanto che Lucy Westerna è oggetto dei desideri del Conte tutto procede a gonfie vele, persino durante la drammatica non-morte della fanciulla a cui l’amato, imbeccato da Van Helsing, pone fine. Insomma, vedere il gruppetto alle prese con “lo fampiro” è intrigante, ma dopo la definitiva dipartita di Lucy e lo scrupoloso trattato di Van Helsing che espone le caratteristiche della creatura che si trovano ad affrontare, la storia sembra diventare un po’ monotona: I protagonisti riempiono di melensi elogi i propri compagni, Mina spacciata per ragazza prodigio e non per ciò che fa ma perché lo fa “pur essendo donna”, la lunga e sempre uguale ricerca delle casse che ogni volta si conclude con Lord Godalming che unge gli ingranaggi con del conio sonante… insomma in questa parte si fa sentire parecchio non solo la mancanza di avventura (di cui abbiamo un piccolo e sfizioso assaggio nell’effrazione a Carfax) quanto l’assenza del vero protagonista, il Conte, un vuoto che il povero Renfield da solo non può colmare. Ma è proprio il folle ormai agonizzante a conferire nuova linfa e ad alimentare l’interesse, raccontando il suo scontro con Dracula, il quale poi appare addirittura in prima persona stravolgendo in maniera irreversibile gli equilibri. Il modo affettato di esprimersi di tutti quanti sembra quasi tenere a freno in qualche modo il ritmo della narrazione, allo stesso tempo però gli conferisce un’aria particolare senza la quale l’atmosfera sarebbe stata ben diversa.
Nell’inseguimento finale non c’è un minimo di adrenalina, tutto dedito al ripetersi di sfortunate coincidenze, malinconie e timori… fortunatamente nell’ultimo scontro si ravviva la situazione in quello che devo ammettere sarà pure un finale prevedibile, ma è un bel finale. Nel complesso ritengo il Dracula di Stoker un buon romanzo, sicuramente una pietra miliare della cultura letteraria ma qualitativamente, almeno secondo me, non è tutto sto capolavoro. Una cosa però bisogna dirla, questo sì che è un vampiro!
 

Nefertari

Active member
Fantastico!! Questa è la prima parola che mi viene in mente pensando alla lettura appena conclusa. L'ho iniziato un pò preoccupata perchè a me lo stile del diario non piace molto e temevo di non riuscire ad arrivare alla fine, invece fin da subito mi sono dovuta ricredere. Coinvolgente e con la capacità di tenermi incollata dall'inizio alla fine, l'ho adorato. Mi sono piaciuti tutti i personaggi, primo tra tutti il Conte. Il suo esserci sempre senza essere "visibile" mi è veramente piaciuto.
 

Tanny

Well-known member
È un libro a mio parere stupendo che tiene incollati alla lettura, lo stile letterario è geniale, il fatto di aver impostato la narrazione sotto forma dei diari dei vari personaggi è una cosa bellissima che rende partecipe il lettore dei vari sentimenti di ognuno; il conte è una figura incredibile ed il fatto che risulta essere poco presente in forma diretta, ma una sorta di presenza sfuggente, a mio avviso rende ancor più avvincente la lettura.
Sinceramente non posso dire che mi ha fatto paura, punto primo per il fatto che in generale non sono una persona che si spaventa facilmente, e poi forse per il fatto che la storia di Dracula e dei vampiri in generale è una cosa talmente famosa che anche chi non ha mai letto il libro conosce più o meno la tipologia di mostro che troverà descritto nel libro, insomma il signor denti aguzzi è più o meno conosciuto da tutti ed a causa di ciò, non può spaventare più di tanto.

Quando ho iniziato la lettura con la mente sono subito andato al film "Dracula di Bram Stoker" di qualche anno fa, che ho visto e rivisto più volte, questa cosa mi aveva inizialmente reso scettico, credevo di conoscere già la vicenda e procedendo nella lettura fra me mi ripetevo: "ora succede questo e quello", ma ho dovuto ricredermi, il libro presenta delle enormi differenze rispetto al film che mi hanno lasciato piacevolmente sorpreso, come al solito la versione cinematografica ha dovuto stravolgere alcuni aspetti del libro, ma in questo caso non gli posso dargli torto, molti passaggi del libro sono impossibili da trasporre su pellicola e la stessa vicenda narrata in forma di film sarebbe stata una porcheria di una noia incredibile, il film deve suscitare delle emozioni immediate, il libro invece delle emozioni ragionate; per me è certamente meglio il libro, ma in questo caso anche il film non è da buttare.

Tutto ciò premesso, questo libro si merita pienamente un 5/5
 
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