Un libro eccellente... e per vari motivi...
Anche se scritto a metà anni Quaranta, è uno scritto modernissimo, attuale, vivo!!! :ad::ad:
Ma andiamo in ordine...
Il primo pensiero che si può fare leggendolo, è che si tratti di una favoletta simpatica, ben scritta... ma sfido io a scrivere una favoletta di tale bellezza!!! Tutto è ben ponderato, studiato alla perfezione: Benjamin, il ciuchino, è l'asino per eccellenza, testardo e cocciuto come ci si aspetta; Gondrano, cavallo lavoratore, intelligente ma fino ad un certo punto
; le pecore sono dei veri e propri pecoroni, seguono il gregge guidato da i più carismatici nella fattoria, i maiali!!!!
E come tutte le favole, anche da questa si traggono vari insegnamenti, utili soprattutto durante la crescita dei giovani lettori...
Ma la favoletta diventa un capolavoro di arguzia e genialità se si considerano le reali intenzioni di Orwell!!! Vi pare cosa da poco, nel pieno della seconda guerra mondiale, attaccare in maniera così chiara e poco velata l'alleata (inglese) Russia?!? Vi pare cosa da poco avere il coraggio di "dire" quello che molti facevano finta di non vedere?!? Vi pare cosa da poco dover fronteggiare una censura spietata che ha impedito per lungo tempo a quest'opra di essere pubblicata?!? una censura, tra l'altro, che veniva dall'editoria inglese più che dal governo... che forse è anche più difficile da digerire...
Orwell con questo libricino non ha solo smascherato i vizi della Grande Russia, ha soprattutto rivendicato il diritto alla libertà di scrivere, libertà che non va mai oppressa, anche quando può sembrare un atto giusto e giustificato (come durante una guerra), per non dare il via ad una abitudine cattiva e difficile poi da controllare... se non è attuale una tematica di questo tipo... :??:??:??
Chiudo con le parole di Orwell stesso, mi sembrano appropriate...
Se libertà vuol dire veramente qualcosa, significa il diritto di dire alla gente quello che la gente non vuol sentire. La gente comune approva ancora vagamente questa idea e in base ad essa agisce. Nel nostro paese (...) sono i liberali che temono la libertà e gli intellettuali che vogliono infamare il pensiero.
:wink: