Camilleri, Andrea - La caccia al tesoro

valek77

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TRAMA:
Un torpore inerte ha invaso il commissariato di Vigàta: un tedio strascicato. Ammortisce pure il trallerallera di Catarella, che adesso incespica tra rebus e cruciverba. Montalbano legge un romanzo di Simenon, e distratto va sfogliando una vecchia annata della "Domenica del Corriere": al telefono continua il dai e ridai querulo e molesto della suscettibile fidanzata, lontana sempre, lontanissima. Eppure un diversivo c'era stato. Due anziani bigotti, fratello e sorella, a furia di preterìe e giaculatorie, avevano rincappellato pazzia sopra pazzia. La loro demenza era arrivata al fanatismo delle armi. E la sceriffata santa aveva lasciato sul campo uno strumento di passioni tristi e appassite: una bambola gonfiabile, disfatta dall'uso; una di quelle pupazze maritabili che (diceva Gadda) tu le "basci, e ci piangi sopra, e speri icchè tu voi. E, fornito il bascio, te tu la disenfi e riforbisci e ripieghi e riponi, come una camiscia stirata". Un'altra bambola gemella, ugualmente disfatta, ma data per cadavere di giovane seviziata, era stata trovata poi in un cassonetto della spazzatura, in via Brancati. Sembrò una stravaganza.

VALUTAZIONE PERSONALE:
Il nostro Camilleri ci regala un'altro scorcio di Sicilia vista attraverso gli occhi del commissario Montalbano.
Anche in questo libro l'indagine da l'impressione di essere solo una scusa per poter vivere per un po' insieme ai protagonisti. Camilleri ama la sua terra e le persone che vi abitano e credo che Montalbano sia solo un pretesto per poter far vivere ai lettori le emozioni che lui stesso prova.

In particolare in questo libro troviamo un po' di comicità in più rispetto ai precedenti lavori anche se
talvolta le situazioni comico-imbarazzanti sono ampiamente intuibili con pagine di anticipo .

Anche il colpevole dell'indagine è intuibile già a metà del libro per il semplice fatto che oltre i soliti personaggi ce ne è solo uno nuovo e ovviamente deve essere lui. E' talmente scontato che non rischio neanche di spoilerare .

Devo dire però che da fan di Camilleri l'ho trovato piacevole come al solito e quindi mi sento di dovergli dare due voti 4/5 per i fan come me e 3/5 per gli altri.

Ciao Ciao
 
Ultima modifica:

Meri

Viôt di viodi
Camilleri, Andrea - La caccia al tesoro -

Un'altra avventura per il commissario Montalbano. Inizia tutto con una bambola gonfiabile trovata in camera di un anziano un po' strano. La bambola è vecchia, rovinata, senza una parte di capelli. Da un'altra parte della città, nel bidone della spazzatura viene ritrovata un'altra bambola gonfiabile identica alla precedente rovinata allo stesso modo....




In questo romanzo la storia scorre via veloce come negli altri romamzi con protagonista Montalbano, ma il racconto è molto più crudo e raccapricciante e nemmeno le frasi storpiate di Catarella o l'ironia del comissario riescono ad alleggerirlo.Sempre intrigante.
 

accabadora

New member
delusa

La caccia al tesoro

Ahimè, il Camilleri di questo libro mi delude ampiamente. Le prime pagine sono una sceneggiatura da telefilm poliziesco usa , A seguire, la trattazione del caso mi sembra degna più di un triller americano che di un nostrano Camilleri e il finale del ritrovamento del cadavere è ben condito con dettagli macabo-i pruriginosi , tipici di un qualsiasi giallista dell’ultima ora.
.In sostanza non ho ritrovato la piacevolezza del giallo all’italiana che mi aspetto sempre da Camilleri.;
 

isola74

Lonely member
A me è piaciuto, come sempre...ma sono di parte :mrgreen:
Ribadisco però che Camilleri dà il meglio di sè senza Montalbano:)
 
Un po' forzato l'incastonare tutti gli avvenimenti tra loro, ma sorvolando sulla forzatura il romanzo mi piace.
Il campo hippy ricorre in altri romanzi, della casetta piena d'immondizia senti anche la puzza, il lago ti dà la sensazione di essere una fossa delle marianne, lo psicopatico è una caricatura.
Però io sono di parte e mi è piaciuto anche questo.

Lunga vita a Camilleri
 
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