Dayan'el
Σκιᾶς ὄνα
Sul grassetto non concordo, ma parlo solo per me, non pretendo sia così per tutti.
A volte dover dire addio, mi riferisco al gesto in se stesso non a ciò che potrebbe significare o accadere dopo è molto difficile, quasi impossibile da accettare ,anche per la persona che deve pronunciarlo.
Può dipendere da molti fattori D., dal tempo, dall'intensità del tempo trascorso assieme, dalle circostanze, dalla paura di dover cambiare pur volendolo fortemente.
Non è sempre la persona che lascia l'addio a svolgere il compito più facile.
Senza dubbio, Lu. Delle volte può ben essere lacerante dire addio a qualcuno, ben più di quanto non sia sentirselo dire. Lo sa bene chi è uscito dalla vita di qualcuno allo scopo di proteggerlo. Ciò che intendevo dire, ed ovviamente non son riuscito è questo: inutile tentare una distribuzione probabilistica del dolore e della sofferenza, non ci porterebbe lontano. Ma sappiamo dell'altro. Lasciare semina possibili rimorsi, il pentimento dell'aver fatto un passo falso, mentre essere lasciati comporta forse rimpianti, il pentimento di non aver fatto abbastanza quando era il momento. Facile che mi sbagli; ma se tra i due devo scegliere, allora siano rimorsi.