Jessamine
Well-known member
Questo è il primo romanzo della Yoshimoto che leggo, e devo dire che mi ci sono avvicinata in punta di piedi, con tanto scetticismo, perché non me ne avevano parlato bene.
E devo anche dire ce "Kitchen", in effetti, non mi ha entusiasmata molto. Era cone se.mancasse qualche cosa, l'idea che animava il tutto ni piace, ma è come se restasse.trattenuta. A tratti si perde, alterna pagine bellissime ad altre che mi lasciano col sopracciglio alzato. In alcune frasi "ad effetto" ci ho visto un po' di banalità, insomma, non mi ha fatto impazzire. E il finale l'ho trovato un po' troppo sbrigativo.
Insomma, quando sono arrivata a leggere "Moonlight.shadow", non ero molto soddisfatta. Ma questo racconto, questo racconto mi è entrato dentro. Qui il dolore ha una delicatezza straordinaria, il dolore lo si respira ad ogni riga, con tanto rispetto e con una forza sorprendente. Di certo leggerò sltro di suo.
E devo anche dire ce "Kitchen", in effetti, non mi ha entusiasmata molto. Era cone se.mancasse qualche cosa, l'idea che animava il tutto ni piace, ma è come se restasse.trattenuta. A tratti si perde, alterna pagine bellissime ad altre che mi lasciano col sopracciglio alzato. In alcune frasi "ad effetto" ci ho visto un po' di banalità, insomma, non mi ha fatto impazzire. E il finale l'ho trovato un po' troppo sbrigativo.
Insomma, quando sono arrivata a leggere "Moonlight.shadow", non ero molto soddisfatta. Ma questo racconto, questo racconto mi è entrato dentro. Qui il dolore ha una delicatezza straordinaria, il dolore lo si respira ad ogni riga, con tanto rispetto e con una forza sorprendente. Di certo leggerò sltro di suo.