@ Ila (ma è un discorso generale):
Finalmente (forse) riesco a risponderti come si deve!
Allora... in realtà fondamentalmente siamo d'accordo perchè parliamo di due cose diverse... OK, lo ammetto: un po' masochista lo sono :sbav:
... però sarei folle se mi mettessi a leggere cose che non mi piacciono!!!
Alla fine credo che chiunque legga non perchè è costretto ma perchè è appassionato, lo faccia perchè ne riceve un godimento, un piacere. Al massimo ciò che cambia fra un lettore e l'altro è ciò che cerca nei libri, e di conseguenza ciò che determina questo piacere...
Ti ripeto, quando io parlo di sforzo, non intendo dire che mi sono sforzata ad andare avanti anche se il libro non mi piaceva (l'ho fatto pochissime volte, da contare sulle dita di una mano:
Lolita, Per chi suona la campana), ma che obiettivamente il libro presentava delle difficoltà per cui occorreva comunque un certo impegno.
Penso a chi ha appena letto Proust... io credo che neanche Elisa, Spilla e Velvet, che pure lo hanno apprezzato moltissimo, possano dire che è stata una passeggiata... però è talmente un capolavoro che alla fine quasi non ti accorgi del pizzico di fatica che comunque ci è voluto! Io non ho letto
La montagna incantata, ma da i commenti degli altri mi pare di aver capito che sia stata un po' la stessa cosa... Anche Hugo non è certo uno scrittore “da spiaggia”, eppure
I miserabili non è pesato a nessuno di noi!
Io non lo dico per fare quella intellettuale a tutti i costi, ma ti giuro che se dovessi stilare la mia top ten assoluta (cosa che ormai non faccio più) i primi libri che metterei sono quelli che sono stati anche un po' più difficili da leggere: il
Faust,
Don Chisciotte, tutto Dosto (che in realtà a me non pesa affatto, però certamente richiede una certa attenzione), Proust, Faulkner, la Woolf...
Poi basta leggere i miei commenti per vedere che io sono la prima a farmi coinvolgere tantissimo in un libro... intendo dire: non ho un approccio “intellettuale”, a me certi libri mettono i
brividi e di un autore sono capace di innamorarmi come di una persona... :sbav:
Ti dirò di più... i libri che mi piacciono possono piacermi in due modi: possono piacermi e basta, e in questo caso raggiungono una parte di me che è comunque profonda ma che si può associare alla soddisfazione di quel “
divertissement” di cui parli tu, oppure
può sconvolgermi, può trascinarmi in un vortice, può darmi le vertigini... è difficilissimo da spiegare, ma è certo che in quei rari (ma neanche troppo, ormai mi conosco e “fiuto” questi libri fin da lontano) casi, non si tratta solo di “
divertissement” ma
il libro mi tocca l'anima, a volte è persino capace di farmi
soffrire... e allora sì, sono masochista!!!
Ed è un dato di fatto che la maggior parte delle volte questi libri sono libri che richiedono un minimo di impegno, a volte anche mooolto impegno... ma cascasse il mondo, non rinuncerò mai a questo sforzo se in cambio posso provare i brividi e le vertigini di cui ho parlato!!!