Garcia Marquez, Gabriel - Dell'amore e di altri demoni

Dorylis

Fantastic Member
La protagonista, la giovane e irrequieta Sierva Maria è vittima dell'inquisizione spagnola. Figlia di una famiglia benestante, preferisce vivere e condividere la propria giornata con i servi africani che con la borghesia, tanto che ne apprende usi e costumi tribali. Fino al giorno in cui viene morsa da un cane randagio, a causa del quale comincia a comportarsi in modo strano, quasi fosse posseduta dai demoni. Il padre, per la disperazione e la vergogna, la fa rinchiudere in un convento per esorcizzarla. L'arduo compito viene affidato a Delaura, il braccio destro del Vescovo, che a poco a poco si innamora della giovane "vittima"�. Inizia così un amore furtivo e segreto. Ma la Chiesa scopre la loro relazione, considerata immorale, e li separa. Un romanzo ricco di emozioni, che parla "a cuore aperto" dell'amore, come un inspiegabile sentimento, a volte puro e demoniaco. Per chi ama le storie d'amore travagliate, passionali, di un amore quasi mistico, ma che rimane comunque puro. A me è piaciuto molto .. Certo in alcuni momenti fa un po' impressione ma resta comunque un 10 e lode..
 
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alisa

Amelia Member
Uno dei più bei romanzi d'amore che abbia mai letto! Insieme a Maestro e Margherita di Bulgakov...

Annalisa
 

Dorylis

Fantastic Member
Concordo pienamente.. Non ho ancora letto il Maestro e Margherita.. cercherò di provvedere il prima possibile..
 

Nikki

New member
Premetto che Marquez non mi fa impazzire, però i suoi romanzi hanno sempre qualcosa da dare!
Questa è una storia molto breve, quasi una parabola. Descrive un'amore puro, innocente, adolescenziale (un po' le caratteristiche dell'amore in generale secondo Marquez), sullo sfondo il mare dei Caraibi, dove il cristianesimo si scontra con le lingue e i riti religiosi yoruba degli schiavi, ai tempi dell'Inquisizione del Santo Uffizio. L'amore e l'odio, nelle loro variegate declinazioni, si manifestano e si confondono con la follia, il dolore, la speranza, la rabbia (come stato emotivo, ma anche come malattia trasmessa dai cani infetti), dilaniando la mente e il corpo dei protagonisti. I segni visibili vengono interpretati dal vescovo e dalla badessa delle Sepolte Vive come sintomi satanici e vengono disposte le indagini per gli esorcismi. I confini sbiadiscono, la ragione può anche essere una gabbia per la mente (lo dice il medico ateo Abrenuncio!).
L'insegnamento è che l'amore nella sua forma più pura è un vero e proprio demone, che non può essere scacciato e solo la morte renderà conforto alle povere anime.
 

tetsuya1977

New member
Devo dire che questo breve romanzo mi è veramente piaciuto! Lo stile di Marquez mi soddisfa sempre in pieno, è un autore che sa dilungarsi, creare poesia in prosa quando se ne sente la necessità, ma sa anche rendere veloci ed indolori dei passaggi del racconto su cui altri autori si sarebbero morbosamente dilungati. Non fa sfoggio del suo stile inutilmente insomma, è questo mi piace moltissimo. i suoi romanzi poi sanno alternare tinte forti a passaggi tenui e delicati, cambi improvvisi di umori e sensazioni.
I personaggi poi sono affascinanti ed originali ed il loro sviluppo, anche se realizzato in poche pagine, si può dire completo.
L'accostamento poi dell'amore con un demone che corrompe lo spirito ed il corpo non è certo originale, ma devo dire che non stanca mai. Quindi come concludere... leggetelo senz'altro, il godimento che ne trarrete è decisamente superiore alla sua lunghezza!
Per me 4/5.:D
 

isola74

Lonely member
Libro bellissimo, letto almeno 10 anni fa, che mi lasciato un dolce ricordo.... Vale la pena leggerlo, senza dubbio!!!
 

pigreco

Mathematician Member
E' il quarto libro che leggo di Marquez, e anche se dopo Cent'anni di solitudine nessun altro suo romanzo è riuscito a ritrasmettermi le stesse situazioni, non posso comunque dire di esserne mai stato deluso.

Questa breve storia è comunque densa di sentimento e quella strana magia con la quale il solo Marquez riesce sempre a condire le sue opere. Una magia che nemmeno si riesce a spiegare, ma che dopo averla assaporata all'inizio la si può riconoscere ad occhi chiusi.

Molto appassionante anche la storia d'amore tra i giovani protagonisti, una storia molto spirituale (in un punto l'autore parla anche di "amore vergine" anche se poi successivamente si contraddice facendo capire abbastanza chiaramente che l'amore tra i due è stato invece abbondantemente consumato).

Consigliatissimo come tutte le opere del Nobel sudamericano.
 

white89

InLove Member
Il grande Marquez non delude mai, anche se purtroppo le sue storie durano sempre troppo poco (in questo caso ancor di più :W), mi affeziono ai personaggi e non vorrei mai arrivare all'ultima pagina!

x pigreco: sei sicuro che abbiano consumato?? Da ciò che ho capito direi che, pur essendosi "esplorati a fondo" :)mrgreen:), siano rimasti vergini per decisione di Delaura, il che a parer mio si sposa meglio con il filo della vicenda. Magari mi sbaglio però...aaahh, che dubbio enorme mi hai fatto venire!!!
 

pigreco

Mathematician Member
Il grande Marquez non delude mai, anche se purtroppo le sue storie durano sempre troppo poco (in questo caso ancor di più :W), mi affeziono ai personaggi e non vorrei mai arrivare all'ultima pagina!

x pigreco: sei sicuro che abbiano consumato?? Da ciò che ho capito direi che, pur essendosi "esplorati a fondo" :)mrgreen:), siano rimasti vergini per decisione di Delaura, il che a parer mio si sposa meglio con il filo della vicenda. Magari mi sbaglio però...aaahh, che dubbio enorme mi hai fatto venire!!!


Ehm... adesso mi è dura darti una risposta! Dovrei prendere stasera con calma il libro e cercare il punto in questione. Ricordo che è tutto detto in modo molto velato e la sensazione che a suo tempo io ho percepito fu quella che tra i due si era consumato qualcosa di importante. Però sono quelle narrazioni che lasciano al lettore una certa libertà di interpretazione.
 

white89

InLove Member
Ehm... adesso mi è dura darti una risposta! Dovrei prendere stasera con calma il libro e cercare il punto in questione. Ricordo che è tutto detto in modo molto velato e la sensazione che a suo tempo io ho percepito fu quella che tra i due si era consumato qualcosa di importante. Però sono quelle narrazioni che lasciano al lettore una certa libertà di interpretazione.

In fondo non ne farei poi una questione di principio...diamo pure sfogo alla libera interpretazione..a volte il bello dei libri è proprio questo!! :D
 

velmez

Active member
come sempre Marquez non delude! anche se avrei preferito che questo romanzo si dilungasse, con il solito stile dei suoi romanzi più "spessi"...

@pigreco: confermo che non hanno consumato. Si parla di notti passate consumandosi di baci e recitando sonetti...
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
... sicura??? eppure anch'io avevo avuto la distinta impressione (quindi nn necessariamente la certezza "letteraria") che il rapporto fosse andato fino in fondo... a suo modo credo che solo una relazione completa dia un senso vero, profondo (e cmq romanticissimo) a qst storia d'amore...
(poi può anche essere che mi sbagli)
 

velmez

Active member
si, sicura: dopo aver letto quel che ha scritto pigreco sono andata a rileggermi gli ultimi due capitoli per vedere se ci fossero indicazioni più precise, ma non ho trovato prove del misfatto!
io trovo che sia più coerente così :wink:
 

Holly Golightly

New member
Magari è colpa mia, che sono troppo razionale. La storia in sé è bella e Marquez è innegabilmente un grandissimo scrittore. Però... sarà che ho un po' perso il mio animo romantico al pensiero di un trentaseienne steso a letto con una dodicenne... (insomma, sì al realismo magico, sì alla fantasia, va bene, ma a me sembra un po' troppo, anche per ricamarci su in modo fiabescamente romantico)... insomma, sono perplessa: il troppo storpia.
Credo che di fondo i veri protagonisti del libro, più che Sierva Maria e Cayetano (personaggio che mi è piaciuto molto), siano proprio i demoni dell'amore, l'unica forza veramente sovrumana dell'intero racconto, che non travolge solo i due protagonisti, ma spiazza quasi tutti, soprattutto i genitori di lei. La storia scivola via un po' così, magari troppo in fretta. La brutta impressione che ho con Marquez, ogni volta, è che più che ai suoi personaggi, lui tenga alle sue meravigliose atmosfere, così nostalgiche, quasi da fiaba. È forse questo il più grande merito di Marquez come narratore: permette al lettore di entrare nel libro come nessun altro, non nella storia, ma nell'ambiente, nell'atmosfera. E, dopo averlo letto in lingua originale (infatti mi è dispiaciuto non aver trovato questo qui in spagnolo sul kindle store, lo avrei letto volentieri in lingua), mi ha dato la brutta impressione di qualcuno che si compiace della sua stessa prosa, con quelle immagini molto magiche, molto fantasiose, con aggettivi un po' forzati a cui non avevo sinceramente fatto caso leggendolo per la prima volta in italiano.
Peccato fosse così breve, mi sarebbe piaciuto di più se avesse scavato più a fondo. Ho trovato molto bella anche l'ambiguità sul finale (per fare i maliziosi: ma 'sti due l'hanno fatto o no?). Di solito mi infastidiscono le ambiguità, ma qui l'ho trovata ben congeniale.
La seconda parte, quella ambientata nel convento, trasmetteva un incredibile sensazione di claustrofobia, mi ha ricordato molto Storia di una capinera, ma senza la pena, il trasporto, e il coinvolgimento di questo.

Marquez è un bravissimo scrittore, ma non credo sia una mia anima gemella. Insomma, io continuo ad avere un rapporto di amore/odio per Marquez. Cent'anni di solitudine è un libro bellissimo, ma ci misi un'infinità a leggerlo. Poi ho letto alcuni suoi racconti decisamente brutti. Ora questo libro qui è carino, ma sono perplessa. Devo leggere altro, insomma...
 

LearnToKill

New member
La penso quasi completamente come Holly; le atmosfere che Marquez riesce a creare sono stupende, ti immergono completamente nel mondo latino e hanno quel tocco di magia che le rende davvero mozzafiato. Anche io avrei preferito che lavorasse un po' di più sulla psicologia dei personaggi, cercando di rendere ancora più palpabile quel velo di tormento e di passione che emerge dalla lettura. Di Marquez adoro proprio il suo descrivere l'amore che, alla fine, non viene completamente consumato, ma che si basa più su aspetti mentali e spirituali!
 

Fedy88

New member
Davvero un grande libro, l'ho divorato in pochissimo tempo, davvero una storia piena di passione a tratti tenerissima, a tratti violenta, di colori vivaci e netti, senza sfumature, di odori forti e intensi...insomma, un libro da Gabriel Garcia! =)
 
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