evelin
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Il Diario di Anna Frank ha inizio Domenica 14 giugno 1942, giorno del suo tredicesimo compleanno.
Nelle prime pagine del suo Diario, Kitty, Anna vive ancora nella casa con i suoi genitori e' abbastanza spensierata nonostante le leggi razziali.
Dall'invasione tedesca i bei tempi sono finiti, scrive Anna, ma finora per noi quattro e' andata discretamente bene..
Nel luglio 1942 pero' Anna, la sua famiglia e un amico del padre con la moglie e il figlio Peter, si trasferiscono in un alloggio segreto, per cercare di sfuggire ai tedeschi e cercare di salvarsi.
Anna vive quasi tre anni rinchiusa, privandosi della spensieratezza tipica di tutte le ragazzine.
Per lei naturalmente la vita non e' facile nel rifugio si alternano vari sentimenti in lei,paura, speranza, noia che in parte riesce a colmare leggendo, rapporti difficili con la madre, si sente abbandonata a se stessa.
Nel tempo che trasorre nel rifugio si trasforma da ragazzina in adulta in modo molto veloce, e' molto matura con un intelligenza penetrante e precoce.
Il Diario finisce il 4 Agosto 1944 quando la polizia tedesca fa irruzione nell'alloggio e tutti gli abitanti vengono portati in campi di concentramento.
Si salvo' solo il padre di Anna, lei muore nel marzo del 1945 due mesi prima della liberazione dell'Olanda.
La prima volta che ho letto questo Diario e' stato alle medie, l'ho letto tante di quelle volte...ogni tanto mi piace aprirlo a caso e leggermi un giorno.
E' molto triste leggerlo con la consapevolezza di quello che succedera' alla protagonista e alla sua famiglia.
Nelle prime pagine del suo Diario, Kitty, Anna vive ancora nella casa con i suoi genitori e' abbastanza spensierata nonostante le leggi razziali.
Dall'invasione tedesca i bei tempi sono finiti, scrive Anna, ma finora per noi quattro e' andata discretamente bene..
Nel luglio 1942 pero' Anna, la sua famiglia e un amico del padre con la moglie e il figlio Peter, si trasferiscono in un alloggio segreto, per cercare di sfuggire ai tedeschi e cercare di salvarsi.
Anna vive quasi tre anni rinchiusa, privandosi della spensieratezza tipica di tutte le ragazzine.
Per lei naturalmente la vita non e' facile nel rifugio si alternano vari sentimenti in lei,paura, speranza, noia che in parte riesce a colmare leggendo, rapporti difficili con la madre, si sente abbandonata a se stessa.
Nel tempo che trasorre nel rifugio si trasforma da ragazzina in adulta in modo molto veloce, e' molto matura con un intelligenza penetrante e precoce.
Il Diario finisce il 4 Agosto 1944 quando la polizia tedesca fa irruzione nell'alloggio e tutti gli abitanti vengono portati in campi di concentramento.
Si salvo' solo il padre di Anna, lei muore nel marzo del 1945 due mesi prima della liberazione dell'Olanda.
La prima volta che ho letto questo Diario e' stato alle medie, l'ho letto tante di quelle volte...ogni tanto mi piace aprirlo a caso e leggermi un giorno.
E' molto triste leggerlo con la consapevolezza di quello che succedera' alla protagonista e alla sua famiglia.