Doctor Funk
Lost in translation..
Ho appena finito di leggere il titolo in questione. Passando oltre a tutto quanto è già stato detto, arrivo al dunque delle mie impressioni personali. Le prime 150-200 pagine sono state splendide davvero, ma quando l'albero genealogico è andato infittendosi anche io, come Ugly Betty, ho perso un pò di interesse per il libro. Ma quando mi sono arreso alla compilazione delle discendenze per capire chi è chi (e soprattuto quale Aureliano è quell'Aureliano), l'interesse nei confronti della vicenda è nuovamente decollato, fino ad arrivare alla preannuciata conclusione (che, come ha detto Betty nuovamente, è resa magnificamente). Non so se rientra nell'olimpo dei miei libri preferiti perchè le mie attuali sensazioni sono tutte a caldo ed ho l'impressione assoluta che questo sia un titolo che invecchi bene (specie dopo una o più riletture), ma è senza dubbio un opera di rilievo assoluto.
Piccola nota personale: non sono un grande fan di Baricco (pur apprezzandone oltremodo la prosa), ma mi sembra che questa sia l'opera ispiratrice degli scritti di baricco, vuoi per le descrizioni un pò fiabesche o per le vicende che mischiano realtà e fantasia (specie nelle ambientazioni un pò sospese sia nel tempo che nello spazio). Senza dimenticare il fatalismo di fondo che permea l'opera di Marquez e che ho trovato in diverse opere di Baricco. Il tema del treno (leggi tecnologia) che si fa portatore di distruzione della realtà felice poi mi sembra fin troppo richiamato in Castelli di rabbia.
Fare un film di un'opera simile sarebbe impossibile. Se regista/autori sono abbastanza visionari si può risolvere (forse) con una serie tv, ma secondo me il film non è proprio fattibile. E il rischio di perdere la magia c'è tutto.
Piccola nota personale: non sono un grande fan di Baricco (pur apprezzandone oltremodo la prosa), ma mi sembra che questa sia l'opera ispiratrice degli scritti di baricco, vuoi per le descrizioni un pò fiabesche o per le vicende che mischiano realtà e fantasia (specie nelle ambientazioni un pò sospese sia nel tempo che nello spazio). Senza dimenticare il fatalismo di fondo che permea l'opera di Marquez e che ho trovato in diverse opere di Baricco. Il tema del treno (leggi tecnologia) che si fa portatore di distruzione della realtà felice poi mi sembra fin troppo richiamato in Castelli di rabbia.
Nessuno ha mai avuto il coraggio di trarne un film, o sbaglio? E' comprensibile, ma sarei proprio curiosa di vederne la trasposizione cinematografica!
Fare un film di un'opera simile sarebbe impossibile. Se regista/autori sono abbastanza visionari si può risolvere (forse) con una serie tv, ma secondo me il film non è proprio fattibile. E il rischio di perdere la magia c'è tutto.