Richler, Mordecai - La versione di Barney

elisa

Motherator
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Approdato a una tarda, linguacciuta, rissosa età, Barney Panofsky impugna la penna per difendersi dall'accusa di omicidio, e da altre calunnie non meno incresciose diffuse dal suo arcinemico Terry McIver. Così, fra quattro dita di whisky e una boccata di Montecristo, Barney ripercorre la vita allegramente dissipata e profondamente scorretta che dal quartiere ebraico di Montreal lo ha portato nella Parigi dei primi anni Cinquanta (con l'idea di assumere il ruolo di "scrittore americano a Parigi"), e poi di nuovo in Canada, a trasformare le idee rastrellate nella giovinezza in sitcom tanto popolari quanto redditizie, grazie anche a una società di produzione che si chiama opportunamente Totally Unnecessary Productions. Barney ci parla delle sue tre mogli - una poetessa esistenzialista, una miliardaria dai robusti appetiti e dalla chiacchiera irrefrenabile, e Miriam, l'adorata Miriam, che lo ha appena lasciato. Ci racconta le sue passioni, come chiosare i quotidiani, o ascoltare nella notte Miriam alla radio. Ci descrive i suoi intrattenimenti, come immaginare Terry McIver che si dibatte in un mare infestato di squali, o lanciare galosce verso l'attaccante della sua squadra di hockey che ha appena sbagliato un gol. Ci aggiorna sulle sue ubbie (non ricordare i nomi dei sette nani) e sui rimedi che escogita (domandarli a un figlio dall'altra parte del mondo, incurante della differenza di fuso). E ci chiede di partecipare alle sue consolazioni, accompagnandolo a deporre sulla tomba del padre, anzichè il sassolino rituale, un sottaceto e un tramezzino al pastrami. Questo è Barney Panofsky, personaggio fuori misura, insofferente di tutto ciò che ottunde la vita.

E' una storia divertente, a me è piaciuto molto.
 
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juzz

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Richler, Mordecai - La Versione di Barney

Approdato a una tarda, linguacciuta, rissosa età, Barney Panofsky impugna la penna per difendersi dall'accusa di omicidio, e da altre calunnie non meno incresciose diffuse dal suo arcinemico Terry McIver. Il libro è strutturato in tre parti, una per ciascuna delle tre mogli di Barney: dalla pittrice Clara Charnofsky al suo vero grande amore Miriam, passando per la trascurabile "Seconda Signora Panofsky". Il racconto è condotto in una serie di flashback disordinati, che si intrecciano con la vita del "vecchio" Barney, lasciato solo dalla moglie e dai figli e ormai alcolista irrecuperabile.
 
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juzz

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:) Eccolo qui il post originale! Mi scuso ancora per aver postato di nuovo questo libro, onore a elisa che è stata l'unica a scrivere qualcosa di questo bel libro. Nessun altro l'ha letto?
 

elena

aunt member
Come al solito, i libri che mi hanno colpito di più tendo a rileggerli nel corso degli anni.
La versione di Barney, letto la prima volta, mi aveva letteralmente entusiasmato........ero completamente "presa" da questo personaggio.....anche se certo non può definirsi un "eroe positivo".....ma mi aveva colpito la sua capacità di autocritica e visione della vita!
Non molto tempo fa ho ripreso questo libro, ma non sono riuscita ad andare oltre le prime pagine.....forse non ero predisposta a questa lettura in quel momento.
Penso che ritenterò.......è difficile pensare che un romanzo possa coinvolgere emotivamente in una fase della vita.......per poi passare nel dimenticatoio in un'altra!
 
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juzz

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E' capitato anche a me di rileggere libri in momenti diversi della vita e di avere giudizi completamente diversi, Anche per questo è sempre difficile dare il proprio parere su un libro!
D'altra parte è anche vero che raramente rileggo un libro che ho gia letto, sono talmente curioso di leggerne di nuovi che non resisto. Mi dico sempre "ok, lo rileggerò ma prima voglio leggere almeno quest'altro..." :)
 
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juzz

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A me l'ha prestato mia sorella, ma tu insisti Darkay, ne vale la pena!
 

siasiqueneau

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Concordo pienamente... Libro davvero divertente...
M'ha spiazzato la parte finale, citata (forse inconsapevolmente) in uno dei tre cortometraggi che aprono il film Magnolia...

Come si chiama quella cosa che si usa per servire la minestra? :mrgreen:

Bellissimo, bello bello bello. Brava Elisa.
 

alisa

Amelia Member
Io invece mi sono arenata dopo neanche 50 pagg... è grave?
Mi succede raramente comunque!

Magari lo riprenderò più avanti, forse non è il momento giusto per leggerlo.
 

libraia978

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alisa ha scritto:
Io invece mi sono arenata dopo neanche 50 pagg... è grave?
Mi succede raramente comunque!

Magari lo riprenderò più avanti, forse non è il momento giusto per leggerlo.

Direi che è un libro piuttosto particolare che o si ama o si odia, quidni evidentemente tu sei tra quelli che lo odiano, nulla è grave, batsa rileggersi i diritti del lettore di Pennac!!!
 

Simenon

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Paradossalmente sono riuscito a leggerlo solo al secondo tentativo. Strano, perchè si legge che è una meraviglia.
Le memorie di questo smemorato sono umanissime, divertenti, demoniache. Lui è un personaggio straordinario, e ce ne sono nel libro, di altrettanto memorabili (la prima e la seconda moglie, l'amico Boogie, il rivale Terry McIver,su cui molti si sono interrogati, chi è, in realtà? Forse Philip Roth?).

A me lo stile ricordava un po' Saul Bellow, ma più per l'ironia e la capacità di creare queste suggestioni intorno ad una città, ad una realtà, ad un ambiente wasp, che per la prosa vera e propria.
Il finale è davvero sorprendente. per quanto la questione dell'omicidio resti, in fondo in fondo, in mano al lettore. L'ha ucciso o no? :roll:
 
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Finalmente l'ho letto anch'io!
Libro molto bello, divertente e diabolico. Barney, rompolo, è un personaggio simpatico e burbero che trova nella sua autobiografia un modo per dar voce ai suoi rancori e alle sue avventure da vero debosciato (sarà per questo che mi sta così a cuore?:cool:). L'idea dei diversi tempi di narrazione facilita il difficile percorso tra le varie età (e mogli!) della sua vita. Le compagnie che lo circondano sono degne del miglior Bukowski e i nani sono sette, chi se ne frega dei nomi. Tiè.
 
l'ho finitooooooooo!! bello, bello, bello!!! il protagonista, l'anti-eroe, lo smemorato ubriacone cinico e bastardo, la sua storia, i tempi di parigi e l'amicizia con gli "artisti", e quella strana faccenda al cottage, che chissà come è andata davvero. Mi ha affascinato tantissimo questo personaggio sarcastico e vendicativo, menefreghista e follemente innamorato. Come stesso Barney dice, non si capirà mai davvero cosa c'è dentro una persona e lui ne è l'esempio lampante!
 

Teo82

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Appena finisco la Prosivendola di Pennac, attacco con questo. Ho letto dappertutto giudizi davvero positivi. Mi piacciono i personaggi un po' trasgressivi, anti-conformisti, non ordinari.
 

Ariel

New member
Io invece mi sono arenata dopo neanche 50 pagg... è grave?
Mi succede raramente comunque!

Magari lo riprenderò più avanti, forse non è il momento giusto per leggerlo.

idem, qualche anno fa..:W ma è li fra i libri "da riprovare" che mi aspetta.
A tutti i libi do un secondo tentativo... nn di più... se nn superano il secondo, li rivendo usati:mrgreen:
 
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