MK è il libro più censurato del mondo. Israele in testa. In molti stati non solo ne è vietata la pubblicazione ma il semplice possesso è penalmente perseguito Ed io credo sia un errore. In primo luogo di metodo, nessun libro va censurato, e questo vale a priori che se si comincia con i giudizi di merito per quanto condivisibili ed in questo caso condivisibilissi, non si sa mai dove si va a parare ed a me la sola idea fa paura.
In secondo luogo perchè la forza di un'idea, o di contro la sua assoluta pazzia magari col tempo ma escon sempre fuori. Nel caso di MK direi che, a parte il suo intriseco valore storico, la completa sconclusionatezza di contenuto parli da sola ed immediatamente al punto che l'impazzimento di quasi un intero continente, che in tal guisa ha strutturato stati e scatenato guerre interroga un bel po': come è stato possibile?
Se la copia in questione poi è veramente autografata diventa questione di pertinenza storica ed accademica, e credo anche io che il suo posto sia un museo alla stregua per esempio dei citati strumenti di tortura. A Roma nei pressi di via Giulia è visitabile un museo in cui tali strumenti sono esposti; posso assicurare che la visita è molto istruttiva fa riflettere un bel po': incredibile ma vero, siamo capaci anche dell'inimmaginabile.
Per quanto rigiuarda invece il diario di AF a mio modesto modo di vedere la infinita bellezza di questo libro sta esattamente qui, nel fatto d’essere il semplice diario di una adolescente.
Ciascuno di noi leggendo quelle pagine capisce immediatamente di cosa si tratta: è quanto di più quotidiano può accadere in qualsiasi delle nostre case: una ragazzina che va a scuola, che hai i suoi sogni, le sue giornate, la sua vita insomma.
Rende con plastica e concretissima vicinanza cosa è che il grande male dell’Europa nel secolo scorso è andato a scardinare e distruggere: la preziosissima normalità dell’esistere. Come un destino infinitamente più grande di noi e violentissimo può spazzar via le ore fatte di nulla di ciascuno, di una ragazzina per esempio, con le sue piccole grandezze d’inizio adolescenza.
Già…fatte di nulla. Quanto vale il nostro nulla, il nulla di Anna Frank? Infinito secondo me. Il bello di questo libro, sempre a mio modesto avviso è tutto qui, nel racconto semplice, semplicissimo di come l’uomo possa esser capace di distruggere un nulla di incalcolabile valore, il nostro nulla, cioè un intero mondo: il nostro.