I nostri "non ce la faccio" letterari...

ila78

Well-known member
Mi fa piacere che Ila ti abbia "likato", anche se hai un punto di vista molto simile al mio (almeno da un punto di vista!)...
Comunque lo ripeto fino alla nausea: tutto quello che affermo lo affermo per me, ovvio che non biasimo nessuno che pensa/agisce in modo diverso! ma ho un modo di scrivere tale da far capire il contrario, e cioè che mi barrichi dietro le mie opinioni??? boh... :(

Al resto risponderò appena riesco... si parteeeeee!!!!! :YY:YY:YY

Se ti riferisci al like che ho dato a Velmez è perché io difendo il decalogo di Pennac, cioè il sacrosanto diritto di ogni lettore di fare come cavolo gli pare! :mrgreen:
Per il resto è curioso come io le somigli caratterialmente (sono una "capa tosta"...per farmi mollare la presa su qualcosa ce ne vuole..:D) ma con i libri ho un atteggiamento diverso.
Buon Viaggio! :mrgreen::wink:
 

SALLY

New member
Anch'io appartengo alla categoria defenestratrice :mrgreen:, anni fà mi sforzavo, ma poi...ha ragione Ila, il tempo è poco e i bei libri sono troppi, i miei scogli sono ( come Germano) Proust e Verga...e non ho mollato alla prima, ho tentato due o tre volte, ma niente...non va!:?
 

gamine2612

Together for ever
La prima e l'ultima volta che ho dovuto dire a malincuore "non ce la faccio" è stato con l'Ulisse di Joyce... ho mollato dopo trenta pagine, e non sono certo una che si abbatte facilmente! ma proprio perchè la mia caparbietà è risaputa, e d'altra parte non esiste che io lasci un libro perchè "non ce l'ho fatta" (sì, lo so, sono paranoica ma sono fatta così! :mrgreen:), prima o poi (e neanche tanto poi, comunque) ho intenzione di riprovarci (sapendo a cosa vado incontro) e sono certa che ce la farò!:HIPP

:mrgreen:ci ho provato anche io con Joyce: risoluta ho preso in bibilioteca Gente di Dublino prima di andarci e:boh:non sono riuscita a finirlo.
:??un'altro che ho lasciato sullo scaffale per (non ridete) 20 anni e l'ho letto qui in una sfida è stato di Kerouac Dottor Sax+ Big Sur,:MM:lol:

Io sono testarda, lascio decantare e poi ci riprovo:mrgreen:
 

luke

New member
Bouvard e Pecuchet, per larghi tratti mi sembrava di leggere degli elenchi più che un libro.
Ulisse, per 200 pagine ce l' ho fatta, poi davvero prendevo in mano il libro con sofferenza e mi son detto "chi me lo fa fare".
Doctor Faustus, anche in questo caso ho retto 200 pagine circa.

In questi giorni però sto leggendo con piacere La montagna incantata, che una decina di anni fa avevo abbandonato dopo una settantina di pagine, penso che ridarò una chance almeno a Ulisse... Con calma, prima o poi...
 

Jessamine

Well-known member
Dico anche io due parole sul defenestramento-non defenestramento :mrgreen:
Io a pensarci bene mi trovo a metà strada tra la "posizione" di Ila e quella di Ayu.. nel senso che il mio "sono a favore del defenestramento" si riferisce più che altro a libri brutti, che mi rendo conto non mi arricchirebbero, o sarebbero una perdita di tempo. Per dire, se mai (possibilità assai remota :mrgreen:) mi decidessi a leggere qualche altra cosa del buon Bukowski e mi rendessi conto che le mie opinioni sul suo conto sono confermate, non avrei dubbi, e defenestrerei senza rimorsi, perché la mia vita di lettrice è breve e ci sono tanti altri romanzi che mi potrebbero far piangere dall'emozione ad attendermi.
Certo è che invece quando si tratta solo di difficoltà date dalla complessità del testo allora mi intestardisco un po' di più, ma anche lì, facendo un bilancio: il piacere che ne ricavo supera o eguaglia la difficoltà di lettura? Se sì, allora indubbiamente continuo, e a fine lettura sono anche più soddisfatta (ad esempio, penso al Tamburo di latta, non è certo stata una lettura leggera, ho fatto fatica a finirlo, ma l'ho letto volentieri, perché nonostante le difficoltà c'era anche tanto piacere). Certo è che se mi devo costringere ad immani sofferenze per cercare di leggere un libro che non mi piace e soprattutto non sto capendo, allora tanto vale accantonarlo, leggere qualcosa che mi soddisfi di più e al limite riprendere il suddetto libro in un diverso momento (come appunto è Rushdie: non metto in dubbio che prima o poi ci riproverò, ma dopo aver letto 200 pagine e non aver nemmeno capito di che cosa si stesse parlando, ho preferito accantonarlo, perché anche se fossi arrivata a finirlo non mi sarebbe rimasto assolutamente nulla!).
 

velmez

Active member
Si, forse il fatto che io non defenestri i libri che ritengo brutti è perchè i libri che ritengo brutti (tra quelli letti negli ultimi anni: Acciaio di Silvia Avallone, La solitudine dei numeri primi di Giordano, L'eleganza del riccio della Burbery...) sono generalmente molto scorrevoli e quindi li finisco in pochi giorni...
libri che trovo indigesti ma in cui trovo comunque uno stile geniale (tipo L'arcobaleno della gravità di Pynchon, quelli che ho letto di Eco, Il castello bianco di Pamuk...) cerco di leggerli lo stesso, non mi sembra di perdere tempo... cerco di assorbire qualcosa, seppur un minimo...
 

bathory

New member
"Comma 22" (Catch-22) di Joseph Heller. Dopo averne letto 80 pagine mi sono ritrovato con i denti fracassati. Ostico al massimo grado. Questa estate riprenderò a leggerlo con la speranza che addentrandomi nel romanzo la giungla di parole diventi meno fitta e asfissiante...
 

Karmelj

New member
Sono al V capitolo del romanzo che vedete nel mio profilo, i capitoli eccessivamente lunghi rendono lenta la lettura, comunque bello da leggere

E' un romanzo-enciclopedia quasi :D
 

Sherazad

New member
Il signore degli anelli.
Ci ho provato più volte, e arrivo sempre più vicina al Monte Fato, ma poi per qualche motivo crollo! Eppure ho amici per nulla appassionati di lettura che si sono divorati il tomo tipo a 15 anni..!
 

Monica

Active member
"Memorie di una Gheisha"".
Lette le prime 50 pagine mi sono fermata.Ho sbagliato a guardare prima il film.Ormai mi ero creta un idea di questa storia che non riconoscevo nel libro.Proverò a riprenderlo in futuro.
 
A

Adelina

Guest
chissà magari un giorno ci riprovo

Cent'anni di solitudine, niente da fare mi sono fermata alle prime pagine e non gli ho mai dato una seconda possibilità.
 

Lark

Member
Un'amica dai gusti raffinati e con una predilezione adolescenziale per il fantasy mi aveva consigliato Terry Brooks, forse per nostalgia. Ho preso il primo, la spada di Shannara: sono arrivato alle 150 pagine, ma leggendo un capitolo e poi passando ad un altro libro come premio. Arrivavo a vedere quante pagine mancassero alla fine, cosa che non lo faccio neanche coi manuali dell'università. Nada.
Bukowski occupa una bella porzione di scaffale della libreria di mio padre. Niente da fare, mi sembra di leggere il macho pistolero di un western di serie c.
Ken Follet, non ce l'ho fatta. Mi ero preso I pilastri della terra, ed il genere non mi è estraneo, ma no. Banalissimo, lento, buonista, con una caratterizzazione dei personaggi ridicola e piatta. Sono arrivato a fare il tifo per i cattivissimi, poi ho deciso che non valeva la pena finirlo, ad un 50-60 pagine dalla fine. Ero stanco di aspettare il colpo di scena. Ho letto su wikipedia la fine della trama, ed ho fatto bene.
Senza appello.
 

c0c0timb0

Pensatore silenzioso 😂
Io nn riesco proprio a leggere i fantasy. Harry Potter, Il signore degli anelli...
Poi, ogni tanto mia sorella mi presta qualche best seller dei soliti autori "da vetrina": Ken Follett, Dan Brown, Wilbur Smith. Ma sebbene sul risvolto della sovracoperta la trama sembra riassumere un buon libro con una storia coinvolgente, riesco solo ad incominciarlo.
Mi spiace molto che questo sia successo recentemente anche con uno scrittore che apprezzo molto: John Le Carré.
Io amo molto alcuni dei suoi (per me) capolavori tipo "La spia che venne dal freddo" tanto per citarne uno. Ebbene, l'anno scorso mi sono comperato, appena uscito, "Una verità delicata" e il segnalibro è fermo a pag. 90 su poco più di 300 pagine in tutto...
Credo che un terzo o quasi sia sufficiente per un libro del genere far partire la storia. Ma niente; quindi ho lasciato. 😔

Sembra quasi che in questi ultimi decenni in cui la tecnologia ha fatto passi da gigante, tutto ciò che riguarda arte, cinema, letteratura (i contenuti) siano cambiati come nn mai.
Io voglio vedere la gente che recita al cinema, nn sparatorie; voglio, anche in un libro di spionaggio, che sia il ragionamento dell'individuo a scoprire un'operazione, un complotto terroristico, nn leggere cosa ha rilevato il satellite o quale diavoleria ha scovato il computer.
A causa di questo mi ritrovo a leggere spesso romanzi del secolo scorso, con rare eccezioni.
 

Pimpa

New member
Magari potessi fermarmi ...purtroppo per indole sono troppo ossessiva ...quando inizio un libri lo devo portare a termine anche se non mi piace . Mi rendo conto che non ha sensi ed è un limite ma non posso farne a meno ...
 

Brandy Alexander

New member
Mi spiace molto che questo sia successo recentemente anche con uno scrittore che apprezzo molto: John Le Carré.
Io amo molto alcuni dei suoi (per me) capolavori tipo "La spia che venne dal freddo" tanto per citarne uno. Ebbene, l'anno scorso mi sono comperato, appena uscito, "Una verità delicata" e il segnalibro è fermo a pag. 90 su poco più di 300 pagine in tutto...


Ehehe "La spia che venne dal freddo" (quanto mi piace quel libro, prestato e, ovviamente, scomparso per sempre...) penso proprio sia improbabile che venga eguagliato... quando ti fai la bocca con quello è facile che poi resti deluso, è capitato anche a me con Le Carrè...
 

darida

Well-known member
premetto che con l'avanzare degli anni defenestro con sempre maggior piacere :mrgreen: non mi sento "obbligata" a concludere alcunchè :wink:

detto ciò, provo una bella soddisfazione quando qualche "non ce la faccio" si trasforma in un"ce l'ho fatta!" ultimamente questo brivido me lo ha fatto provare Delitto e Castigo :D
poi, vabbè, Proust un po' l'ho anche letto...e ora so perchè non continuerò l'esperienza :wink:

e con Guerra e Pace, ad es., dopo l'ultimo tentativo ho ceduto e stavolta è definitivo :)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
premetto che con l'avanzare degli anni defenestro con sempre maggior piacere :mrgreen: non mi sento "obbligata" a concludere alcunchè :wink:

detto ciò, provo una bella soddisfazione quando qualche "non ce la faccio" si trasforma in un"ce l'ho fatta!" ultimamente questo brivido me lo ha fatto provare Delitto e Castigo :D
poi, vabbè, Proust un po' l'ho anche letto...e ora so perchè non continuerò l'esperienza :wink:

e con Guerra e Pace, ad es., dopo l'ultimo tentativo ho ceduto e stavolta è definitivo :)

Io invece con Guerra e pace non ho ancora provato, peccato che tu l'abbia già fatto, però se un giorno ci ripenserai, fammelo sapere, così potrai ritentare insieme a me :wink:.
 

wolverine

New member
Magari potessi fermarmi ...purtroppo per indole sono troppo ossessiva ...quando inizio un libri lo devo portare a termine anche se non mi piace . Mi rendo conto che non ha sensi ed è un limite ma non posso farne a meno ...

io sono esattamente come te pimpa e ti capisco, mi sembra sempre un'impresa titanica. :(
comunque a tutti quelli che amano paulo Coelho (io no) è uscito il nuovo romanzo 'adulterio'.
 
A

Adelina

Guest
premetto che con l'avanzare degli anni defenestro con sempre maggior piacere :mrgreen: non mi sento "obbligata" a concludere alcunchè :wink:

detto ciò, provo una bella soddisfazione quando qualche "non ce la faccio" si trasforma in un"ce l'ho fatta!" ultimamente questo brivido me lo ha fatto provare Delitto e Castigo :D
poi, vabbè, Proust un po' l'ho anche letto...e ora so perchè non continuerò l'esperienza :wink:

e con Guerra e Pace, ad es., dopo l'ultimo tentativo ho ceduto e stavolta è definitivo :)

Delitto e Castigo lo rileggerei volentieri (l'ho letto tre volte per ora), uno dei miei libri preferiti --se ci fosse la faccina a cuoricino ci starebbe benissimo
 
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