Austen, Jane - L'abbazia di Northanger

ayla

+Dreamer+ Member
Catherine è una giovane abitante della campagna inglese, e che, annoiata dalla monotonia della vita agreste, coltiva la passione di leggere libri, soprattutto del mistero in stile gotico. Il destino però la porta a trascorrere un po' di tempo nell'abitazione della famiglia Tinley, a Bath.. L'abbazia di Northanger trasuda mistero, e la protagonista ha così modo di assaporare finalmente dal vivo quell'atmosfera che aveva sempre e solo respirato attraverso le pagine dei suoi amati libri. Henry, il suo gentile ospite, si innamora di lei, ma la storia d'amore fra i due viene ostacolata dal padre del giovane che, scoprendo la vera condizione economica di Catherine, decide di separarla dal figlio. Riusciranno i due giovani a sposarsi?

Questo libro è molto diverso dagli altri perchè la protagonista è insolita, non è un'eroina,come Elizabeth in Orgoglio e Pregiudizio, ma una ragazza normale,curiosa e un pò ingenua.Mi è piaciuta molto la storia che ti fa tenere col fiato sospeso!!
 
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Loredana26

New member
sto leggendo ragione e sentimento in questi giorni.. ed è la prima volta che leggo un romanzo della austen.. mi piacerebbe continuare ad approfondire.. e questo romanzo mi incuriosisce..
 
E' un libro bellissimo. Non capisco come mai sia il meno conosciuto dell'autrice. Gradevolissimo sotto ogni aspetto, non sembra affatto l'opera di una esordiente. La Austen è sempre bravissima nel narrare la quotidianità come la più avvincente delle avventure. Consiglio a tutti di leggerlo. Complimenti alla Austen!!
 

Belinda47

New member
Per me invece è il peggior libro della Austen. E dire che gli altri li ho letti tutti e li ho amati molto. La protagonista è assolutamente insopportabile.
Siamo lontanissimi da "Orgoglio e pregiudizio" o "Emma" per dirne due a caso.
 

~ Briseide

Victorian Lady
Il libro più brutto?! Ok che possa non piacere, ma questa mi pare una affermazione assai gratuita. Dire che la Austen, una delle scrittrici più valide e famose al mondo, abbia partorito il libro peggiore della storia della letteratura suona quasi come una bestemmia. :mrgreen:

Tanto per non lasciare dubbi sulla mia opinione, diametralmente opposta alle più sopra elencate, vi copio la mia recensione scritta di getto dopo aver terminato questo libro (un anno fa ormai); anzi, mi chiedo come mai non l'avessi commentato ancora :OO

[Pericolo spoiler :)]
Questo romanzo è stata una vera sorpresa: che Austen energica, ironica come non mai, impetuosa e assolutamente fuori dai canoni imposti dagli altri suoi testi!
Catherine è un personaggio assolutamente comune. Nessun tratto che la porti a spiccare su altre: non è particolarmente bella, nè colta, nè perspicace. E' una donna però, e questo basta. Basta alla Austen per inoltrarla nella storia più moderna tra quelle che ella abbia creato. Divertentissima parodia del romanzo gotico, condita dalla presenza dei personaggi più spregiudicati ed insolenti che siano usciti dalla mente di Jane, detestabili a volte, ma dotati di una vitalità che in nessun altro romanzo austeniano viene avvertita in maniera così intensa, e assolutamente indispensabili per la perfetta riuscita della storia. E lasciatemi poi dire che Henry Tilney è assolutamente irresistibile, secondo solo all'irraggiungibile Darcy. Uomo dalla mente sveglia, sarcastico ed ironico come pochi altri, nettamente superiore all'ingenua Catherine; fattore che comunque non gli impedirà di lasciarsi - quasi per gioco - conquistare dal suo dolce, nobile e genuinamente infatile animo.
Indubbiamente 'L'abbazia di Northanger' ascende alla vetta, al fianco dell'assoluto capolavoro 'Orgoglio e Pregiudizio'.
 
Il libro più brutto?! Ok che possa non piacere, ma questa mi pare una affermazione assai gratuita. Dire che la Austen, una delle scrittrici più valide e famose al mondo, abbia partorito il libro peggiore della storia della letteratura suona quasi come una bestemmia. :mrgreen:

Sono d'accordo. E poi, aggiunggerei anche, visto che stava lodando il romanzo Jane Eyre, mi suona un po' strano questa sua feroce critica dell'Abazia... Non voglio dire che sono due romanzi identici, ma hanno parecchi punti in comune, secondo me...:?
 

Meri

Viôt di viodi
Devo dire che è il romanzo della Austin che mi è piaciuto di più perchè è diverso dagli altri. C'è più movimento, più avventura e più trama.:wink:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Anche a me è piaciuto molto,questo è il terzo romanzo della Austen che leggo.
Ho ritrovato la solita ironia dei precedenti e non mi sono annoiata affatto,anzi voglio completare a breve tutta la sua opera.
La protagonista è diversa da Elizabeth ed Emma,ma non per questo è meno piacevole e meno gradevole.E' anche più piccola di età,ed è da tenere in considerazione.
Sono rimasta fino alla fine con la curiosità di conoscere l'evolversi della storia con Tilney,perchè con tutti gli equivoci nati nella mente di Catherine,sembrava quasi che poteva anche finire male.
Solo mi è sembrato troppo severo il giudizio finale su Isabella Thorpe,ma non per me,che ormai ho aperto gli occhi sulle false amicizie,ma dal punto di vista della Austen:non so perchè,mi aspettavo che da un momento all'altro l'avrebbe riabilitata :roll:.
 

Bobbi

New member
Io l'ho preso qualche giorno fa, anche se non so bene quando lo leggerò! Mi avete molto incuriosita con questi commenti diametralmente opposti! :D
 

Bobbi

New member
Letto! per essere l'opera "minore" della Austen è davvero un gran bel libro: uno spasso! E' davvero molto divertente, la satira e l'ironia toccano vette altissime e mi sono piaciute molto anche certe situazioni ridicole in cui Catherine si va a cacciare :D
Ho anche apprezzato molto le incursioni dell'autrice nel testo :wink:
 

SALLY

New member
Finito ora! Devo dire che per essere il primo libro della Austen è veramente carino,arguto ed ironico forse più di altri (ne ho letto solo altri due),mi fà veramente divertire lei,che si descrive molto normale...ma dovrebbe essere "l'eroina"....la famiglia Thorpe l'avrei fucilata :mrgreen:,una protagonista molto fresca,ingenua,vivace.Parere più che positivo!!!
 

yasmin

Senior Member
Il libro più brutto?! Ok che possa non piacere, ma questa mi pare una affermazione assai gratuita. Dire che la Austen, una delle scrittrici più valide e famose al mondo, abbia partorito il libro peggiore della storia della letteratura suona quasi come una bestemmia. :mrgreen:

Tanto per non lasciare dubbi sulla mia opinione, diametralmente opposta alle più sopra elencate, vi copio la mia recensione scritta di getto dopo aver terminato questo libro (un anno fa ormai); anzi, mi chiedo come mai non l'avessi commentato ancora :OO

[Pericolo spoiler :)]
Questo romanzo è stata una vera sorpresa: che Austen energica, ironica come non mai, impetuosa e assolutamente fuori dai canoni imposti dagli altri suoi testi!
Catherine è un personaggio assolutamente comune. Nessun tratto che la porti a spiccare su altre: non è particolarmente bella, nè colta, nè perspicace. E' una donna però, e questo basta. Basta alla Austen per inoltrarla nella storia più moderna tra quelle che ella abbia creato. Divertentissima parodia del romanzo gotico, condita dalla presenza dei personaggi più spregiudicati ed insolenti che siano usciti dalla mente di Jane, detestabili a volte, ma dotati di una vitalità che in nessun altro romanzo austeniano viene avvertita in maniera così intensa, e assolutamente indispensabili per la perfetta riuscita della storia. E lasciatemi poi dire che Henry Tilney è assolutamente irresistibile, secondo solo all'irraggiungibile Darcy. Uomo dalla mente sveglia, sarcastico ed ironico come pochi altri, nettamente superiore all'ingenua Catherine; fattore che comunque non gli impedirà di lasciarsi - quasi per gioco - conquistare dal suo dolce, nobile e genuinamente infatile animo.
Indubbiamente 'L'abbazia di Northanger' ascende alla vetta, al fianco dell'assoluto capolavoro 'Orgoglio e Pregiudizio'.

anche io sono assolutamente d'accordo e penso che l'ingenuità e la semplicità di Catherine contribuiscano a creare un'atmosfera magica all'abbazia, insieme al fascino di Henry Tilney e all'ambiente a volte tetro e un po' gotico in cui si svolge la vicenda
 

Ithildin

New member
Libro adorabile, semplice e grazioso, in particolare mi è piaciuto molto il rapporto con la letteratura gotica dell'ingenua Catherine.
 

Nefertari

Active member
E' il secondo libro che leggo della Austen e mi è piaciuto molto. Mi ha tenuta incollata alle pagine per sapere come sarebbe andata con Mr. Tilney e poi anche il decorso dell'amicizia con Isabel mi incuriosiva. Per non parlare dell'Abbazia su cui ho fantasticato quasi come se fossi io Catherine.

Bello, bello e leggerò sicuramente anche gli altri libri di Jane Austen.
 

Cocci

New member
Mi è piaciuto, ma devo dire che i personaggi mi hanno infastidito un po' tutti...l'inizio era decisamente più promettente di quanto effettivamente si è rivelato il seguito. Nota di merito, l'ironia di zia Jane che ha risollevato le sorti di una storia un po' banale e di personaggi insipidi e scialbi.

Passando ora ad un commento più elaborato: l'inizio mi ha entusiasmato, poi via via l'ingenuità eccessiva di Catherine mi ha stancato. Come fai ad essere tanto cieca da non accorgerti che Isabella ti sta sfruttando e di te non gliene frega niente? Come fai a non accorgerti di che civetta vanesia e vanitosa sia??? Vabbé...ogni tanto l'amicizia è cieca come l'amore. Per quanto riguarda i Tilney: Eleanor ha lo spessore della carta velina, sia come ruolo nella trama che come personaggio, Henry è lontano anni luce da altri personaggi maschili della Austen (Darcy, Colonnello Brandon e signor Knightley per citare i miei tre prediletti) e risulta piuttosto indifferente. Catherine non è un'eroina e questo l'autrice lo fa capire fin dalle prime righe, ma attribuirle anche questo carattere da ingenuotta e per di più a tratti pure scema...beh non la fa salire agli alti livelli della mia simpatia. Quando si auto-suggestiona per calarsi nel ruolo della protagonista di uno dei suoi libri e vede trame e assassini in ogni dove è abbastanza patetica. L'unico momento in cui mi è sembrata un po' degna di considerazione è quando giustamente si indigna perché viene cacciata in malo modo dall'abbazia. Su Isabella, la signora Allen e Thorpe non mi dilungo perchè avevo già detto quanto mi fossero insopportabili...l'unica cosa che mi auguro è che la "cara" Isabella sia rimasta eternamente zitella. (e che sia diventata pure una cozza col tempo:mrgreen:)

Sul generale spendo due parole: è un personaggio odioso e arrogante, l'unico suo scopo è accrescere le sue ricchezze, è dispotico e falsamente cortese solo nel momento in cui sa di poter ricavare un guadagno...probabilmente insieme a Isabella è quanto di più simile ad una persona reale. Raramente nei libri della Austen ho trovato così tanti personaggi falsi e egoisti come in questa sua opera. Il generale mi ha fatto letteralmente "salire il nervoso": non so se questo sia un pregio per l'abilità di scrittrice della Austen oppure una nota di demerito per aver creato un personaggio così realmente insopportabile.

Il finale è abbastanza scontato, tuttavia ho apprezzato la vena di realismo che fa ammettere all'autrice che Henry si è innamorato di Catherine come conseguenza dell'affetto che lei già provava per lui, non c'è stato nessun amore a prima vista, lui non è rimasto folgorato da lei (considerando anche che la Austen descrive Catherine come graziosa ma abbastanza insignificante) e anzi..ha incominciato ad accorgersi di lei solo perché lei nutriva una forte ammirazione per lui.
Ecco come commenta questo fatto l'autrice:
Riconosco che questa è una circostanza nuova in un romanzo, e che è terribilmente degradante per la dignità di un'eroina, ma se è altrettanto nuova nella vita di tutti i giorni, allora avrò almeno tutto per me il merito di un'immaginazione sfrenata


Per queste pennellate ironiche e sapienti il libro non mi ha lasciato insoddisfatta, anzi, l'ho apprezzato e gustato nonostante le lacune nella trama e l'insofferenza nei confronti dei personaggi.

3 stelline e mezzo sarebbe il voto appropriato, ma penso che arrotonderò a 3 stelline perchè se dovessi consigliare un libro della Austen da cui iniziare a conoscere l'autrice, non sarebbe questo.
 

ila78

Well-known member
Dal Gdl SPOILER

Non mi è piaciuto. Siamo lontani anni luce dalle magiche atmosfere a cui la zia Jane ci ha abituati e anche i personaggi non hanno nulla del fascino vittoriano che caratterizza altre opere della Austen: le donne sono stupide, incolori e insapori, gli uomini sono senza spessore.
La noia è, a mio parere, la caratteristica principale di questo libro, basti solo pensare che per le prime 120 pagine (il libro ne ha 200 ) praticamente non succede niente e non si capisce cosa c'entri il titolo; poi l'autrice cerca di dare un po' di brio (senza riuscirci) con i presunti misteri legati all'abbazia ma non approfondisce la cosa (io avrei gradito) non capiamo come,in effetti, sia morta la Sig.ra Tinley nè perchè il generale voglia tenere nascosta la stanza dove è morta. Il finale è di una banalità sconcertante e si riesce a intuire più o meno 50 pagine prima.
Morale: io lo sconsiglio vivamente, se volete leggere la Austen, quella vera, puntate su altro. 1/5
 
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