Christiane, F. - Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino

Simenon

New member
Non è strano affatto. Ho conosciuto (per lavoro) un sacco di tossici che avevano cominciato dopo aver letto/visto Christiane F. Nel film, la scena irresistibile era quella del concerto di david bowie.
Alfredo, dai, non puoi pensare seriamente che qualcuno decida di bucarsi dopo aver visto un qualsiasi film o un letto un libro. E poi si tratta di Christiane F non di A scuola dallo stregone di Castaneda.
Le motivazioni sono molto più profonde e radicate....magari ti hanno detto di averlo fatto dopo la lettura perchè non hanno avuto il coraggio di dirti che in realtà avevano comunque già deciso di farlo.
Con o senza la via crucis di Christiane e compagnucci. ;)
 
semplice constatazione tecnica, proprio perchè ne hai conosciuto tanti, dovresti sapere quanto sono capaci i tossicodipendenti di spostare la responsabilità da se stessi affiabbiandola ad altri o ad altro, e ne sono anche convinti. E' un meccanismo di difesa e di negazione senz'altro ma avendo lavorato anche io con loro immagino tutte le giustificazioni che possono aver trovato alle loro azioni e ai loro comportamenti.
Non credo che un libro possa indurre alla tossicodipendenza, a meno che uno non ci sia già dentro e per identificazione non aderisca al pensiero sottostante al libro stesso che fa diventare la protagonista un eroe negativo.

non avrei saputo usare parole migliori.
 

Alfredo_Colitto

scrittore
Certo, certo. il libro può essere stato la causa scatenante, la piccola spinta che bastava per saltare il fosso a chi comunque aveva già i presupposti, la situazione sociale e/o famigliare, ma non era questo che intendevo. Volevo solo dire che libri come questo e molte volte anche le campagne pubblicitarie contro la droga (che costano un sacco di nostri soldi) vengono spacciati per importanti perché possono servire per indurre i giovani a non gettare via la vita, a riflettere sul valore... bla bla bla. Invece non è così. Tanto è vero che anche a chi non si è mai fatto, possono far venire la curiosità di provare. Solo questo.
 
Secondo me Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, più che spingere a drogarsi, ha fatto vedere che a volte è possibile uscire anche dal tunnel dell'eroina, e quindi qualche tossico alle prime armi si è sentito rassicurato...
 

Alfredo_Colitto

scrittore
Poirot, questa tua riflessione secondo me tocca un punto importante. Proprio come le parole di elisa sugli "eroi negativi".
Tornando in topic, mi sono dimenticato di dire che il libro in sé mi era piaciuto, e il film pure.
 
Tornando in topic, il libro l'ho apprezzato come romanzo, ma sinceramente certe scene mi hanno fatto schifo, non perchè io sia pudico o altre. Ma mi ha tristezza e quasi pena vedere come una ragazza normale vada a rovinarsi la vita rischiandola in ogni istante, e fregandosene di tutto e tutti.
 

Lauretta

Moderator
parlando da amante di questo libro (letto credo una decina di volte, la prima volta a 13 anni), vi dico che a me pare sia uno dei libri più realistici sul fenomeno droga (il mio futuro marito non è d'accordo, ma non ama leggere!!!). credo anche che sia un libro da far leggere a persone che hanno un' idea di cosa sia il fenomeno e di cosa significhi cadere piano piano nella dipendenza. è come quando a scuola vengono professionisti a parlare delle tossicodipendenze: il ragazzo che non ne ha mai fatto uso uscirà da queste lezioni ancora più rafforzato nella sua idea, colui che invece ne fa già uso oppure ne è spesso a contatto (amici che ne fanno uso ecc.) uscirà con una coscienza maggiore del problema, ma con un maggiore rischio che provi qualche sostanza per vedere se quello che gli hanno detto è vero.
comunque gran libro!!! Non sono mai riuscita a vedere il film, ma credo che tra un esame e l'altro cercherò di vederlo!!

Au revoir!!
 

Dafne90

New member
Nonostante il tema del libro non sia molto allegro e piacevole mi è piaciuto molto.. devo averlo letto 2o 3volte... l'ho trovato molto realistico, ben scritto..nulla a che vedere con il film che è a dir poco ridicolo... il libro invece è tutta un'altra cosa...
 
ho appena cominciato a leggere questo libro...per il momento non leggo i commenti prima di questo per non rovinarmi le prossime pagine...
fin'ora mi piace molto come è scritto...discorsivo, veloce...
 
ho letto questo libro poche settimane fa,devo dire che un pò mi ha deluso mi aspettavo di più.penso che mi abbia fatto l effetto dell eroina su christiane ovvero all inizio mi è piaciuto molto ma poi mi ha annoiato,mi è sembrato molto ripetitivo,so che sono fatti accaduti realmente e che capitano a tutti i tossici,però mi ha annoiato.spero di vedere presto il film.
 
non credo che avrò il coraggio di guardare il film....
il libro non l'ho lasciato fino a che non è finito....sinceramente mi ha sconvolto....ma mi faceva anche tenerezza questa ragazza....ho vissuto un sacco di emozioni contrastanti, rabbia, dolore, gioia, speranza....come se stessi vivendo realmente la situazione da vicino....
mi auguro di non dover mai passare una cosa dle genere....
il libro comunque mi è piaciuto e lo consiglierei ai ragazzi di oggi che x divertirsi decidono di sballare!
 
Questo libro l'ho un bel pò di anni fa quando facevo le scuole medie.
Ricordo che fu un libro che mi sconvolse.
Consiglio anche la visione del film che mi sembra sia del 1978.
Comunque, per quanto riguarda l'argomento droga, un altro libro che posso consigliare è "Il diario di Alice" di Alice ( il nome è di fantasia ovviamente).
Il libro narra di una giovane ragazza americana, di 13- 14 anni che, quasi per gioco, si ritrova nel giro della droga. Alice purtroppo morirà giovanissima a causa di essa.
Io l'ho letto in primo superiore e ricordo che, come il libro di Christiane F. mi colpì moltissimo.
:|

Anche per me è stato così!
 

Lentina

Mobile Member
Ho finito di leggerlo un paio di settimane fa e mi è veramente piaciuto. Durante la lettura non potevo fare a meno di immaginarmi certe scene e la cosa era alquanto raccapricciante. Comunque sono d'accordo sul fatto di inserirlo come un classico per i ragazzi (almeno delle superiori), anche se sono pure dell'idea che dev'essere una lettura "controllata", nel senso che la possibilità che molti ragazzi restino affascinati dal mondo delle droghe per alcune parti del racconto c'è.
 

*StellaDelVespro*

New member
Ho letto anche io questo libro un po' di tempo fa e credo sia davvero utile, per il fatto che ci fa vedere ...quasi toccare delle realtà che ci sembrano così lontane da noi...davvero un ottimo libro da inserire sicuramente nei classici...peccato solo per la protagonista che a quanto ho sentito è ricaduta nella droga...o forse non ne è mai uscita?:confused:
 

elena

aunt member
Dopo il libro era uscita, poi era rientrata, e infine è ri-uscita, dedicandosi alla carriera musicale.

Sai che non lo sapevo ?!?! Ero a conoscenza della sua ricaduta dopo il libro......ma non avevo acquisito altre notizie......mi fa piacere sapere che ne sia uscita definitivamente......è un fattore che fornisce un minimo di speranza per il futuro di tanti giovani "persi"!!
 
Ho appena letto la sua biografia su wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Christiane_F.):

Dopo gli anni del successo Christiane scompare dalla scena e dai rotocalchi e cade nuovamente nel tunnel della tossicodipendenza.
Ha infatti una ricaduta nell'eroina e ritorna nel giro della prostituzione. Nel 1985 viene infatti arrestata e processata per detenzione di stupefacenti. Piuttosto che accettare un piano di rieducazione e reinserimento sociale, Christiane decide per la detenzione. [...]

Nel 1996 ha un figlio, Jan Niklas, con il quale vive a Berlino. [...] Di tanto in tanto escono sue interviste sui quotidiani berlinesi e sulle televisioni tedesche. L'ultima televisiva è del Maggio 2007, mentre l'ultima intervista ai giornali è del marzo 2008.

Nell'intervista televisiva del 2007 Christiane afferma di seguire un piano di recupero base di metadone, e di non assumere più eroina. Le sue condizioni fisiche non sono del tutto positive: sembra che Christiane sia affetta da una forma cronica di epatite, dovuta naturalmente ai suoi trascorsi da tossicodipendente. [...] Anche nell'intervista del Marzo 2008 conferma l'uso di metadone, anche se non quotidiano. Quanto alle droghe,dichiara di fare uso raro solo di droghe leggere e soprattutto di psicofarmaci.

Sia nell'intervista del 2007 che in quella del 2008, Christiane dichiara di avere ancora contatti con gli amici del giro della droga (che adesso si è spostato a Kottbusser Tör), ma di non fare più uso di sostanze stupefacenti. La scelta di allontanarsi dalle droghe sarebbe anche dipendente dalla nascita di suo figlio e dalla necessità di occuparsi di lui.

Tuttavia, a contraddire le sue dichiarazioni, è apparsa sul tabloid berlinese
Bilde Zeitung del 10 agosto 2008 la notizia secondo cui le autorità berlinesi le avrebbero sottratto la custodia del figlio a causa di una sua ricaduta nella tossicodipendenza. Christiane avrebbe provato a trasferirsi per un periodo con il figlio ed il nuovo compagno a vivere in Olanda, dove avrebbe condotto una vita da tossicomane. Al ritorno in Germania le è stata sottratta la custodia di Jan Niklas.


 

klosy

Cicciofila Member
Quando ho letto questo libro, ho cercato un po' di informazioni sull'autrice, per la curiosità di sapere come poteva essere andata la sua vita dopo un'adolescenza del genere.
Ho trovato un sacco di info contrastanti: alcuni siti parlavano di una sua ricaduta e della sua morte; altri siti smentivano tutto questo e parlavano di una vita felice con il suo bambino.
Insomma, ho avuto più dubbi di quando ho cominciato la ricerca, e comunque non mi fiderei tanto neppure di wikipedia. :boh:

Avevo letto anche un'intervista all'ex ragazzo, quello del libro (ora mi sfugge il nome) in cui spiegava che Christiane aveva travisato molto il loro rapporto, e che lui non ha mai avuto alcuna relazione sentimentale con lei, ma semplicemente si trattava di una conoscenza allo scopo di procurare la droga.
 
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