Vi confesso che mi vergogno un pò di questo vecchio topic che avevo postato otto anni fa, perchè nel frattempo ho letto circa 400 libri di quasi altrettanti autori, e le mie richieste in questa discussione mi paiono ora semplicistiche e puerili... "cerco libri così e così, però non mi piace questo e non mi piace quello"... sembro più uno che fa la spesa dal droghiere!
Il realismo e l'azione non sono più caratteristiche per me irrinunciabili perchè ho avuto modo di apprezzare anche autori più visionari e/o riflessivi. Credo di non avere un genere di riferimento perchè ciò che conta sono le sensazioni che un libro riesce a darmi, il livello di coinvolgimento, e gli spunti di riflessione che, inevitabilmente, una buona lettura porta con se. Si dice che del viaggiare quel che conta sia il viaggio in se, e non la meta, e credo che questo detto si adatti anche alla narrativa, dove ciò che conta è il piacere che ricaviamo durante la lettura, e non il genere o la trama. Però mi permetto di dichiarare che alcuni generi non li digerisco, proprio perchè è evidente che la qualità della scrittura (e quindi il piacere che se ne ricava) è subordinato ad altri intenti, come nei gialli classici, che considero degli esercizi enigmistici, piuttosto che letture gratificanti.