Yoshimoto, Banana - Kitchen

Jessamine

Well-known member
Questo è il primo romanzo della Yoshimoto che leggo, e devo dire che mi ci sono avvicinata in punta di piedi, con tanto scetticismo, perché non me ne avevano parlato bene.
E devo anche dire ce "Kitchen", in effetti, non mi ha entusiasmata molto. Era cone se.mancasse qualche cosa, l'idea che animava il tutto ni piace, ma è come se restasse.trattenuta. A tratti si perde, alterna pagine bellissime ad altre che mi lasciano col sopracciglio alzato. In alcune frasi "ad effetto" ci ho visto un po' di banalità, insomma, non mi ha fatto impazzire. E il finale l'ho trovato un po' troppo sbrigativo.
Insomma, quando sono arrivata a leggere "Moonlight.shadow", non ero molto soddisfatta. Ma questo racconto, questo racconto mi è entrato dentro. Qui il dolore ha una delicatezza straordinaria, il dolore lo si respira ad ogni riga, con tanto rispetto e con una forza sorprendente. Di certo leggerò sltro di suo.
 

Vaniglia

New member
Linguaggio dei manga

Ho iniziato a leggere i libri della Banana Yoshimoto perché adoravo i manga e leggendola mi ha riaperto quel mondo giapponese x me magico che mi ricorda la mia adolescenza. Ha uno stile tutto suo. Inimitabile.
 

pieracd

New member
Non avendo mai letto niente di questa autrice, ho deciso di iniziare proprio da questo libro, che, per sentito dire, è il suo migliore.

Purtroppo non mi ha lasciato nulla :?? Forse non l'ho capito, forse non è la mia autrice, ma per ora non mi viene la curiosità di leggere altro di suo:boh:
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Dopo la morte della nonna, Mikage è rimasta completamente sola. Dovrebbe cambiare casa, ma procrastina la ricerca. Dovrebbe uscire, ma passa le giornate rintanata nella vecchia cucina, il posto della casa – di ogni casa – che ama di più. Così, il giorno in cui Yuichi suona alla sua porta e la invita a vivere da lui e la madre, Mikage non oppone resistenza, anche se conosce appena il ragazzo, anche se non sa davvero cosa aspettarsi, anche se prende la cosa come una sistemazione temporanea senza tuttavia sapere quanto tempo durerà. La decisione, tuttavia, si rivela quella giusta: Mikage si adatta subito alla nuova casa e alla nuova routine e si trova benissimo con la nuova famiglia che l'ha accolta, nonostante qualche stranezza. Un legame speciale nasce poi tra la ragazza ed Eriko, la madre di Yuichi che in realtà è nata uomo. Così, quando un evento spiacevole turberà la calma appena conquistata, lo sforzo da fare per andare avanti sarà ben più grande del previsto eppure, tuttavia, necessario.
Un libro che affronta temi importanti come l'omosessualità e la morte in modo delicatissimo. Una lettura interessante per le atmosfere rarefatte, la finta leggerezza dell'approccio, lo stile stringato ed essenziale. Mi è piaciuto, lo consiglio per una lettura veloce, ma non banale.
 
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