Aprile, Pino - Terroni

Da Terroni

"Una mia cugina, dopo
sei mesi al Nord
, tornò per le ferie estive (come alcuni volatili, il periodico riapparire
degli emigrati annuncia le stagioni: li chiamavano birds of passa-ge, "uccelli di
passaggio", nell'America del Nord; e golon-drinas, "rondini", in quella del Sud). Era
cambiata: vestiva in modo più appariscente, esibiva un accento non suo, roteava
stizzosamente le spalle, il mento puntuto e alto. Parlava malissimo dei meridionali,
con astio rovente e ridicolo. «Ma cosa fanno di così terribile?» le chiese mia madre,
incuriosita. Lei tacque per lo stupore, si guardò intorno, come a cercare una risposta.
Era sorpresa, o ci parve, dalla stupidità della domanda: c'era bisogno di una ragione
per parlar male dei meridionali? Così, poverina, se ne uscì con una frase, lei
settentrionale da sei mesi, che la bollò per sempre, in famiglia: «Sporcano i
monumenti
».
Come i piccioni; ma, per fortuna, non dall'alto.
Cosa le fosse accaduto, lo capii molto più tardi. Uno dei miei migliori amici fu tra i
primi arrivati della Lega Nord...nonni di Benevento e Matera... leghisti entrambi (marito e moglie): «La Lega è piena di meridionali e di figli di meridionali» mi spiegava
Remo. «Sono i più convinti.» Anche quella mia cugina è leghista.
Perché? Chi emigra, abbandona una comunità e una terra che figurano deboli e
perdenti e mira a radicarsi in un altrove che appare forte e vincente: l'emigrato non
appartiene più alla sua gente, e non ancora all'altra (così crede). In cerca di identità,
non può che scegliere, lui sradicato e sospeso, la più forte. E questa sua nuova
appartenenza è tanto più certa, quanto maggiore è la distanza che frappone fra ciò che
era e ciò che vuole essere (in La lingua degli emigrati, si legge che essi «rivivono nel
paese di arrivo la loro situazione di "dominati" in termini ancor più drammatici»; e
vogliono uscirne. Si educano ad altro da quel che sono. Quando il carnefice ti toglie
tutto, l'unico punto di riferimento che ti rimane è il carnefice. Lo imiti). Il
settentrionale non ha bisogno di essere leghista; il meridionale al Nord non può farne
a meno, se di scarsa radice. Ed è il più attivo nel sostenere un'esclusione che non
escluda più lui, ma chi è come lui era. I prossimi leghisti saranno i nipoti degli
extracomunitari.
"
 

LowleafClod

e invece no
E mi sta portando a riflettere su moltissimi aspetti, una delucidazione su cose di cui non si sospetta minimamente, o almeno io non immaginavo proprio.

Serve rivangare vecchie storie? Non sono così vecchie da aver smesso di far male e produrre conseguenze: la storia di oggi è ancora quella di ieri. La nostra fu interrotta e si può riannodarla solo nel punto in cui venne spezzata. Non si può scegliere la ripartenza che più conviene.

Nelle opere dei primi che documentarono gli orrori perpetrati nel Sud e l'amministrazione strabica dello stato unitario, si avverte la sensazione che l'ingiustizia possa esser figlia di cattiva conoscenza; di fatti mal riportati (per convenienza personale o pregiudizio) a chi da lontano, e per sentito dire, decide. E che basti far luce sulla verità, per smuovere le coscienze e porre riparo. Negli autori più recenti, questo non c'è più; quasi sempre cogli la consapevolezza che si recuperi verità per chi non vuol saperla o la deriderà come esercizio deteriore, perdente, datato, non credibile, "di parte". Si è persa l'illusione della buona fede di chi trae vantaggio dallo squilibrio fra aree dello stesso paese. I primi autori furono delusi; gli ultimi sono disillusi.
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Ammetto che di mia iniziativa non avrei mai letto questo libro.
Non è di certo il genere di libro che cerco quando entro in una libreria.
Devo ringraziare Balda se l'ho letto.
Pino Aprile ha una scrittura coinvolgente, t’incuriosisce.
Inutile dire che ignoravo completamente che l’Unità di Italia fosse avvenuta con tale spargimento di sangue. Ma perché poi? Perché sui libri di storia non scrivono come sono andate veramente le cose?
Oltre al capitolo La Strage e Dispari opportunità ma ha colpito molto il capitolo Educazione alla minorità. Come possono degli italiani pensare di essere inferiori ad altri italiani solo perché vivono a Sud?

Mi lascia tante domande questo libro.

Da leggere.

“Credo che non ci sia terra, oggi, in Europa, che abbia maggior futuro e maggior fortuna del nostro Sud.”
 
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