ryoko
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Vitangelo Moscarda, detto Gengè, è un uomo benestante che abita nel piccolo paesino di Richieri.
Una mattina sua moglie Dida gli fa notare un suo piccolo difetto: Vitangelo ha il naso che pende leggermente verso destra. Viene così a conoscenza di altre sue piccole imperfezioni e capisce che, dei piccoli difetti, ignorati da lui stesso, erano invece familiari a chi gli stava intorno.
Moscarda si rende allora conto di non essere più lui, ma un altro, anzi, uno per ogni persona che incontra e per ogni azione che compie.
In un crescente bisogno di autenticità, Vitangelo compie atti del tutto inusuali agli occhi di chi lo conosceva prima della crisi: sfratta una famiglia per poi regalarle un appartamento nuovo; decide di liquidare la banca ereditata dal padre per riavere indietro i suoi risparmi; esplode improvvisamente dall’ira, pronunciando strani discorsi, sino a sembrare matto, tanto da far fuggire sua moglie e rischiare di venire interdetto.
Moscarda finirà i suoi giorni in un ospizio per i poveri, fondato da lui stesso, paradossalmente più felice di prima, nel tentativo di liberarsi di quell’Uno e di quei Centomila, allo scopo di diventare, per tutti e per se stesso, Nessuno.
Un romanzo pieno di messaggi ancora molto attuali, un capolavoro di quel grande artista che è Pirandello...bello, bello, bello!
Una mattina sua moglie Dida gli fa notare un suo piccolo difetto: Vitangelo ha il naso che pende leggermente verso destra. Viene così a conoscenza di altre sue piccole imperfezioni e capisce che, dei piccoli difetti, ignorati da lui stesso, erano invece familiari a chi gli stava intorno.
Moscarda si rende allora conto di non essere più lui, ma un altro, anzi, uno per ogni persona che incontra e per ogni azione che compie.
In un crescente bisogno di autenticità, Vitangelo compie atti del tutto inusuali agli occhi di chi lo conosceva prima della crisi: sfratta una famiglia per poi regalarle un appartamento nuovo; decide di liquidare la banca ereditata dal padre per riavere indietro i suoi risparmi; esplode improvvisamente dall’ira, pronunciando strani discorsi, sino a sembrare matto, tanto da far fuggire sua moglie e rischiare di venire interdetto.
Moscarda finirà i suoi giorni in un ospizio per i poveri, fondato da lui stesso, paradossalmente più felice di prima, nel tentativo di liberarsi di quell’Uno e di quei Centomila, allo scopo di diventare, per tutti e per se stesso, Nessuno.
Un romanzo pieno di messaggi ancora molto attuali, un capolavoro di quel grande artista che è Pirandello...bello, bello, bello!