La bellezza della Satira.

Shoofly

Señora Memebr
Wow! Evviva Mary!!!!:YY:YY:YY

Tienici aggiornati mi raccomando....

Marcorè è FANTASTICO (oltre che [figo]):mrgreen:
 

skitty

Cat Member
Ehy, io non sono una grande esperta, ma vi sto leggendo e me la ridacchio! :YY Discussione divertente!
 

Pungitopo

Far Far Away Member
http://www.vernacoliere.com/locandine/2008/dicembre/copertina.gif

Anche se era meglio ai tempi di Egisto Pipaluce* il Vernacoliere «mensile di satira, umorismo e mancanza di rispetto in vernacolo livornese e in italiano» resta una delle riviste di satira più feroci del panorama attuale.

Pubblicato a Livorno e diretto da Mario Cardinali, che lo ha fondato nel 1982, vanta la collaborazione di vignettisti straordinari come Federico Sardelli (chi è appassionato di Vivaldi lo conoscerà anche come esperto di musica barocca e direttore d'orchestra), Max Greggio (anche autore di Striscia La Notizia, oibbò!!) ed Emiliano Pagani (La Famiglia Quagliotti):mrgreen:

Egisto Pipaluce è la parodia del supereroe Flash (in livornese sarebbe "Frèsce"), nella saga "I Vendiatori" ideata e fumettata da Max Greggio.

e non ci dimentichiamo del mitico Daniele CALURI !

qui il suo capolavoro :wink:

luana.gif
 

Shoofly

Señora Memebr
Questa "grottesca" trovata dei Griffin è stata definita da Luttazzi "sfottò fascista" (deriderebbe Anna Frank e il dramma dell'olocausto).

Secondo me Luttazzi aveva fumato roba forte per non accorgersi che in realtà oggetto di scherno è il solito babbasone di Peter Griffin che sganocchia patatine in una situazione inopportuna "da morire".


l'ho trovato solo in tedesco....
 

malafi

Well-known member

Mi spieghi, fuor di polemica, cosa c'è di 'satira' in questa vignetta?
E perchè mai dovrebbe essere difesa a spada tratta una libertà di espressione come questa (che per altro è buffa e non offende nessuno, sia chiaro)?

Al di là di questa vignetta, che è solo un pretesto per me per parlarne, a me pare che molto spesso la cosiddetta satira politica o di costume (che sarebbe un genere storicamente ben definito e caratterizzato) sia una maschera per vendere la propria comicità. Cioè spesso sono scelte puramente commerciali per dare spazio alla propria vena di comicità che, altrimenti, avrebbe un pubblico amatoriale limitato.
 

Shoofly

Señora Memebr
Sono d'accordo con te sul fatto che molto spesso la satira si confonda con del puro e semplic(iotto) sfottò. La satira è un punto di vista divertente (quello dell’autore) che - almeno dai tempi di Aristofane - si esprime su quattro punti principali: la politica, il sesso, la religione, la morte. Nel modo di presentare il proprio punto di vista si adopera una combinazione di ribellione e irriverenza e mancanza di rispetto per l’autorità, la religione ecc. il cui scopo non è solo quello di smuovere una risata o, al contrario, pungere sul vivo chi ne è il bersaglio, ma informare e far riflettere su certi schematismi che informano l'apparato culturale di una società. Ora, nel caso della vignetta su Mosè che ho postato qui sopra, l'aspetto satirico è dato dal buffo messaggio trasmesso da un dio beffardo in stridente contrasto con la figura canonica che ci viene presentata dalle fonti letterarie e iconografiche sull'argomento. L'obbiettivo in questo caso è forzare in modo comico un tabù ("non azzardarsi a deridere il sacro") tramite la riproposizione distorta e caricaturale di due personaggi chiave del mondo religioso occidentale. I tabù costituiscono certamente il "cemento" di qualsiasi comunità (con L'Avvocato del diavolo, Frazer ne diede una prima strabiliante dimostrazione) ma anche uno degli elementi favoriti dallo spirito satiresco proprio perché - trovando questi la loro base in un apparato di credenze e superstizioni antiche quanto irrazionali - appartengono ad un sfera a cui la Ragione ha sempre tentato di opporsi. E in quella "Ragione" si includono tutti i tentativi che l'arte e la scienza hanno fatto (e mi auguro che facciano ancora :!:) per rischiarare gli angoli bui del nostro immaginario. La satira vi contribuisce utilizzando il meccanismo della risata (spesso "verde", Kraus e Valentin ne erano maestri). Poi c'è sempre chi non ride e s'incazza, ma ogni reazione è cosa buona (a patto di non metter mano ai cazzotti, o peggio :paura: ) :wink:
 
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