IL NOCE
ValentinaBellucci
Ottimo lo stile! Scorrevole e chiaro. Una sola incertezza in un verbo… Le modalità di approccio le ho trovate incorag-gianti! E il finale: è da palcoscenico!
Ila78
Questo è uno dei due racconti che ho apprezzato di meno, ho fatto fatica a seguirlo e a comprenderne fino in fondo il significato. Non mi è chiaro il nesso tra l'ossessione dell'albero e la donna che il protagonista vede fuori dalla finestra.
Egidio.nev
Inizialmente, causa qualche virgola in meno che avrei preferito per regalare immediato senso di ordine e velocità, ho faticato ad apprezzare la descrizione del solaio. Ho trovato piatto il racconto nella sua fase centrale, ma non privo di ossessione e frustrazione. Ho invece apprezzato e "sentito" l'attrazione del pittore sul finale. Avrei preferito però, per poeticità, se il pittore avesse trovato nella musica il suo nuovo soggetto, proprio in contrapposizione con quel metaforico silenzio.
ValeG
L'inizio placido e non particolarmente coinvolgente sembrano tradurre il silenzio, la difficoltà creativa del protagonista. Il finale - seppur piacevolmente poetico - accelera sì, si fa sonoro per il pittore, ma non per colui che scrive il racconto: descrizione un po' piatta, manca il guizzo, manca la traduzione scritta della carica ossessiva che dovrebbe essere il tema attorno al quale sviluppare lo scritto.
Darida
Non ravviso una vera ossessione, forse un accenno temporaneo con una specie di lieto fine. Il racconto presenta un certo dinamismo, ma pecca un po' in originalita'. Lo stile e' scorrevole.
Velmez
Non capisco dove voglia andare a parare, lo scrittore sembra cambiare continuamente idea sulla direzione che debba prendere il racconto. Mi lascia confusa. L’unico pregio che trovo sono le immagini fortemente visive.
Risus
Questa idea di ossessione mi è piaciuta, più che buona e ben rappresentata; bella la descrizione iniziale dell'albero... peccato che poi tutto si perda e svanisca pian piano fino ad arrivare ad un finale che proprio non ho gradito... peccato... Scritto abbastanza bene, a parte qualche svista e incertezza (credè?!?!).
Giovaneholden
ottimo dal punto di vista stilistico e sintattico, il racconto mi fa pensare a un epigono di Poe, senza averne ovviamente la brillantezza.
Nerst
Questo racconto ha ripreso in me il senso della frustrazione che segue quando non si riesce a portare fuori la bellezza che si ha dentro. Sia essa pur solo un albero da raffigurare su di una tela. Poi arriva il momento in cui tutto scorre rapi-do e facile, e quello che si riporta fuori ha colori e forme del tutto diverse da quelle pensate e spasmodicamente volute.
Fabiog
Sicuramente ben scritto, stile molto sciolto, buon uso delle parole, ma il tutto mi è sembrato troppo " ricercato " venen-do a mancare un senso al racconto. Insomma lo si legge , ma alla fine si rimane come quando lo si è iniziato.
Ugly betty
Bello, carina l’idea e molto bello lo stile.
Bianca
Un bel racconto interessante, originale, scorrevole e con una buona adesione del tema. Bella sia la descrizione del noce che fa il pittore nella sua mente, che il ritratto finale della donna che suona il piano, nel campo di grano.
Hollygolightly
Mi ha incuriosita sin dalle prime righe e il finale mi ha strappato un sorriso. Scorrevole, bello.
Cristina67
Racconto dai toni poetici molto intensi. Il tema dell'ossessione ben reso all'inizio si perde alla fine.
cristina67
Racconto dai toni poetici molto intensi. Il tema dell'ossessione ben reso all'inizio si perde alla fine.
Ursula
ho faticato a leggere questo racconto. Lo stile è decisamente descrittivo, con molti dettagli, che alla fine distolgono l'at-tenzione dalla trama e dal tema.
Haydèe
Racconto ben impostato! Un linguaggio scorrevole ed armonioso. Pura poesia.
Irene
Un ottimo racconto. Buone descrizioni, parole misurate. Soprattutto nella parte iniziale mancano virgole, pause, e sono necessarie per dare più ritmo. Inoltre, una cosa importantissima, manca, prima di “Spossato dai tanti tentativi falliti”, una frase, qualche parola che riconnetta le azioni svolte abitualmente nel passato a quelle che si svolgono ora, qualcosa che riporti il lettore nel presente. Per il resto niente da dire: mi piace particolarmente, alla fine, la rinuncia all'ossessione, una sorta di guarigione improvvisa, fragile, un ritorno alla vita e al presente, operato da un'altra visione... Che, chissà, forse diventerà una nuova ossessione? Ottimo lo sviluppo in poco spazio del tema, chiaro e filante.