Orwell, George - La fattoria degli animali

Schmerz

New member
fantastico libro anche questo, messo tra i 5 libri di "presentazione" tra l'altro...

da socialista convinto quale era Orwell, questo è un attacco formidabile al risultato della rivoluzione rossa. tanti ideali, tante belle idee, ma la natura dell'uomo è quella.
si può essere rossi, neri, arcobaleno... chi comanda prevaricherà sempre gli altri.
è triste ma difficilmente sarà possibile cambiare :MM
 

Rapunzel

Rapunzel
Bel libro, un pò crudo per certi aspetti e anche parecchio disumano nei comportamenti descritti, cosa che comunque non fa altro che esaltare ciò che vuole comunicare. Tuttavia preferisco lo stile di un libro simile come "Fahrenheit 451" di Bradbury.

In ogni caso il mio giudizio è positivo. assolutamente
 

Tuco

Rock Member
Che dire, uno dei libri che più rappresenta la natura dell'uomo e il fallimento delle ideologie equalitarie... Analogia davvero brillante quella di Orwell, che io personalmente adoro anche per 1984...
 

Fabio

Altro
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Ho iniziato ieri questo libro, che dire? Si capisce già che è una stupenda parodia sui "sistemi di organizzazione e comando della società". Me lo sto gustando assai :)
 

Pasifae

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E' sempre duro rendersi conto che c'è qualcuno più uguale degli altri.
Di questi tempi poi non ne parliamo...
Libro vivamente consigliato, da gustare prima del romanzo 1984, considerato il capolavoro di Orwell. Perchè? Perchè si capiscono di più le problematiche, le critiche e soprattutto si individuano i temi che poi verranno largamente ampliati nel successivo 1984, come la modificazione della memoria e del passato.
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Gran bel libro, bellissima parodia del totalitarismo staliniano (e di ogni altro tipo).
Interessante osservare come, soprattutto negli ultime settimane, ci sia voglia di un ritorno verso questa "fantastica" ribellione da parte di molti italiani.
Ora posso leggermi 1984 :)

Animali d'Inghilterra,
d'ogni clima e d'ogni terra,
ascoltate il lieto coro:
tornerà l'età dell'oro!



Tosto o tardi tornerà:
l'uom tiranno a terra andrà;
per le bestie sol cortese
sarà l'alma terra inglese.



Non più anelli alle narici,
non più gioghi alle cervici,
e per sempre in perdizione
andran frusta, morso e sprone.



Sarem ricchi, sazi appieno:
orzo, grano, avena, fieno,
barbabietole e foraggio
saran sol nostro retaggio.



Più splendenti i campi e i clivi,
e più puri i fonti e i rivi
e più dolce l'aer sarà



Quando avrem la libertà. Per quel dì noi lotteremo,
per quel dì lieti morremo,
vacche, paperi, galline,
mille bestie, un solo fine.



Animali d'Inghilterra,
d'ogni clima e d'ogni terra,
ascoltate il lieto coro:
tornerà l'età dell'oro!
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Un libricino che mi ha fatto venire i brividi per pregnanza e lungimiranza, nel senso che è attualissimo, ahimè, anche a distanza di 70 anni.
Scritto in maniera semplice, diretta, efficace (l'ho letto in 3 ore), l'autore stesso - in una postilla che doveva essere la prefazione nelle sue intenzioni ma l'editore non gliela inserì - conferma di essersi "ispirato" alla dittatura russa e alle sue idee di (finta) uguaglianza e libertà, una società basata su una chimera e un meccanismo alla "gatto che si morde la coda": alla fine il maiale si trasforma nell'uomo che tanto disprezzava.
Ho letto tutti i post qui sopra e non ho notato nessun riferimento al messaggio che Orwell sottende per tutto il racconto: il potere deriva dal saper leggere e scrivere. I maiali possono manipolare e soggiogare le "menti" degli altri compagni modificando i sette comandamenti con la vernice a loro piacimento e tornaconto. Il loro vantaggio è intellettivo, non fisico: non è la forza bruta il mezzo che usano per imporsi, ma uno molto più subdolo come solo l'arte oratoria e la parola scritta sanno essere.

Libro MUST ASSOLUTO
 

Denni

New member
Sono rimasta incantata dopo aver letto 1984 ora dopo aver letto questo posso dire che Orwell è assolutamente geniale!
Avevo già letto La fattoria degli animali, ma quella volta non avevo le giuste basi per capirne la bellezza e la veridicità.
Ora, sono ancora stupita di come Orwell abbia abilmente ritratto tutto ciò che si doveva ritrarre della Russia ai tempi della Rivoluzione, e cioè la meraviglia di quest'ultima, l'utopia comunista, lo schifoso regime Staliniano e la realtà distopica in cui tutto cioè avviene.
Alla fine del romanzo inoltre, come mi è già successo con 1984, sorge spontanea una pausa, una sorta di tristezza, come se anche tu fossi stato tradito.

Bellissimo 5/5
 

magialibri

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E’ uno di quei libri che tutti conoscono o ne hanno sentito parlare. Di facile lettura e con protagonisti, come molte favole, gli animali
Si racconta come molte volte le rivoluzioni anche se nate in modo giusto, possono venire tradite
 

maurizio mos

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da socialista convinto quale era Orwell, questo è un attacco formidabile al risultato della rivoluzione rossa. tanti ideali, tante belle idee, ma la natura dell'uomo è quella.
si può essere rossi, neri, arcobaleno... chi comanda prevaricherà sempre gli altri.
è triste ma difficilmente sarà possibile cambiare :MM[/QUOTE]

Concordo in pieno (a parte per l'omino che si dà le martellate su... insomma, lì. Brrr)
 

Oceania

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Orwell caro...

Io sono innamorata della mentalità brilalnte di George Orwell.
Avrei dato a lui la vita eterna.

Ad ogni modo, questo libro l'ho letto nemmeno troppo tempo fa.
Un libro-verità assoluta.
Io mi sorprendo ancora che ci sia qualcuno che ancora non conosce Orwell.

Preferisco ''1984'' ma ''La fattoria degli animali'' è comunque un capolavoro e forse, senza lui saperlo, è stato uno scrittore lungimirante.
 

LowleafClod

e invece no
Ho finito di rileggerlo per la seconda volta. Lo trovai già appassionante la prima volta che lo lessi, ora mi è ancora più personale e vicino come lettore, vicino agli animali della fattoria che ahimè, pieni di buone speranze nella loro rivoluzione, in una utopistica uguaglianza, non ottennero ciò per cui fecero tanti sacrifici, anzi...
La prima volta lo lessi più tranquilla, stavolta ho provato più passione, quasi rabbia, che mi saliva man mano che associavo le vicende e i personaggi del libro a quelli della realtà.
Fantastica satira ed esempio, da interessarsi inoltre alle numerose difficoltà che ebbe Orwell nel pubblicare questo libro..!
 
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xandra

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Io l'ho letto qualche mese fa e l'ho trovato geniale!
Non avrei mai immaginato che qualcuno potesse scrivere una parodia animalesca della dittatura russa in cui si caratterizzassero le varie tipologie di reazioni
verso la dittatura: i fiduciosi che per amor dei principi primi non vedono a cosa si sta arrivando, gli scettici, i leccapiedi, gli oppositori.
E attraverso una manipolazione totale che parte dalla nascita i maiali possono avere sempre più potere...
Raccontando l'ascesa della dittatura attraverso una fattoria di animali, il lettore è portato a provare un certo distacco (sono animali in fondo non uomini,sono peggiori di noi, si pensa)
e talvolta quello che succede sembra tanto da assurdo da far spuntare un sorriso ma purtroppo amaro perchè è veramente successo e molti ci hanno creduto
fino alla fine, fino alla morte...
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Un libro davvero geniale! Una bellissima parodia del comportamento umano nella società!


Il segno distintivo dell'uomo è la mano, lo strumento col quale fa tutto ciò che è male.

Se la libertà significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuol sentirsi dire.

Dodici voci si alzarono furiose, e tutte erano simili. Non c'era da chiedersi ora che cosa fosse successo al viso dei maiali. Le creature di fuori guardavano dal maiale all'uomo, dall'uomo al maiale e ancora dal maiale all'uomo, ma già era loro impossibile distinguere fra i due.
 

Holly Golightly

New member
Bellissima e angosciante parodia del comunismo staliniano, l'analisi più semplice del perché il comunismo è una grandissima utopia e uno dei fallimenti peggiori del '900. A partire dall'osso del cranio del Vecchio Maggiore (Marx? Lenin?) rimasto esposto e poi dimenticato, fino a Gondrano, il cavallo lavoratore che continua solo a ripetersi "Napoleon ha sempre ragione". Per non parlare di Palla di Neve (credo sia Trotsky e al tempo stesso il prototipo di nemico interno e "democratico" di ogni totalitarismo)...

Bellissimo libro, nient'altro da dire. Divorato in un pomeriggio e uno dei più belli da me letti quest'anno.


"tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri"
 

Max P

Dreamer Member
Si lascia leggere come una favoletta molto piacevole, con uno stile molto lineare e chiaro, con dei personaggi dalla semplicità talvolta quasi buffa. Ma se si considera l’abilità dell’autore nel toccare concetti umanamente basilari addirittura attraverso una favola, sapendone mantenere la semplicità tanto che si potrebbe leggerla tranquillamente ad un bambino, diviene un capolavoro contro il totalitarismo e la superficialità delle masse. Molti infatti sono i temi che l’autore mostra mettendo in evidenza peculiarità del comportamento umano nella società che sono tristemente attuali, e che lo saranno sempre fino a quando non si raggiungerà una maturità che finora nella storia non si è quasi mai vista. La morale della favola infatti, come precisata dallo stesso Orwell, è che qualsiasi rivoluzione violenta non porterà benefici fin tanto che non avrà, come elemento primario, l’attenzione delle masse verso il comportamento dei propri leader, e la capacità di rimuoverli una volta che questi hanno ultimato il loro compito, onde evitare che i capi della rivoluzione diventino a loro volta dei dittatori. Tocca anche altri temi importanti, come la breve memoria di cui certi popoli sembrano soffrire, che permette a chi comanda di modificare il passato e quindi la percezione del presente o della persona che mistifica i fatti; il controllo dell’informazione che sposta l’opinione pubblica dove più conviene; la pericolosità di smettere di pensare a quei diritti umani che hanno portato alla rivoluzione perché troppo impegnati nella lotta quotidiana per sopravvivere o per racimolare beni materiali, o di percepire la politica come una cosa astratta, che riguarda altri e non il destino dei singoli.
Mi è piaciuta molto e fa riflettere parecchio. Dovrebbero farla studiare a scuola.
 

Nidice

New member
Non trovo corretto definire la fattoria degli animali una semplice favoletta come molti di voi qui hanno scritto.Io la considero più una gigantesca metafora sulla crudele condizione umana a differenza di 1984 che invece è un vero e proprio romanzo. Il primo, senza troppi giri di parole e intrecci secondari riesce a dare un perfetto ritratto della società e della sua degenerazione. Il secondo invece è decisamente troppo pesante e alla mia lettura ha perso gran parte del significato che avrebbe dovuto avere, al contrario invece della fattoria. Dovrebbero proprio insegnarlo nelle scuole!

-Niccolò
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Per questo breve romanzo invece (ho appena finito di recensire Il deserto dei Tartari, chi leggerà lì capirà :wink:) è accaduta la cosa inversa, conoscendo già la storia e quello che l'autore voleva esprimere attraverso di essa, l'ho apprezzato meno e avrei preferito non sapere nulla prima per potermelo godere di più.
Le vicende degli animali erano un po' scontate e prevedibili, ma attuali -purtroppo- se paragonate a quello che succede ancora oggi in molti stati (pure in quelli che si definiscono democrazie e repubbliche). Ogni rivoluzione dovrebbe avere come fine solo il raggiungimento della libertà e non sfociare poi in una nuova dittatura, ma l'uomo (perché qui gli animali sono ovviamente solo un pretesto) non è capace di accontentarsi, così -da vittima che era- rischia di diventare come il proprio carnefice. Il popolo poi spesso vuole credere in quello che dall'alto gli si propone come la sola ed unica verità, arrivando addirittura a convincersi che si stava meglio quando si stava peggio :W.
Detto questo comunque sono riuscita a preferirlo a 1984 che mi piacque molto poco :boh:.
 

Valuzza Baguette

New member
Bellissimo questo libro,una satira pungente(come detto già in molti altri commenti).
Per me si trattava di una rilettura,lo avevo apprezzato nella prima lettura e l'ho apprezzato anche nella rilettura.
 
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